salvini di maio

“LA RIAPERTURA DI DI MAIO? NON SIAMO AL MERCATO” - SALVINI BACCHETTA IL GIOCO DELLE TRE CARTE DI LUIGINO: “E’ ANCHE UNA QUESTIONE DI DIGNITÀ. ABBIAMO PROVATO A FARE UN GOVERNO CON IL CENTRODESTRA E POI CON I CINQUE STELLE CI HANNO SEMPRE DETTO NO. NON SVENDIAMO L'ITALIA - UN GOVERNO CON RENZI E IL PD? MAI”

matteo salvini luigi di maio contratto

1 - SALVINI, DI MAIO RIAPRE? NON SIAMO AL MERCATO

(ANSA) - "La riapertura di Di Maio? Non siamo al mercato ed è anche una questione di dignità. Abbiamo provato a fare un governo con il centrodestra e poi con i cinque stelle ci hanno sempre detto no. Non svendiamo l'Italia". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini oggi a Pisa. "Leggo anche importanti commentatori che sui giornali mi chiedono di fare un gesto nobile chiedendo aiuto al Pd e allora voglio dire chiaro e tondo che noi non faremo mai un governo con Renzi e con il Pd", ha concluso.

 

2 - SALVINI, GELO CON BERLUSCONI E APRE AL M5S "NO ELEZIONI, ANDIAMO AL GOVERNO CON VOI"

luigi di maio matteo salvini 2

Andrea Carugati per “la Stampa”

 

Una giornata convulsa quella passata dal leader leghista Matteo Salvini. Che a metà pomeriggio annulla un appuntamento fuori Roma per chiudersi in una stanza con Luigi Di Maio e Giancarlo Giorgetti. Sul tavolo c' è l' ipotesi di ripartire col governo gialloverde, affondato domenica scorsa sul nome di Paolo Savona.

 

«Se voi non mollate io non mollo e noi al governo del Paese ci andiamo», urla dal palco di un comizio a Siena in serata.L' incarico potrebbe andare a uno dei due big della Lega: il recalcitrante Giorgetti (che sancirebbe la pace col Quirinale) o lo stesso Salvini. La giornata in casa Lega passa dunque dalla tregua con il Colle, resa plastica dal passo indietro di Di Maio subito dopo il summit con Salvini.

 

luigi di maio matteo salvini

Le elezioni subito non scaldano il cuore del leader leghista: «Non vorrei rompere le scatole agli italiani almeno nel mese di agosto...». Non solo per una questione di alte temperature. Il fatto è che lo schema con cui correre alle urne ancora non c'è. Da un lato Salvini- nonostante il gelo di queste ore - considera rischiosa una rottura del centrodestra. Dall' altro- forte dei sondaggi- inizia a immaginare una corsa in solitaria nei collegi uninominali, magari con qualche forma di desistenza con il M5S che al Nord non hanno grandi possibilità di ottenere seggi nel maggioritario. E con una mini alleanza solo con Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni.

 

luigi di maio matteo salvini

Due schemi che per ora vengono tenuti sal tavolo, tenendo conto che nei gazebo del 19 e 20 maggio «la nostra base ha espresso un gradimento altissimo sul contratto di governo con il Movimento», spiega un deputato. «E quel programma è molto più serio dei 10 punti concordati con Forza Italia prima del 4 marzo». Salvini non perde occasione per definire «seri e affidabili» i grillini.

 

Verso Forza Italia invece l' umore dei parlamentari è nero. Nella riunione di ieri mattina più di uno ha manifestato rabbia per i toni usati dai big di Forza Italia negli ultimi giorni. Salvini avrebbe compilato anche una black list dei forzisti più ostili.

 

Per questa ragione ieri Berlusconi a palazzo Grazioli ha stoppato chi, tra i suoi, gli chiedeva di prendere le distanze dalla Lega, di «rispondere alle provocazioni». «Stiamo immobili, non dobbiamo offrire nessun alibi a chi vuole rompere il centrodestra», la linea dell' ex Cavaliere, che pure con i suoi avrebbe paragonato Salvini a Fini e Alfano. «Sappiamo che fine ha fatto chi si è allontanato...».

durso e di maio e salvini

 

Berlusconi non si fida, e del resto il leghista ha intenzione di fare una campagna elettorale a muso duro contro l' euro, gli euroburocrati e i poteri finanziari che «ci hanno impedito di governare». Una impostazione su cui, come spiega la capogruppo di Fi alla Camera Mariastella Gelmini, «per noi sarebbe difficile seguirlo». Ma l' idea di un asse europeista col Pd non decolla: «Sarebbe la nostra fine». La linea, come spiega Anna Maria Bernini, è puntare al voto con la vecchia coalizione. «Vedremo nelle prossime settimane», taglia corto Salvini.

 

Fino alle amministrative del 10 giugno la situazione pare destinata a restare ferma. Si vota in centinaia di comuni, tra cui Brescia, Treviso, Vicenza, Udine, Imperia, Sondrio. Il centrodestra si presenta unito, e nessuno vuole compromettere una vittoria assai probabile.

 

MATTEO SALVINI E MATTEO RENZI

La tensione tra gli alleati è palpabile. E il rischio di una rottura viene preso sul serio anche da uno come Giovanni Toti, il più leghista dentro Forza Italia: «Credo che un' alleanza organica tra Lega e M5S sarebbe qualcosa di poco comprensibile agli elettori perché i programmi sono molto diversi». A spingere per l'unità c'è la regione Lombardia, culla del forzaleghismo e fresca di urne con una vittoria straripante del centrodestra. Una corsa in solitaria di Salvini alle politiche rischierebbe di far crollare tutto e di scuotere anche il Veneto. Tanto che il governatore Luca Zaia afferra l' estintore: «Nessuna tensione con Fi, da noi votiamo sempre all' unanimità...».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…