boris johnson david cameron

TORIES: MENO BORIA, PIU' BORIS - LO SPETTINATO JOHNSON NON SARÀ NEL NUOVO GOVERNO INGLESE: LA SCUSA È CHE FARE IL SINDACO DI LONDRA NON GLI LASCIA TEMPO. LA REALTÀ È CHE OSCUREREBBE CAMERON. IL SUO MOMENTO ARRIVERÀ TRA QUALCHE ANNO. OSBORNE PERMETTENDO

1. CAMERON VARA IL NUOVO GOVERNO E COMINCIA A NEGOZIARE CON L’UE

Leonardo Maisano per www.ilsole24ore.com

 

BORIS JOHNSON GEORGE OSBORNEBORIS JOHNSON GEORGE OSBORNE

Chiusa la partita elettorale, David Cameron parte per la campagna d'Europa e sgrana il rosario di un nuovo governo al femminile. Le sorprese arrivano subito con l'esclusione del sindaco di Londra Boris Johnson – considerato leader in waiting del partito conservatore – dalla lista dei ministri. Parteciperà alle riunioni governative sulla strategia di esecutivo e partito, ma non avrà un dicastero, per la semplice ragione – è stato fatto notare – che «l'impegno di gestire la capitale non gli consente di assumersi di altri gravosi incarichi».

varoufakis george osbornevaroufakis george osborne

 

Decisa è, invece, l'accelerazione per giungere a un gabinetto più equilibrato fra donne e uomini. Priti Patel diventa ministro per l'occupazione, mentre Amber Rudd assume quello dell'energia, considerato un posto - chiave per la congiuntura britannica. All'industria andrà Sajid Javid, ma sono l'elevazione di Michael Gove a ministro della giustizia e del Cancelliere George Osborne al rango di vice premier “di fatto” con il mandato sul negoziato europeo, le mosse fino ad ora più significative.

 

Il confronto con l'Unione per spuntare muove condizioni di adesione è già cominciato. Il primo ministro ha parlato con molti leader dell'Ue e oggi si confronta con il 1922 Committee, componente importante del partito che conta numerosi euroscettici. Illustrerà alla base parlamentare la linea di questa seconda legislatura che sarà, comunque, sotto il segno dell'Europa. David Cameron è stato esplicito, nelle interviste del week end, nel precisare che «le trattative cominceranno subito».

 

boris johnson  david cameronboris johnson david cameron

Su un'agenda, vale la pena di precisarlo, sconosciuta perché Londra fino ad ora non ha elencato le deroghe che intende richiedere. Eccetto che sulla circolazione intracomunitaria dove insiste per frenare, o quantomeno regolamentare, l'immigrazione dai paesi partner dell'Ue. È una richiesta che sbatte con le regole del mercato unico e che ha già incontrato un muro di “no” dalle capitali dell'est europeo come riportato oggi dal Financial Times.

 

boris johnson david cameronboris johnson david cameron

Il passaggio è delicato e David Cameron sa bene che a rischio è la tenuta stessa del Regno Unito. Se Londra dirà addio a Bruxelles è molto probabile che Edimburgo faccia lo stesso nei confronti di Londra in uno scenario di dissoluzione inimmaginabile fino a qualche tempo fa. Il nuovo governo ha promesso di porre grande attenzione al caso scozzese dove Nicola Strugeon, leader dell'Snp che ha vinto 56 dei 59 seggi parlamentari a disposizione, ha già fatto sapere che con Londra «non sarà più business as usual». In altre parole la Scozia presenta fin d'ora il conto del trionfo elettorale.

 

DAVID E SAMANTHA CAMERONDAVID E SAMANTHA CAMERON

La «più dolce vittoria» come David Cameron ha definito il successo di giovedì scorso, si rivela già irta di ostacoli e trappole, temperata solo dalla consolazione che il grande oppositore laburista è oggi alla sbando, incerto com'è se tornare al New Labour di Tony Blair. Oppure insistere, sorprendentemente, sulla linea più radicale promossa da Ed Miliband e appena bocciata dagli elettori.

 

 

2. MA BORIS IL RUSSO NON SI ARRENDERA’: LA CORSA NEI TORY E’ APPENA ALL’INIZIO

John Lloyd per “la Repubblica

 

CAMERON E SAMANTHACAMERON E SAMANTHA

Se salta fuori il nome Boris, quando qui si fanno due chiacchiere, tutti sanno immediatamente di chi si sta parlando. Oltre a David Cameron esistono molti David, così come esistono molti Ed oltre Ed Miliband. Ma di Boris ne esiste uno solo. In parte ciò dipende dal fatto che Boris è un nome comune in Russia, ma di sicuro non comune in Gran Bretagna. In misura maggiore, ciò dipende dal fatto che Boris Johnson è tra le figure politiche più note del paese.

