renzi ristorante cene

RENZI GNAM GNAM – HA FATTO DIMETTERE MARINO PER LE CENE, MA RENZI NON FORNISCE I GIUSTIFICATIVI PER LE SUE SPESE DA SINDACO – DA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CENAVA SPESSO NELLA PIZZERIA SOTTO CASA A SPESE DELLA COLLETTIVITÀ – IL RISTORATORE DICE CHE DI SOLITO CI ANDAVA CON MOGLIE E FIGLI

Davide Vecchi per “Il Fatto Quotidiano

 

IGNAZIO MARINO - MATTEO RENZI - VIGNETTA DI BENNYIGNAZIO MARINO - MATTEO RENZI - VIGNETTA DI BENNY

Dalla pizzeria "Far West" di Pontassieve all'hotel Raphael di Roma. Dalle pizze mangiate a cento metri dalla casa dove vive con moglie e figli all'albergo simbolo di Tangentopoli: Bettino Craxi qui soggiornava nella Capitale e qui venne bersagliato con le monetine. Il Raphael, Renzi lo frequentava ai tempi della Provincia insieme al già allora fidatissimo Luca Lotti capo gabinetto assunto a chiamata in Provincia - era ospitato con la carta di credito dell' ente pubblico in uso a Matteo Renzi.

 

È tutto rendicontato grazie al lavoro della Corte dei conti e della Procura di Firenze che nel 2012 avviarono una verifica a tappeto sulle spese di rappresentanza dell'allora presidente della Provincia. Spese che non sono mai state pubblicate online. Così come non sono stati ancora resi noti i dettagli di quelle sostenute da Renzi sindaco e, anche di questi, on-line non esiste alcuna traccia, se non poche voci generiche.

 

matteo renzi e agnese landini al voto a pontassieve   13matteo renzi e agnese landini al voto a pontassieve 13

DA UNA SETTIMANA il Fatto chiede al premier di rendere trasparenti le sue spese, così come ha fatto l' ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, prima di essere costretto a dimettersi anche per le incongruenze nelle ricevute che aveva pubblicato. Renzi preferisce non risponderci. Ieri, intervistato a Radio24, ha sostenuto che "la vicenda sui miei scontrini è totalmente inventata", aggiungendo: "Trovo abbastanza imbarazzante che, a fronte di una vicenda totalmente inventata, da una settimana io debba rispondere su queste questioni".

 

Quando ha risposto? Non si sa. Basterebbe rendere noti i dettagli delle spese sostenute.

MATTEO RENZI ELEMOSINAMATTEO RENZI ELEMOSINA

Non risponde neanche ai consiglieri di opposizione del Comune di Firenze. Ancora ieri, infatti, alle quattro richieste (di cui tre andate a vuoto) presentate da Tommaso Grassi di Sel, se n' è aggiunta una quinta firmata dal Movimento 5 Stelle. Sono parcheggiate sulla scrivania del direttore generale di Palazzo Vecchio.

 

matteo renzi foto mezzelani gmt297matteo renzi foto mezzelani gmt297

L'ufficio di gabinetto dell' attuale sindaco, Dario Nardella, contattato ieri dal Fatto, ha spiegato che non ha ancora dato seguito alle richieste perché "chi gesti scegli uffici sta valutando se è tenuto per legge" a consegnarli. In pratica: se sono obbligati. E comunque "abbiamo trenta giorni di tempo per rispondere". Forse farà prima la Corte dei conti, che a seguito dell' inchiesta del Fatto ha aperto un fascicolo per approfondire la legittimità delle spese di rappresentanza sostenute in Comune.

 

NELL' ATTESA, siamo andati a spulciare ancora i dettagli dell' indagine sulle spese della Provincia svolta dai magistrati contabili e dalla procura nel 2012. Il materiale è sterminato, così ci siamo limitati a considerare l' uso della carta di credito nel solo anno 2007.

matteo renzi foto mezzelani gmt296matteo renzi foto mezzelani gmt296

 

Una carta nuova di zecca: prima dell' avvento di Renzi, l' ente non aveva una carta di credito. La introduce la delibera numero 26 con "una garanzia di 10 mila euro". Il 2 aprile successivo però la Provincia aumenta la garanzia di altri 10 mila euro con la delibera numero 552. Tra la miriade di trasferte, viaggi, cene, ci siamo soffermati su due elementi:

 

le cene pagate dalla Provincia alla pizzeria "Far West" di Pontassieve - dove Renzi mangia sempre con una, due, massimo tre persone, spendendo sempre cifre inferiori ai 60 euro - e le lussuose trasferte a Roma, invece, in stile prima Repubblica.

