giuliano castellino

“SONO FILO RUSSO E FILO PUTINIANO, LA MELONI NON CI RAPPRESENTA” – RICICCIA L’EX LEADER DI FORZA NUOVA, GIULIANO CASTELLINO, CHE SI È TATUATO LA ZETA, SIMBOLO PRO-RUSSO, SUL BRACCIO - A UN ANNO DALL’ASSALTO ALLA CGIL DURANTE LA MANIFESTAZIONE NO PASS, IL MAL-DESTRO E COMPAGNI SI SONO RIUNITI A ROMA: MA NON DOVEVA ESSERE IN CARCERE? PROPRIO IERI IL TRIBUNALE HA AGGRAVATO LA MISURA CAUTELARE, MA LUI VA IN GIRO COMUNQUE A FARE PROSELITI: “LA VIOLENZA DI UN ANNO FA NON FU DEI MANIFESTANTI MA DI INFILTRATI”

 

 

 

 

Marina de Ghantuz Cubbe per www.repubblica.it

 

giuliano castellino al convegno unire la resistenza 2

La lettera zeta, simbolo pro Putin da quando è iniziata l'invasione in Ucraina, Giuliano Castellino se l'è tatuata sul braccio e rivendica il motivo della marchiatura indelebile: "Sono filo russo e filo putiniano, spero che la Russia resista al nuovo ordine mondiale".

 

Come l'ex leader di Forza Nuova, se lo augurano anche i "dissidenti" di Italia Libera che ieri hanno organizzato un incontro a Roma ad un anno di distanza dalla manifestazione No green pass e dall'assalto alla Cgil. Per quei fatti, Castellino è sotto processo e ieri il Tribunale ha aggravato la misura cautelare a cui è sottoposto.

 

giuliano castellino e roberto fiore assalto alla cgil

I motivi li spiega lui stesso alla riunione dei dissidenti (una quarantina di persone in tutto) che si definiscono anti sistema, antiglobal, filo russi, no green pass: "Ho scritto che molto probabilmente un anno fa la violenza non fu dei manifestanti ma di infiltrati e questo per la Digos e il Tribunale è motivo di aggravamento della mia situazione.

 

Gli ho detto bugiardi e buffoni e continuo a dire che sono bugiardi e buffoni", grida tra gli applausi rivolgendosi proprio alla Digos che presidia la strada in cui si tiene l'incontro. Il presidente di Italia Libera Carlo Taormina, nonché avvocato di Castellino, si mette le mani nei capelli.

 

giuliano castellino biagio passaro

Ma poi l'ex parlamentare di Forza Italia esalta quello che è il leader indiscusso di un movimento che dice di non volere leader e di non essere né di destra né di sinistra ma raccoglie soprattutto esponenti di estrema destra.

 

Una "piattaforma di lotta e mobilitazione" che si schiera contro Giorgia Meloni perché è atlantista e non ha intenzione di uscire dalla Nato. "Inizia un'avventura grandissima e Giuliano Castellino ci darà come sempre le sue idee - interviene Taormina - Inizia questo percorso di aggregazione dei dissidenti, non sarà un partito e non sarà facile, però attraverso la dissidenza costruttiva dobbiamo rimettere le mani nel Paese".

giuliano castellino al convegno unire la resistenza 1

 

Oggi Italia Libera presenterà il suo programma in piazza del Popolo, dove ieri la Cgil ha manifestato per ricordare quanto avvenuto durante l'assalto. I "dissidenti" invece, dicono di voler festeggiare la "Pentecoste di libertà", ricordando la manifestazione No green pass che un anno fa raccolse 10mila persone.

 

È loro che vogliono riconquistare, nonché gli astenuti. Mentre in Giorgia Meloni non hanno nessuna fiducia: "Andare alla Coldiretti - esordisce Danilo Calvani, uno dei leader dei Forconi, riferendosi all'incontro voluto dalla premier in pectore - è come dire sono contro la mafia e abbracciare Totò Riina, è la stessa cosa".

 

giuliano castellino

La leader di Fratelli d'Italia non li rappresenta, anzi "dobbiamo contrastare tutto ciò che farà il suo governo - interviene da remoto Maurizio Pinto del movimento imprese italiane - il Draghistan ce lo abbiamo ancora ma con la faccia di Meloni". Tra gli altri, c'è anche Diego Fusaro che per "organizzare la resistenza" presenta come una novità la dicotomia tra "alto e basso", ovvero tra élite e popolo "classi dominanti e dominate". Concetti da opporre a "cadaveri concettuali come destra e sinistra".

giuliano castellino al convegno unire la resistenza 3

 

Secondo il filosofo, ma anche per l'economista Nino Galloni il nemico da combattere è il liberismo. Galloni spiega di essere tra quelli che negli anni '70 hanno "militato nella sinistra e nell'estrema sinistra ma ora siamo di fronte a un nuovo passaggio: l'uomo nuovo uscirà dalla globalizzazione che è già finita perché il mondo non è più americanocentrico, Trump lo aveva capito". Per lo psichiatra Alessandro Meluzzi, invece, calcolando "il rischio di una terza guerra mondiale e dell'atomica", bisogna "soprattutto pregare".

GIULIANO CASTELLINOROBERTO FIORE E GIULIANO CASTELLINOgiuliano castellino forza nuova giuliano castellino di forza nuova 3giuliano castellino di forza nuova 5giuliano castellinoGIULIANO CASTELLINOgiuliano castellino di forza nuova 4giuliano castellino giuliano castellino di forza nuova 6giuliano castellino di forza nuova allo stadiogiuliano castellino manifestazione no green pass giuliano castellino manifestazione no green pass

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