
URSULA RISCHIA DI FINIRE AFFUMICATA COME UNA ARINGA – ALTRO CHE APPELLO ALL’UNITA’, LA MAGGIORANZA CHE SOSTIENE VON DER LEYEN SI STA SGRETOLANDO: POPOLARI E SOCIALISTI LITIGANO. SINISTRA E PATRIOTI SONO RIUSCITI A RACCOGLIERE LE FIRME PER DUE NUOVE MOZIONI CONTRO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE – URSULA SFERZA LA SUA MAGGIORANZA: “VOGLIAMO SOLO LITIGARE GLI UNI CON GLI ALTRI E FARCI PARALIZZARE DALLE NOSTRE DIVISIONI?”. LA VERITA’ È CHE A CAUSA DELLE DIVISIONI L’UE E' INCAPACE DI AGIRE PERFINO CONTRO ISRAELE…
Francesca Basso per il "Corriere della Sera" - Estratti
È una Ursula von der Leyen stanca quella che ha preso la parola a Strasburgo alla plenaria del Parlamento europeo, per pronunciare il discorso annuale sullo stato dell’Unione con le priorità per i prossimi mesi.
Non è stata un’estate semplice per la presidente della Commissione europea: a fine luglio l’accordo sui dazi sbilanciato a favore di Washington con von der Leyen umiliata da Trump nel suo golf club in Scozia, poi l’incontro tra Trump e Putin senza l’Unione («le immagini arrivate dall’Alaska non sono state facili da digerire»), infine l’incapacità dell’Ue ad agire nei confronti di Israele, a causa delle divisioni fra gli Stati membri, nonostante la situazione umanitaria a Gaza «inaccettabile».
E poi un Parlamento in ebollizione con la «maggioranza Ursula» — formata da popolari, socialisti e liberali — più litigiosa che mai nonostante lo sforzo di mediazione di Renew. E gli altri gruppi sul piede di guerra. Archiviata la mozione di sfiducia presentata da un deputato dell’Ecr e discussa in luglio, ora la Sinistra e i Patrioti sono riusciti a raccogliere le firme per due nuove mozioni contro von der Leyen.
Dunque l’appello all’«unità» che rende forte l’Unione, con cui la presidente ha aperto il discorso — «unità tra gli Stati membri, unità tra le istituzioni dell’Ue, unità tra le forze democratiche filoeuropee in quest’aula», che per lei sono le uniche a poter «dare risultati» — è un messaggio chiaro: la presidente non intende fare da capro espiatorio per le difficoltà in cui versa l’Ue.
ursula von der leyen discorso sullo stato dell unione 1
L’appello è caduto subito nel vuoto perché, appena finito l’intervento, i capigruppo dei popolari e dei socialisti Manfred Weber e Iraxte García Pérez si sono accusati a vicenda di essere i responsabili della crisi della maggioranza europeista al Parlamento. Uno spettacolo non all’altezza della profonda crisi che sta vivendo l’Unione.
«Quest’estate ci ha dimostrato che non c’è semplicemente spazio o tempo per la nostalgia», ha esordito von der Leyen, spiegando che «in questo momento si stanno delineando le linee di battaglia per un nuovo ordine mondiale basato sul potere» e che «l’Europa deve lottare per il suo ruolo».
(...) «Vogliamo solo litigare gli uni con gli altri e farci paralizzare dalle nostre divisioni? — ha detto —. Sono domande a cui tutti dobbiamo rispondere: ogni Stato membro, ogni parlamentare, ogni membro della Commissione».
Per von der Leyen l’Ue si deve riformare, il Parlamento deve avere il diritto di iniziativa legislativa e il processo decisionale degli Stati deve passare alla maggioranza qualificata in alcuni ambiti come la politica estera. Perché, ha concluso, «la democrazia è forte non solo se c’è dibattito, ma quando prende decisioni e produce risultati».
ursula von der leyen discorso sullo stato dell unione 4
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