renzi berlusconi di maio salvini

SALVINI ACCHIAPPATUTTO - NEI SONDAGGI LA LEGA (29,2) SORPASSA IL MOVIMENTO 5 STELLE (29%) - E BERLUSCONI? GIORNO DOPO GIORNO “FORZA ITALIA” VIENE CANNIBALIZZATA - I BIG AZZURRI SPERANO CHE IL CAV FACCIA UN PASSO INDIETRO E LASCI CAMPO LIBERO PER CREARE UN NUOVO PARTITO - ALLE EUROPEE 2019, CUI SI AGGIUNGONO REGIONALI E AMMINISTRATIVE, IL CARROCCIO POTREBBE FARE EN PLEIN

Amedeo La Mattina per “la Stampa”

 

salvini di maio

Luigi Di Maio assicura di non soffrire del complesso di inferiorità nei confronti dell' alleato leghista. Eppure il ciclone Matteo Salvini lo ha oscurato e costringe l'opposizione ad inseguire la sua narrazione politica. Il ministro dell'interno pianifica le sue uscite, non lascia nulla al caso, apre un fronte dietro l'altro (ieri quello dei Rom), correndo come una lepre tra social, Twitter e comizi.

 

Il giorno in cui si è insediato al Viminale aveva confidato che non avrebbe mai smesso i panni di capo partito, non si sarebbe ingessato e ingrigito dentro una grisaglia. Palazzo e piazze perchè c'è sempre la prospettiva di un'urna che si deve aprire, un' elezione da vincere. Salvini guarda alle elezioni europee, regionali e comunali del 2019 per trasformare le attuali intenzioni di voto in percentuali reali.

 

LEGA PRIMO PARTITO

salvini berlusconi

I sondaggi rilevano numeri che premiano il leghista e la sua martellante campagna contro i migranti, le Ong, i Paesi europei che non aprono i loro porti mentre lui chiude i nostri alla nave Aquarius che alla fine ha trovato un approdo a Valencia. L'uomo forte piace agli italiani e svetta, raggiunge numeri impensabili anche rispetto al quel 17% del 4 marzo. Nel sondaggio Swg per il tg La7, la Lega supera per la prima volta il Movimento 5 stelle: 29,2% contro 29%. Una frazione ma comunque un sorpasso con i grillini che perdono il 2,5% mentre il Carroccio cresce del 2,2%. Tutti consensi divorati a Forza Italia che vale il 9,2%.

 

salvini di maio

Di Maio nervoso insegue Rom, migranti, famiglie composte solo da una mamma e un papà, difesa del Made in Italy, navi da bloccare perchè carichi di riso orientale e prodotti alimentari extracomunitari: una narrazione che il Pd e la sinistra non riescono a neutralizzare.

 

E di fronte alla quale Di Maio incontra enormi difficoltà a emergere e a far vedere il lavoro che sta facendo al ministero dello Sviluppo economico e del Lavoro. Il leader 5 Stelle tenta il contrattacco comunicativo, chiede trasparenza sulle donazioni ai partiti, andati anche alla Lega e alle fondazioni collegate, ma è costretto a spiegare i risvolti dell'inchiesta sullo stadio romano, il perchè e il per come le mele marce collaborano con il Movimento.

berlusconi salvini

 

Ieri per prima volta Di Maio ha pizzicato Salvini, «Mi fa piacere che abbia smentito qualsiasi ipotesi di censimento, registrazione o schedatura dei rom». E tira fuori l'orgoglio del suo lavoro, a cominciare dal suo impegno a superare il precariato. «Gli italiani sono la priorità, bene occuparsi di immigrazione ma prima occupiamoci dei tanti italiani che non possono mangiare».

 

Berlusconi, chi l'ha visto? L'ex Cavaliere all'opposizione è afono, inviperito perché la delega alle telecomunicazioni è rimasta nelle mani di Di Maio. Ma non dice una parola, non attacca, non critica. L'altro giorno è apparso con un comunicato stampa per ricordare la tragedia dei due fratellini morti nell' incendio di Messina, ma rimane lontano dalla politica.

 

berlusconi salvini 1

I suoi colonnelli e le truppe azzurre sono nel panico. In un'intervista a Libero Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi parlamentari, ha lanciato un appello amaro e drammatico: «Deve nascere per forza un soggetto nuovo, si chiami L'Altra Italia o in un altro modo, entro fine estate, assolutamente prima delle elezioni Europee. Sennò non facciamo in tempo, politicamente, a mangiare il panettone».

 

Un altro importante dirigente di Forza Italia, che non vuole essere citato per il timore di subire conseguenze spiacevoli, aggiunge: «Di questo passo il rischio non è di arrivare a Natale per mangiare il panettone, ma di non mangiare nemmeno la granita questa estate». Per gli azzurri le europee del 2019 sono un incubo. Salvini, che ieri ha incontrato il Cavaliere ad Arcore, invece le vede come l'arco di trionfo sotto cui passare per consolidare il suo potere nel governo.

GIORGIO MULE

 

CAMPAGNA PERMANENTE

Alle europee di maggio si voterà con il sistema proporzionale e ogni partito sfiderà la sorte per conto proprio. Salvini proverà a diventare il primo partito italiano, consentendo alla Lega di mandare a Strasburgo un folta delegazione populista che andrà a sommarsi ai tanti altri populisti: l' obiettivo è spezzare la grande coalizione Popolare-Socialista che da decenni governa l' Europa. Ma nella prossima primavera ci sarà una tornata elettorale da far tremare le vene ai polsi e che costringerà le forze politiche a coalizzarsi.

 

Andranno al voto le Regioni Emilia Romagna, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Abruzzo, Calabria, Sardegna. E poi tantissimi comuni: 25 capoluoghi, cui 7 di regione e 19 di provincia. La stragrande maggioranza delle amministrazioni è retta da maggioranze di centrosinistra (18), mentre i comuni amministrati dal centrodestra sono 6. Solo a Livorno i 5Stelle esprimono il primo cittadino. Salvini è all'assalto di tutto questo. Lo farà con il centrodestra e il vagone fantasma di Forza Italia.

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…