matteo salvini generale vannacci

SALVINI CON VANNACCI? MA LI MORTACCI! - PER SUPERARE L’ASTICELLA DELL’8% ALLE EUROPEE IL CAPITONE LANCIA IL GENERALE NELLE LISTE DELLA LEGA (“HA DIFESO E SERVITO L’ITALIA NEL MONDO, ALTRI CANDIDANO CHI E’ IN CARCERE ALL’ESTERO CON ACCUSE PESANTISSIM””) - AL NORD SCOPPIA LA RIVOLTA: “UNA MANCANZA DI RISPETTO NEI CONFRONTI DI TANTI MILITANTI” -  IL VICEPRESIDENTE DEL SENATO CENTINAIO TUONA: "E’ UNA DECISIONE CHE HA PRESO IL SEGRETARIO…”

Marco Cremonesi per il Corriere della Sera - Estratti

 

salvini vannacci

(...) Il generale Vannacci è figura che divide. Il candidarlo alle Europee non alimenta il perpetuarsi delle polemiche?

«Si chiama democrazia. Se qualcuno decide legittimamente di candidare una persona che è in carcere all’estero con accuse pesantissime, perché non dovrebbe chiedere il voto agli italiani anche un uomo che ha servito e difeso l’Italia nel mondo, dall’Iraq all’Afghanistan?».

 

 

SALVINI

Federico Capurso per “la Stampa” - Estratti

 

Sceglie il giorno del 25 Aprile, Matteo Salvini, e il momento della presentazione del suo libro Controvento, a Milano, per annunciare la candidatura alle Europee del generale Roberto Vannacci: «Sono contento che un uomo di valore abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega nel Parlamento europeo. Sono contento che in tutti i collegi elettorali, nelle nostre liste gli italiani potranno trovare il nome di Vannacci».

MATTEO SALVINI - VLADIMIR PUTIN - ROBERTO VANNACCI - MEME BY EDOARDO BARALDI

 

È lui la grande scommessa.

 

L'uomo che nei piani di Salvini dovrebbe aiutare il Carroccio a frenare il calo nei sondaggi e superare l'asticella dell'8%, al di sotto della quale annegano i pensieri più cupi del leader. Un nome chiamato a portare freschezza nella corsa leghista verso le Europee, ma che finora si è rivelato in grado solo di spaccare in due il partito. Da una parte i salviniani di ferro, entusiasti, dall'altra i tanti parlamentari e militanti del Nord che vedono l'arruolamento politico di Vannacci come un errore.

 

Di più, «una mancanza di rispetto nei confronti di tanti militanti che da anni si impegnano e sudano ogni giorno», ringhia un deputato di peso. Quasi un'eresia.

 

gian marco centinaio matteo salvini

«È una decisione che ha preso il segretario, e quindi va bene così», risponde al telefono il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, che negli ultimi giorni aveva avversato con forza la candidatura di Vannacci. Ha quindi cambiato idea? «No, non l'ho cambiata, ma oggi sono con la famiglia, c'è poco spazio per la politica. No comment».

 

D'altronde, c'è poco spazio anche per la rabbia. Si aspettavano tutti questo epilogo. La decisione, anche se non condivisa con il partito, era presa già da alcune settimane. Della candidatura del generale Salvini parla persino in Controvento, quando ricorda «le critiche per il libro del generale Vannacci, Il mondo al contrario, in cui esprimeva opinioni sgradite al conformismo del politicamente corretto. È stato infangato, linciato, dileggiato».

 

E aggiunge, come per accogliere almeno in parte i forti malumori dei leghisti del Nord: «Non condivido tutte le riflessioni di Vannacci, ma difendo strenuamente il diritto di esprimere delle idee. Anzi, la comune battaglia a difesa dell'Italia, della sicurezza e delle libertà ci ha portato a condividere, per i prossimi anni, l'impegno a cambiare questa Europa con la candidatura nelle liste della Lega».

centinaio salvini e calderoli cercano il mes

La battaglia interna al partito, però, non si è conclusa.

Chi è ostile al generale, ora, vuole sapere se sarà anche premiato con un posto da capolista. Salvini, ieri, è stato volutamente vago, limitandosi a dire che «correrà in tutte le circoscrizioni». Quindi anche al Nord. Uno schiaffo.

 

Ma il ramoscello d'ulivo potrebbe essere proprio questo: non mettere Vannacci capolista. Piuttosto, in seconda o terza posizione. D'altronde lo stesso generale ha chiarito che sarà «un candidato indipendente che mantiene la propria identità». E per il leader sarebbe difficile giustificare la scelta di posizionare come capolista un indipendente, che non ha alcuna intenzione di appuntarsi al petto la spilla di Alberto da Giussano. Vannacci assicura solo il suo impegno a «lottare per affermare i valori di Patria, tradizioni, famiglia, sovranità e identità, che condivido abbondantemente con la Lega». Niente di più di questo.

 

 

(...)

GIANMARCO CENTINAIO MASSIMILIANO ROMEO MATTEO SALVINI RICCARDO MOLINARI LORENZO FONTANA

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