schlein renzi conte

TUTTE LE SPINE DI SINISTR-ELLY: DAL CASO RENZI (SU CUI C’E’ IL VETO DEL DUPLEX TRAVAGLIO-CONTE) ALLE TENSIONI CON I 5 STELLE, PER LA SCHLEIN COMINCIA UN PERIODO DI BATTAGLIE - LA PRIMA REGIONE AL VOTO, LA LIGURIA A FINE OTTOBRE, È QUELLA CHE LE DÀ PIÙ GRATTACAPI. IN BALLO LA CANDIDATURA DEL DEM ORLANDO: LA COSTRUZIONE DELL’ALLEANZA, NEL PIENO DELLO SCONTRO TRA CONTE E GRILLO, E CON ITALIA VIVA CHE ANCORA SOSTIENE LA GIUNTA DI CENTRODESTRA A GENOVA, SI RIVELA COMPLICATA…

Francesca Schianchi per “La Stampa” - Estratti

 

renzi schlein

Il primo appuntamento pubblico è fissato per domani, festa dell'Unità in provincia di Siena e poi in serata a Campiglia marittima. A seguire una carrellata di incontri, tutti i giorni un palco fino al tradizionale comizio finale della festa nazionale, a Reggio Emilia l'8 settembre; in mezzo, il ritorno in tv, a In Onda sabato sera.

 

Finite le riservatissime ferie, si dice in Svizzera a trovare i genitori ma al quartier generale del Nazareno fingono tutti di non saperlo, per la segretaria del Pd Elly Schlein comincia una stagione di battaglie. Dalle alleanze da costruire con certosina pazienza alle Regionali in Liguria, Umbria ed Emilia-Romagna, fino al referendum contro l'Autonomia differenziata, ha trovato sul tavolo quelli che saranno gli appuntamenti decisivi dell'autunno. E pure i nodi che tocca a lei cercare di sciogliere.

 

Nelle settimane roventi di metà agosto, mentre il dibattito si avvitava da una parte sul tentativo di Matteo Renzi di far ritorno alla casa del centrosinistra, e dall'altra sul fantomatico complotto ai danni di Arianna Meloni, la leader dem ha scelto di non intervenire.

 

MATTEO RENZI - ELLY SCHLEIN

La prima questione, sa bene la segretaria, tocca nel vivo la comunità dem, e andrà risolta con un percorso prudente, non si può certo liquidare con frasi avventate o di circostanza; l'altra, l'ha considerata fin da subito come un astuto diversivo per non parlare di problemi reali. Come non ha detto la sua sull'apertura di Forza Italia allo ius scholae, in attesa di capire quali siano le reali intenzioni di Tajani.

 

GIUSEPPE CONTE E ELLY SCHLEIN

Le uniche dichiarazioni diffuse dalle vacanze, sono state quelle contro il caporalato e per il salario minimo, con un'incursione nelle elezioni americane: «Forza Kamala, anche il Pd ti sostiene in questa sfida cruciale». Stati Uniti a parte, quello che cercherà di far passare al suo rientro: lavoro, giustizia sociale, sanità pubblica, sono i temi su cui intende riprendere il filo, quelli della campagna delle Europee che, è convinta, possono dare un'identità e un profilo chiari al suo partito.

 

Anche perché le urne riaprono presto: e proprio la prima regione al voto, la Liguria a fine ottobre, è quella che le dà più grattacapi. Mentre in Umbria e in Emilia i candidati sono già in campo sostenuti da coalizioni larghissime – dal M5S a Iv e Azione – è in Liguria che si stanno concentrando tutte le tensioni.

 

ELLY SCHLEIN CONTE

L'ex ministro Andrea Orlando è pronto da tempo, ma la costruzione di alleanze, tra il Movimento nel pieno dello scontro tra Conte e Grillo, e Italia viva che ancora sostiene la giunta di centrodestra a Genova, si sta rivelando complicata. Dal Pd danno prova di ottimismo, convinti di poter trovare la quadra alla svelta.