 

È intelligente, spassoso, trasandato, alquanto a destra, e ha avuto molte relazioni alle quali è sopravvissuto senza lasciarsi dietro uno strascico esagerato di brutti articoli in una cultura famigerata per i suoi tabloid. È ancora sindaco di Londra, ma adesso è tornato anche in Parlamento dopo una pausa di sette anni. Si suppone che voglia diventare primo ministro e tale supposizione probabilmente è vera, anche se non l’ha confermata. È fedele a David Cameron e dice di voler soltanto mettersi al servizio dei britannici.

boris johnsonboris johnson

 

Potrà diventare leader del partito conservatore? E, più importante ancora, ha qualche possibilità di diventare primo ministro? È diventato famoso, o famigerato, sulla ventina, quando lavorò come giornalista del “ Daily Telegraph” e per buona parte di quegli anni fece il corrispondente da Bruxelles. Lì inventò un giornalismo euro-scettico di tipo particolare, una specie di stile postmoderno, grossolanamente gonfiato e sensazionalista, ma con l’aria di non parlare mai sul serio, come se lo scrittore si divertisse a scherzare a spese dei lettori.

boris johnson  2boris johnson 2

 

Molto di quello che scriveva era semplicemente falso, ed è alquanto probabile che sapesse che per lo meno un po’ di quello che scriveva era falso. Dietro tutto ciò, però, Boris seppe individuare qualcosa di vero: la profonda diffidenza che nel Regno Unito la destra (e non solo la destra) nutre nei confronti dell’Ue. In tutta sincerità, si trattava del fatto che l’Ue aveva promesso una “unione maggiore”, il che in ultima istanza significava un governo centralizzato a Bruxelles. Si divertì con questo stile di reportage ed ebbe molti appassionati lettori, tra i quali Margaret Thatcher, l’allora primo ministro.

boris johnson  3boris johnson 3

 

Il fascino di Boris è grande e supera senza problemi i confini nazionali e le barriere linguistiche. Alcuni anni fa, quando lo invitai, accettò di parlare a una conferenza per i giornalisti russi a Mosca che avevo contribuito a organizzare, e la sua fu una performance straordinaria. Rivolgendosi a metà pomeriggio a 150 giornalisti, esordì così: «Intendo parlarvi della salsiccia britannica».

 

Proseguì dicendo che la salsiccia curva era stata messa al bando dalla Commissione Europea, che aveva prescritto che dovesse essere dritta. A Boris bastarono cinque minuti soltanto e conquistò tutti: i giornalisti scoppiarono a ridere e lo applaudirono, e la maggior parte di loro nemmeno parlava inglese. A fare la differenza, in questo caso linguistica, fu la sola forza della sua brillante personalità.

boris johnson  1boris johnson 1

 

Per sette anni è stato sindaco di Londra, ed è stato un sindaco abbastanza buono: ha incoraggiato le industrie, ha celebrato e promosso la diversità etnica della città, ha reso ancora più popolare andarsene in giro in bicicletta, ha rimesso in circolazione i famosi autobus a due piani che erano stati sostituiti a poco a poco. Resterà sindaco fino all’anno prossimo, pur facendo il parlamentare.

 

boris johnson  8boris johnson 8

Anche Osborne è all’apice della sua fama. Come Cancelliere è stato l’artefice principale del programma economico che ha dato vita a una robusta crescita al momento giusto, prima delle elezioni. Peccato solo che in pubblico se la cavi mediocremente. Oltretutto, a parte la base che sostiene Cameron, all’interno del partito non gode dell’appoggio di molti.

 

boris johnson  9boris johnson 9

Il primo ministro ha detto che per ciò che lo riguarda non resterà in carica fino allo scadere del suo mandato quinquennale, ma che lascerà subentrare il suo successore anticipatamente, così che sia lui a portare il partito alle elezioni del 2020. Tra cinque anni, però, le cose potrebbero stare diversamente. La memoria ha le gambe corte: forse la gloria di questa settimana sarà solo un ricordo lontano.

IL SINDACO DI LONDRA BORIS JOHNSON RIMASTO BLOCCATO SULLA TELEFERICA DI VICTORIA PARK jpegIL SINDACO DI LONDRA BORIS JOHNSON RIMASTO BLOCCATO SULLA TELEFERICA DI VICTORIA PARK jpeg

 

Ecco, quello potrebbe essere il momento giusto di Boris. Sarebbe un buon primo ministro? La sua intelligenza non si discute, ma la sua concentrazione e la sua capacità di afferrare i dettagli sono meno sicure. Tuttavia, anche Tony Blair non era granché attento ai dettagli eppure ha vinto tre elezioni. Gordon Brown, che amava i dettagli, ha perso l’unica elezione svoltasi quando era lui leader. Boris un giorno potrebbe davvero occupare la poltrona più importante e chissà che non riesca a evitare che Bruxelles raddrizzi la salsiccia britannica.

(Traduzione Anna Bissanti)

BORIS JOHNSON BORIS JOHNSON Il sindaco di Londra Boris Johnson in metro Il sindaco di Londra Boris Johnson in metro

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO