
URSULA E MALE ACCOMPAGNATA – LA MOZIONE DI SFIDUCIA ALLA COMMISSIONE VON DER LEYEN, CHE SARÀ VOTATA DOMANI, NON PASSERÀ, MA È IL DETONATORE CHE STA FACENDO ESPLODERE LE CONTRADDIZIONI NELLA MAGGIORANZA CHE SOSTIENE L’EX COCCA DELLA MERKEL – L’ALLEANZA SI TIENE CON LO SPUTO: I SOCIALISTI KAMIKAZE MINACCIANO DI ROMPERLA, REGALANDO COSÌ A GIORGIA MELONI IL RUOLO DI PUNTELLO DI DESTRA DI URSULA. LA DUCETTA CAMALEONTE NON VEDE L’ORA DI RIPOSIZIONARSI AL PPE. E INFATTI VOTERÀ CONTRO LA SFIDUCIA (MENTRE I SOCIALISTI DI QUEI DUE GENI DI SANCHEZ E SCHLEIN FORSE SI ASTERRANNO)
Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”
ursula von der leyen giorgia meloni
Domani la plenaria del Parlamento europeo voterà la mozione di sfiducia nei confronti della presidente della Commissione Ursula von der Leyen e del suo collegio.
Salvo colpi di scena la mozione non passerà: è stata presentata dall’eurodeputato romeno Gheorghe Piperea dei conservatori dell’Ecr ed è sostenuta dall’estrema destra. Dunque difficile per centrosinistra e liberali appoggiarla.
Ma al di là del risultato in Aula, la mozione sta facendo emergere l’insoddisfazione dei gruppi della «maggioranza Ursula» nei confronti di von der Leyen e del Ppe, il suo gruppo di riferimento.
Socialisti e liberali accusano i popolari di flirtare con la destra e di promuovere alleanze alternative, specie per quanto riguarda l’agenda verde. Ieri i Patrioti sono riusciti a ottenere il relatore che negozierà per il Parlamento con gli Stati membri i nuovi target climatici al 2040 proposti dalla Commissione: è la prima volta che l’estrema destra esprime un relatore su un dossier legislativo.
Verdi, socialisti e liberali hanno presentato richiesta di procedura d’urgenza, che sarà votata oggi, per accelerare i tempi per arrivare a una decisione del Parlamento: un banco di prova per il Ppe.
Si tratta di una proposta che non piace a diversi Stati, dalla Polonia alla Francia di Macron, che avrebbe voluto posticiparla.
ursula von der leyen e roberta metsola
La mozione, dunque, sarà una cartina di tornasole. S&D e Renew non la sosterranno ma hanno fatto sapere di stare ancora decidendo se astenersi per dare un segnale politico […].
[…] Ieri pomeriggio alla conferenza dei presidenti, che riunisce i capigruppo più la presidente del Parlamento Metsola, ha partecipato anche von der Leyen come accade prima di proposte importanti o del discorso sullo stato dell’Unione, o del voto di fiducia.
I socialisti avevano chiesto a von der Leyen segnali chiari e la presidente della Commissione nell’illustrare l’architettura del nuovo bilancio pluriennale dell’Unione post 2027, che presenterà il 16 luglio, è rimasta «vaga» — spiegano fonti Ue —, non ha risposto in modo «concreto» ai punti sollevati dall’S&D nella loro lettera che chiedeva «un Fondo sociale europeo plus separato, autonomo e solido» e criticava la logica del fondo unico per coesione e agricoltura con un unico piano nazionale.
Secondo momento di confronto, ieri, la cena trasformata in aperitivo di un’ora e mezza nell’ufficio di von der Leyen con i capigruppo della «piattaforma Ursula» Manfred Weber (Ppe), Iratxe García Pérez (S&D) e Valérie Hayer (Renew). I liberali si aspettano un «nuovo impegno» da parte di von der Leyen.
Gli attacchi non finiranno domani. Il presidente dei Patrioti, Jordan Bardella, ha detto che «è molto probabile» che il suo gruppo cercherà di presentare una nuova mozione di sfiducia a settembre se von der Leyen procederà con il Mercosur.
GIORGIA MELONI E ursula von der leyen A ROMA 2
URSULA VON DER LEYEN ROBERTA METSOLA
ursula von der leyen e roberta metsola
PEDRO SANCHEZ ELLY SCHLEIN - MEME BY OSHO