 

Ma non ignorano che, in quel territorio, si concentrano entrambi i problemi a cui la segretaria dovrà dedicarsi al più presto, se davvero vuole dare seguito alla costruzione di un campo largo: l'autocandidatura a farne parte di Renzi, che in tanti, a cominciare da Giuseppe Conte, rispedirebbero volentieri al mittente, e il delicato percorso del Movimento cinque stelle verso la sua costituente di ottobre.

giuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

 

Sul Movimento, la segretaria non proferisce parola, consapevole di quanto sia inopportuno per un leader politico mettere bocca sulle scelte interne di un altro partito. (...)

 

I FUTURI ALLEATI GIÀ BULLIZZANO RENZI

Laura Cesaretti per “il Giornale” - Estratti

renzi schlein

 

«Più si agitano così, più ci aiutano. Non se ne rendono neppure conto». Matteo Renzi liquida con un’ironica scrollata di spalle la campagna contro di lui del Fatto Quotidiano. Che ieri annunciava a caratteri cubitali in prima pagina un’inchiesta tra le salamelle della Festa dell’Unità: «Se c’è Renzi non votiamo più Pd», dicono i volontari (sei) intervistati. Un modo per alimentare la tensione, alla vigilia della rentrée dell’ex premier nella fossa dei leoni?

 

elly schlein giuseppe conte genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

Stasera, infatti, Renzi tornerà - dopo anni di assenza - alla festa dell’Unità di Pesaro, invitato per un «faccia a faccia» dall’ex sindaco e ora europarlamentare Matteo Ricci. Il rischio di fischi ovviamente è messo in conto, ma il capo di «Italia viva» non è tipo da spaventarsi: l’odore della battaglia in genere lo eccita. Il parto dell’incontro di stasera è stato assai travagliato: Ricci (che punta a fare il candidato governatore delle Marche nel 2025, e vuole una coalizione allargata al centro) lo ha invitato, il Pd regionale lo ha bocciato («Non è opportuno»), cancellandolo dal calendario. Poi è intervenuto il Nazareno da Roma: «Se diciamo che siamo unitari e contro i veti non possiamo essere noi a metterne». Così il dibattito fissato. E farà notizia, fischi inclusi.

 

ELLY SCHLEIN E MATTEO RENZI ALLA PARTITA DEL CUORE - MEME BY OSHO

Il quotidiano di Marco Travaglio ha comunque deciso di farsi portabandiera del variegato «fronte del No» al ritorno dell’ex premier nel Campo largo: i 5S che non vogliono sentir parlare di chi è riuscito a sfrattare l’azzimato Giuseppe Conte da Palazzo Chigi, i rossoverdi di Avs che mettono veti («Ci fa solo perdere voti»), le diverse anime del Pd. Da quella post-Pci, che visse l’epoca della segreteria Renzi come l’avvento dell’Anticristo, a quella riformista (i famosi «ex renziani») cui il suo ritorno in campo può togliere ossigeno e spazio politico.

 

conte travaglio

A supportare a sorpresa, e con l’avallo tacito di Schlein, l’arruolamento di Iv arriva invece l’ex arcinemico Pierluigi Bersani (che guidò la scissione dal Pd proprio contro Renzi): è lui, dal palco dell’Unità, a zittire i fischi e proporre il «lodo» pro figliol prodigo: «No veti e no ambiguità: dobbiamo passare dall’opposizione alla costruzione dell’alternativa. Pd, 5s e Avs mettano tre-quattro paletti politici e poi aprano a tutti, senza veti. É l’unica cosa sensata».

 

Con i suoi, Renzi si dice convinto che quella di Conte sia tutta ammuina: «Travaglio ha un disegno politico: staccare 5S dal centrosinistra, blindarlo sul fronte filo Trump e spingerlo a sostenere Giorgia Meloni, di cui si dice amico. Vi siete mai chiesti perchè non abbia mai fatto ossessivamente le pulci al governo Meloni come al mio?».

