giorgia meloni soldi euro bilancio manovra euro

AVVISATE GIORGIA MELONI, CHE IERI DA DEL DEBBIO MILLANTAVA I “GRANDI” RISULTATI DELL’ECONOMIA ITALIANA: IL REDDITO REALE DELLE FAMIGLIE È CALATO, E AUMENTA IL DIVARIO CON GLI ALTRI PAESI DELL’UNIONE EUROPEA - LE TABELLE DELL'EUROSTAT: CONSIDERANDO 100 LA MEDIA UE DEL 2008, IN ITALIA I REDDITI SCENDONO DA 94,15 A 93,74 - LA CAUSA È L'INFLAZIONE - IL FACT CHECKING DELLE DICHIARAZIONI DELLA MELONI A "4 DI SERA"

CALA IL REDDITO REALE DELLE FAMIGLIE, CRESCE DIVARIO CON UE

GIORGIA MELONI MEME

(ANSA) -  Il reddito disponibile reale lordo delle famiglie nel 2023 diminuisce, soprattutto a causa della crescita elevata dei prezzi, e si attesta oltre sei punti al di sotto di quello del 2008. Emerge dalle tabelle Eurostat sul "Quadro di valutazione sociale" secondo il quale migliorano invece i punteggi per l'Italia sul fronte dell'occupazione e della disoccupazione e sulla povertà di chi lavora che scende sotto il 10% per la prima volta dal 2010.

 

Per quanto riguarda i redditi in Ue la media sale da 110,12 a 110,82 (2008 pari a 100) mentre l'Italia cala da 94,15 a 93,74. Eurostat segnala che migliorano i marcatori dell'Italia sul lavoro e sull'istruzione anche se i dati restano al di sotto di quelli medi dell'Ue. In particolare il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni in Italia sale dal 64,8% del 2022 a 66,3 nel 2023 con una crescita di 1,5 punti mentre in media in Ue l'aumento è di 0,7 punti, dal 74,6% al 75,3%.

 

GIORGIA MELONI MEME

Nonostante questo aumento l'Italia resta ultima in classifica. Sulla disoccupazione l'Italia registra un calo di 0,4 punti percentuali (dall'8,1% al 7,7%), tendenza ancora rafforzata nel 2024, mentre l'Ue segna in media una riduzione di 0,1 punti (dal 6,2% al 6,1%). Il nostro Paese registra un crollo anche per i Neet (i giovani che non sono in un percorso di istruzione e formazione e non lavorano) con il passaggio dal 19% al 16,1%), il dato più basso dall'inizio delle serie storiche nel 2009. In Europa in media si è registrato un calo di 0,5 punti, dall'11,7% all'11,2%.

 

Diminuisce sensibilmente anche la disoccupazione di lunga durata (almeno un anno senza trovare lavoro) con il passaggio dal 4,6% al 4,2% della forza lavoro, il dato più basso dopo il 2009 anche se ancora superiore alla media Ue (2,1%). L'Italia registra un calo consistente del rischio di povertà tra le persone che lavorano, calato al 9,9 dall'11,5% segnato nel 2022. In Ue nel 2023 era all'8,3%. In Italia aveva raggiunto il 12,2% nel 2017 e nel 2018 mentre un dato sotto il 10% si era avuto solo nel 2010 (9,5%).

 

GIORGIA MELONI . MEME SULLE ELEZIONI IN SARDEGNA

Migliorano i dati sociali in Italia anche sul fronte dell'istruzione: la percentuale di chi lascia la scuola precocemente scende dall'11,5% al 10,5% (dal 9,7% al 9,5% in Ue in media). E' il tasso più basso dall'inizio delle serie storiche nel 2000 quando la percentuale superava il 25%. Cresce anche il tasso dei laureati con il passaggio dal 27,4% al 29,2% nel 2023 delle persone tra i 30 e i 34 anni anche se l'Italia resta distante dalla media Ue (dal 42,8% del 2022 al 43,9% ).

 

Per quanto riguarda il reddito l'Italia rispetto al 2008 ha fatto meglio solo della Grecia (nel 2022 il reddito lordo disponibile era al 72,1% rispetto a quello del 2008) mentre resta lontana dalla Germania con il 112,59% nel 2023. La Francia supera il 2008 (108,75 nel 2022) mentre la Spagna è ancora indietro (95,85).

 

CODACONS, EUROSTAT CERTIFICA LO TSUNAMI DEL CARO-PREZZI

giorgia meloni matteo salvini meme by edoardo baraldi

(ANSA) - ROMA, 03 SET - I dati Eurostat sul reddito disponibile reale lordo delle famiglie nel 2023 "certificano lo tsunami caro-prezzi che si è abbattuto sulle famiglie italiane, e che ha inciso in modo sensibile sulle disponibilità economiche dei cittadini". Lo afferma il Codacons, commentando i numeri sul "Quadro di valutazione sociale".

 

"Mentre in Ue l'indice medio dei redditi delle famiglie sale nel 2023 a 110,82, in Italia cala a 93,74, oltre sei punti al di sotto dei livelli del 2008 - spiega il Codacons - Rispetto alla media europea, nel nostro Paese il reddito disponibile reale risulta inferiore di oltre 17 punti, a dimostrazione di come le condizioni economiche delle famiglie italiane non godano di ottima salute". Secondo l'associazione di difesa degli utenti, a pesare su tale quadro negativo "è ancora una volta il caro-prezzi, con i listini di beni e servizi che tra il 2022 e il 2023 hanno fatto registrate rialzi abnormi, al punto che l'inflazione complessiva del biennio ha raggiunto il 13,8%".

giorgia meloni meme by edoardo baraldi

 

IL FACT-CHECKING DI GIORGIA MELONI A “4 DI SERA”

Estratto dell'articolo di Carlo Canepa per  www.pagellapolitica.it

 

Il 2 settembre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata ospite per la prima volta in una trasmissione televisiva dopo la pausa estiva. In un’intervista a 4 di sera su Rete 4, la leader di Fratelli d’Italia ha parlato di vari temi, dall’economia all’immigrazione, passando per le pensioni e l’autonomia differenziata.

