salvini di battista

''SE LA LEGA VUOLE FARE LA TAV SE NE TORNASSE DA BERLUSCONI E NON ROMPESSE I COGL***'' (VIDEO) - DI BATTISTA TORNA A FARE IL POLIZIOTTO CATTIVO DEL M5S, DOPO CHE OGGI TONINELLI IN UN'INTERVISTA AVEVA USATO PAROLE DI MIELE NEI CONFRONTI DELL'ALLEATO - DI MAIO: ''FINCHÉ SAREMO AL GOVERNO NOI, NIENTE TAV''

 

 

 

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

“Questa storia che il Movimento 5 Stelle è per il no alle infrastrutture è una bugia totale che smantelleremo giorno per giorno. Siamo favorevoli alle infrastrutture giuste. Se la Lega intende andare avanti su un buco inutile che costa 20 miliardi e non serve a niente tornasse da Berlusconi e rompesse i coglioni, chiaro?”.

 

salvini visita il cantiere tav di chiomonte 9

Una dura presa di posizione, quella di Alessandro Di Battista, a margine di un evento a Chieti per le Regionali in Abruzzo. Parole arrivate dopo quelle di Di Maio: “Finché M5s è al governo la Tav non si farà”. E al termine di una giornata in cui il ministro Toninelli ha annunciato “a breve” l’esito dell’analisi costi-benefici depositata da qualche settimana, arriva una nota ufficiale del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Sulla Tav ho preso un impegno a nome del governo: di procedere alla decisione finale non sulla base di sensibilità personali o di una singola forza politica. Il contratto di governo prevede una “revisione” del progetto.

 

alessandro di battista e luigi di maio

Abbiamo interpretato questa clausola quale necessità di procedere all’analisi costi-benefici e di riservarci la decisione all’esito di questa valutazione finale che contemplerà tutte le implicazioni tecniche, economiche, sociali. Il governo saprà assumersi la responsabilità politica della decisione nel rispetto e nell’interesse di tutti i cittadini. Renderemo trasparenti i risultati in modo che tutti gli italiani possano conoscere le motivazioni della nostra decisione”.

 

 

Nella giornata di sabato, anche il vicepremier Luigi Di Maio ha usato toni duri sull’opportunità dell’opera, a 24 ore dalla visita ai cantieri di Chiomonte da parte di Matteo Salvini. “Finché il Movimento 5 stelle sarà al governo – ha detto Di Maio – la Tav non si farà. Le peggiori lobby di questo Paese vogliono che si inizi a fare la Tav, che è a zero. Noi stiamo dalle parte delle opere utili da fare, quando i grandi potentati cominciano a tifare per la Torino-Lione noi stiamo dall’altra parte. Finché ci sarà il Movimento 5 Stelle al governo per quanto mi riguarda la Tav non ha storia“, ha detto il ministro dello Sviluppo economico in diretta facebook.

 

Poi, parlando da Penne, in provincia di Pescara, il leader del M5s è tornato sul tema delle lobby. “Le peggiori lobby di questo Paese vogliono che si inizi a fare la Tav, che è a zero come cantiere. Ma quando tutti i signori che in questi anni hanno sostenuto Renzi e Berlusconi stanno da una parte, il M5s sta dall’altra, dalla parte delle opere utili come la nuova metro a Torino, una linea Roma-Pescara, la Tav Palermo-Catania.

 

Quando i signori dei grandi potentati che hanno ridotto il Paese in queste condizioni tifano per un’opera inutile come la Torino-Lione il M5s sta col popolo”. Il leader del M5s ha poi sottolineato di non essere contro tutte le grandi opere. “Sono d’accordo- ha detto – sul velocizzare i cantieri: ho visto tanti appelli e io propongo subito un tavolo con l’associazione nazionale costruttori italiani per scrivere un decreto legge che velocizzi le procedure dei cantieri. Non possiamo smantellare il codice degli appalti con una legge ordinario. Dobbiamo farlo con urgenza. Acceleriamo i cantieri: non sono chiusi, semmai sono lenti, ma sono tutti aperti e stanno funzionando”. 