 

(...)

matteo renzi elly schleinmatteo renzi elly schleingiuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti renzi schlein

 

Ultimi Dagoreport

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…

silvia toffanin francesca fialdini giorgia cardinaletti tommaso zorzi alessandro giuli pietro tatafiore barbara castorina

A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE DI CASCHETTO, IL SUO NOME È STATO BOCCIATO – CI MANCAVA IL MINISTRO GIULI-VO IN VERSIONE OFFICIANTE: HA CELEBRATO IL MATRIMONIO DEL SUO CAPO UFFICIO STAMPA, PIERO TATAFIORE, CON BARBARA CASTORINA, TITOLARE DELL'AGENZIA VISVERBI CHE HA ASSISTITO IN PASSATO PROFESSIONALMENTE GIULI (AVRÀ RIFILATO UN ALTRO PIPPOZZO SUL “PENSIERO SOLARE”?) - BIANCA BERLINGUER E ILARIA D'AMICO (CHE LASCIA CASCHETTO) NELL'AGENZIA DI PRESTA - GIORGIA CARDINALETTI AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI - DOPO LA CHIUSURA DI TANGO, COSTAMAGNA OSPITE SU RETE 4 (NEL PROGRAMMA DOVE LAVORA IL SUO COMPAGNO) - LUI È UN POLITICO DI PRIMO PIANO, LEI È UNA BELLA GIORNALISTA. I DUE SONO STATI AMANTI E LUI HA FAVORITO LA SUA ASCESA. DURANTE UNA RECENTE INTERVISTA HANNO FATTO FINTA DI NON CONOSCERSI DANDOSI DEL LEI. DI CHI STIAMO PARLANDO?

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO

vladimir putin kim jong un xi jinping donald trump

DAGOREPORT – L’UNICO RISULTATO REALE OTTENUTO DA TRUMP NEI PRIMI 8 MESI DEL SUO SECONDO MANDATO È STATO RIABILITARE PUTIN: APPLAUDENDOLO IN ALASKA, HA RILEGITTIMATO LA MALCONCIA RUSSIA COME POTENZA MONDIALE, RAFFORZANDO LA FIGURA DEL “MACELLAIO DI MOSCA” (COPYRIGHT BIDEN) - DOPO TANTO PENARE E PROMESSE SCRITTE SULLA SABBIA, TRUMP SPERAVA DI OTTENERE ALMENO UNA TREGUA AEREA SULL’UCRAINA. E INVECE “MAD VLAD” HA FATTO SPALLUCCE E, TUTTO GAUDENTE, SI E' SCAPICOLLATO IN CINA ALLA CORTE DEL SUO VERO PADRONE, XI JINPING  – DISPIACE PER TRAVAGLIO MA LA RUSSIA NON HA ANCORA VINTO LA GUERRA: L’AVANZATA IN UCRAINA È SOLO PROPAGANDA. TRANNE DUE REGIONI E QUALCHE VILLAGGIO CONQUISTATO IN DONBASS, IN REALTÀ IL FRONTE È IMMOBILE DA MESI (A MOSCA NON BASTANO LE TRUPPE NORDCOREANE, ORA E' COSTRETTA A RECLUTARE IN PATRIA, DOPO I GALEOTTI, ANCHE LE DONNE IN CARCERE) – LA PRESSIONE SU PUTIN DEL MEDIATORE ERDOGAN E DI MODI PER UNA TREGUA IN UCRAINA - IL LEADER INDIANO, INCAZZATO CON “MAD VLAD” CHE LODA E IMBRODA XI E GLI FA FARE LA FIGURA DELL’AMICO SFIGATO, FA PRESENTE CHE L'ALLEANZA DELLO SCO E' SOLO ''TATTICA MA NON STRATEGICA'. MA UN DOMANI CHISSA'...