 

[…] L’andamento del Pil

«L’Italia cresce, secondo le stime della Commissione europea, più di quanto cresca l’Eurozona, cresce più della Francia e più della Germania». Non è chiaro a quali «stime» della Commissione europea faccia riferimento Meloni. Numeri più recenti indicano che la dichiarazione della presidente del Consiglio è esagerata.

 

CONFERENZE - MEME BY EMILIANO CARLI

Secondo i dati più aggiornati di Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, nel secondo trimestre di quest’anno il Prodotto interno lordo (Pil) dell’Italia è cresciuto dello 0,2 per cento rispetto al trimestre precedente. Questa percentuale è leggermente più bassa del +0,3 per cento registrato dalla Francia e, in media, dai 20 Paesi che adottano l’euro come moneta unica. Nello stesso periodo di tempo il Pil italiano è cresciuto di più di quello della Germania (-0,1 per cento), ma meno di quello della Spagna (+0,8 per cento).

 

Questo andamento è stato sottolineato anche dall’Ufficio parlamentare di bilancio, un organismo indipendente che vigila sui conti pubblici italiani, in una nota pubblicata ad agosto. Tra aprile e giugno 2024 «la dinamica congiunturale del Pil dell’Italia è risultata superiore a quella tedesca (che torna a flettere, di un decimo di punto percentuale) e sostanzialmente in linea con quella dell’area dell’euro e della Francia (entrambe allo 0,3 per cento)», ha scritto l’Ufficio parlamentare di bilancio. «Si conferma la buona fase ciclica della Spagna, la cui dinamica congiunturale permane allo 0,8 per cento».

 

[…] L’andamento dell’export

LE CONFERENZE DELL AMORE - MEME BY EMILIANO CARLI

«Siamo quest’anno nell’export la quarta nazione al mondo per esportazioni»

 

La fonte di questa dichiarazione è un articolo pubblicato il 25 agosto dal Sole 24 Ore, scritto da Marco Fortis, vicepresidente della Fondazione Edison ed ex consigliere economico di Matteo Renzi quando era presidente del Consiglio. Secondo le stime di Fortis, tra gennaio e giugno 2024 le esportazioni italiane hanno raggiunto un valore pari a 316 miliardi di euro, quarto dato più alto al mondo, dietro a Cina, Stati Uniti e Germania, e davanti al Giappone, fermo a 312 miliardi di euro.

 

Questi numeri vanno letti però con attenzione, per almeno due motivi. In primo luogo, quando si confrontano i dati delle esportazioni tra Paesi diversi, per poter fare paragoni diretti spesso si convertono i valori nella stessa valuta. In questo caso i valori in yen (la valuta giapponese) sono stati convertiti in euro. Ma se il tasso di cambio tra yen ed euro è cambiato negli ultimi mesi, questo può avere avuto un effetto sul confronto tra i due Paesi. E in effetti è quello che è avvenuto, con lo yen che ha perso valore nei confronti dell’euro. 

 

In secondo luogo, i numeri che abbiamo appena visto non ci dicono qual è stato l’andamento delle esportazioni italiane. Come ha sottolineato lo stesso Fortis nel suo articolo, nei primi sei mesi di quest’anno il valore delle esportazioni italiane è calato dell’1,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo Istat, nella prima metà del 2024 c’è stato anche un calo in volumi delle esportazioni dell’Italia. Di questo calo Meloni non ne ha parlato in televisione […]

 

GIORGIA MELONI CORRE IN BAGNO DURANTE LA CONFERENZA STAMPA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

[…] La gestione dell’immigrazione

«Quando siamo arrivati noi si parlava solo di come redistribuire gli immigrati illegali, adesso si parla solo di come tentare di fermare gli sbarchi ai confini europei»

 

Già negli scorsi mesi la presidente del Consiglio ha esagerato i risultati ottenuti dal governo italiano sull’immigrazione. Come abbiamo spiegato in altri fact-checking, nelle conclusioni di vari Consigli europei, prima della partecipazione del governo Meloni, i Paesi dell’Unione europea hanno sottolineato più volte l’importanza di contrastare gli arrivi illegali di migranti via mare.

 

Al di là dell’iperbole, resta esagerato dire che oggi in Europa si discute «solo» di come fermare le partenze illegali. Per esempio, dopo trattative durate anni, lo scorso 20 dicembre i Paesi membri dell’Ue hanno trovato un accordo per riformare le regole europee sui migranti che arrivano in Europa. Tra le altre cose l’accordo prevede un meccanismo di ridistribuzione dei richiedenti asilo tra i vari Paesi Ue, che si attiverà in caso di circostanze eccezionali.

giorgia meloni emmanuel macron meme by edoardo baraldi CLEOPATRIA - MEME BY EMILIANO CARLI GIORGIA MELONI E LO SPOT DI ESSELUNGA - MEME BY EMILIANO CARLI meme giorgia meloni matteo salviniEMMANUEL MACRON - GIORGIA MELONI - MEME BY USBERGO

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…