salvini visita il cantiere tav di chiomonte 17

 

 

Meno definitivo, sull’alta velocità, il commento di Riccardo Fraccaro che da Trento commentava la visita di Salvini a Chiomonte: “Sulla Tav la posizione del Governo è che dobbiamo aspettare l’analisi su costi e benefici”, ha detto ministro per i rapporti con il Parlamento. Nelle stesse ore il ministro dell’Istruzione, il leghista Marco Bussetti, ha rispoto a Maria Latella su SkyTg24 spiegando che per lui l’opera “è necessaria, come tutte infrastrutture che possono migliorare la comunicazione nel nostro sistema Paese”.

 

Una dichiarazione che inevitabilmente incendia i rapporti con l’alleato di governo. Ieri Salvini aveva visitato il cantiere di Chiomonte per ribadire il sostegno al Tav, con un chiaro “prima si fa e meglio è“. Parole alle quali il M5s aveva fatto muro, col gruppo in consiglio comunale a Torino che aveva definito la passeggiata del leader del Carroccio in val di Susa come “l’ennesima provocazione“.

 

GILET GIALLI DI MAIO DI BATTISTA TONINELLI GRILLINI

“Io a Chiomonte non vado perché lì non è stato scavato ancora un solo centimetro: c’è solo un tunnel geognostico. Per me il cantiere non è un’incompiuta, ma una mai iniziata“, ha replicato Di Maio già ieri. “Salvini non è andato a vedere il cantiere del Tav, ma un buco di 5 metri“, ha aggiunto il sottosegretario M5s Manlio Di Stefano, rinforzando il concetto in un tweet: “Basta chiacchiere inutili su un’opera inutile, che non si farà. Punto”. Ancora più dura Valentina Sganga, capogruppo M5s a Torino: “La visita di Salvini a Chiomonte è una inutile provocazione che mette a rischio il governo“. Mentre il premier Giuseppe Conte ha tentato di ridurre lo scontro ricordando che “non c’è solo la Tav”.

 

Dopo la visita al cantiere, invece,  Salvini ha rilasciato un’intervista alla Stampa dove ha esposto posizioni meno nette: “Non mi farete mai litigare con i 5Stelle. La stabilità di governo non è messa in discussione. Sono fiducioso che la Tav si faccia. Ragioneremo con pacatezza e, come facciamo sempre, troveremo un compromesso“.

 

Quale sia il compromesso al momento non è dato sapere. Il leader della Lega, però, insiste: “Siamo di fronte a una grande opera ingegneristica, un miracolo italiano – sostiene – Poi possiamo metterci attorno a un tavolo e discutere perché i 5Stelle hanno ragione nel dire che il progetto originario è stato sovrastimato. Possiamo, anzi dobbiamo rivederlo”. Sempre al quotidiano di Torino ha parlato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli: “Sappiamo che su questo dovremo trovare un punto di caduta con la Lega, esattamente come prevede il Contratto di governo. Salvini parla di un milione di Tir l’anno tolti dalla strada grazie alla Tav. Sembra un numerone; peccato che si tratti in realtà di appena 2-3 mila Tir al giorno, quando sulla tangenziale di Torino passano quotidianamente circa 60mila mezzi pesanti”.

salvini visita il cantiere tav di chiomonte 39

 

Ecco perché, prosegue, “si capisce come il tema sia quello delle priorità nelle scelte. Io non ho pregiudizi e infatti l’analisi costi-benefici serve proprio a questo: a capire ad esempio se valga la pena spendere 5 miliardi di soldi pubblici sulla Tav, del cui tunnel di base non c’è ancora un metro, per far risparmiare 1 minuto e 20 secondi a quei relativamente pochi che viaggiano in auto tra Milano e Lione, visto che si parla di presunti benefici dell’opera anche in termini di congestione. Oppure se sia davvero utile, visto che toglie in media appena 5 secondi dal percorso medio dei tanti torinesi che ogni giorno attraversano la tangenziale di Torino”.

 

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...