 

MAURIZIO MANDOLA è il titolare della "Far West" nonché amico di famiglia Renzi.

"Matteo viene qui dal 1979, l' ho visto crescere come ho visto crescere i suoi figlioli", racconta Mandola al Fatto."È stato qui anche sabato". Con chi? "Ha preso le pizze ed è andato a casa". Gli chiediamo se Renzi ha mai portato qualche politico nazionale noto, qualche parlamentare. Mandola dice: "No, io gli ho chiesto ridendo della Boschi". E aggiunge: "Viene con i figli, la moglie".

matteo renzi gelato mattarellomatteo renzi gelato mattarello

 

Impossibile chiedere al ristoratore uno sforzo di memoria fino al 2007, quando Renzi usa la carta di credito della Provincia per pagare sette cene, quasi tutte di lunedì sera e per un massimo di quattro commensali. Le motivazioni fornite come giustificativo recitano tutte la medesima dicitura: "Incontro di rappresentanza istituzionale".

 

 L' 8 febbraio aggiunge "parlamentari della Repubblica", eppure, da quanto risulta dalla sua agenda e dalle agenzie di stampa dell' epoca, Renzi quel giorno aveva solo un appuntamento allo stadio Franchi di Firenze. Con chi cena? Il 16 aprile aggiunge "organi consolari". Ha portato dei diplomatici a mangiare una pizza a Pontassieve? Ancora: martedì 13 novembre nel giustificativo aggiunge "stampa locale". A Pontassieve non esiste neanche una radio. Con chi era? Complessivamente spende poco meno di 300 euro per sette cene. A Roma in un colpo solo.

RENZI MANGIA CON BERSANIRENZI MANGIA CON BERSANI

 

La sera del 18 aprile 2007, Renzi striscia la carta di credito della Provincia al ristorante da "Alceste al buon gusto", a pochi passi da piazza Navona: 280 euro per 4 coperti. In realtà il totale è 304, ma il titolare fa un piccolo sconto, visto che già una settimana prima (il 10 aprile) il Rottamatore aveva cenato spendendo 206 euro indue. Il 21 aprile cambia e va a "Le Grotte": totale 210 euro.

 

CIÒ SU CUI sembra non avere dubbi è l' albergo: a Roma scende solo al Raphael, in stanze da 200 a 350 euro a notte. L' 11 aprile salda un conto di 226 euro, il 19 aprile 253 euro, il 22 aprile altri 769 euro, il 14 giugno 485 euro e altri ancora fino al 15 dicembre, quando paga 616 euro per due alloggi: uno a nome suo e uno per Luca Lotti.

 

Insieme all' attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Renzi va anche a Milano.

RENZI MANGIA IL GELATORENZI MANGIA IL GELATO

E l' albergo scelto è un bellissimo quattro stelle della catena Monrif immerso in pieno centro: l' Hermitage. Il 13 febbraio - l' anno è sempre il 2007- la carta di credito della Provincia copre una spesa di 568 euro. Il 14 settembre successivo, invece, si ferma a 404 euro. Poche settimane dopo, il 28 settembre, Renzi torna ma questa volta da solo e spende 202 euro. Nel capoluogo lombardo il premier non trova un ristorante di suo gradimento tanto che cambia con frequenza ma apprezza "Il vecchio porco" dove il 13 settembre in due, presumibilmente con Lotti, spende 88 euro. O meglio: li spende la Provincia.

RENZI MANGIA LA BANANARENZI MANGIA LA BANANA

 

Questi e molti altri scontrini e fatture, come detto, sono state recuperate dalla Corte dei Conti e dalla Procura: perché Renzi non fornisce i dettagli delle spese di rappresentanza che ha sostenuto da sindaco di Firenze? Sicuro che sia tutta un' invenzione?

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)