antonello venditti

“SIGNORI, SE ME LO VOLETE CIUCCIARE POTETE FARLO ORA O ALL’ATTERRAGGIO” - VENDITTI RACCONTA DI QUELLA VOLTA CHE RISCHIÒ IL LINCIAGGIO IN VOLO: “A FIUMICINO LA POLIZIA ARRESTO’ MEZZO AEREO: ERA PIENO DI CAMORRISTI RICERCATI” - LA GAFFE CON LA RAGAZZA AUTISTICA: “LA COLPA E’ DI UN FASCISTA CHE PROVOCAVA DALL’INIZIO DEL CONCERTO. HA MONTATO AD ARTE IL VIDEO E CREATO LA FAKE NEWS. UNA PERSONA MENO STRUTTURATA DI ME SI SAREBBE SUICIDATA" – D’ALEMA CHE “PARLAVA SEMPRE DELLA SUA BARCA A VELA: DU’ PALLE”, PASOLINI CHE “FREQUENTAVA AMBIENTI DEGRADATI COL MACCHINONE, CONVINTO DI POTER AVERE TUTTO COI SOLDI”, LO SCONTRO CON SALVINI E I GIOVANI DEL PD “CHE NON SANNO COMUNICARE…” – LIBRO+VIDEO

Andrea Scanzi per il Fatto Quotidiano - Estratti

antonello venditti

 

“Zigomi nepalesi e occhi cinesi sotto le lenti scure”, Antonello Venditti si racconta a tutto tondo nella sua casa appena fuori Roma. Cena e champagne, aneddoti e sigarette, poi in studio ad ascoltare in anteprima la sua cover di And so it goes di Billy Joel. Divertente, focoso, generoso, incontenibile: uno splendido padrone di casa, con alle porte sei date nei palazzetti a dicembre (la prima a Firenze il 6). Esce oggi per Rizzoli Fuori fuoco, pieno di foto pazzesche e racconti preziosi. Libro irrinunciabile.

 

Le chiacchierate con Antonello richiederebbero dieci pagine: qui ci limiteremo a questa, sul sito troverete la versione integrale.

 

Perché un libro fotografico?

Ogni foto racconta una storia. Solo che è una storia falsa. La fotografia è un grande inganno. Guardando le mie foto, sembro un bambino felice. Non lo ero.

 

Dentro c’è anche Ivan Graziani.

antonello venditti

Un fratello. Gli ho prodotto I lupi, ma Ivan non era tipo da disco. Era un chitarrista di strada che viveva per i concerti. E poi amava la provincia: prima di Zocca e Correggio, nel rock italiano c’è stata la sua Novafeltria. Era bravissimo. Mi manca molto.

 

Rino Gaetano.

Una ferita non rimarginabile. Rino era quello che più di tutti noi andava tutelato. E invece l’incontro con una persona lo ha aiutato musicalmente, ma ha devastato la sua vita.

antonello venditti cover

Nel suo ultimo periodo non riuscivo più a capirlo, con Mogol non c’entrava nulla. E il successo a Sanremo ha acuito le sue insicurezze. Non farmi aggiungere altro, non voglio riaprire polemiche. All’obitorio c’ero anch’io quando riconoscemmo il cadavere. Stava dentro una sacca nera, neanche fosse spazzatura. Fu terribile (si commuove, nda).

 

Di Lucio Battisti che ricordi hai?

Solo belli. Caratterialmente eravamo simili, entrambi lupi solitari. Ci frequentammo nel ’76 negli studi del Castello di Carimate. Eravamo imbattibili a biliardino: chimica perfetta.

 

Se non fossi diventato cantautore, chi saresti stato?

Un campione di tennis tavolo. Oppure un pilota. Ho truccato un sacco di macchine e ho una guida “intuitiva” che ha pochi rivali. Infatti, una volta, sconfissi Eddie Cheever. Quando arrivò al “traguardo” molto dopo di me, gli dissi ironicamente: “Tu non vincerai mai un cazzo”.

 

Com’era la Roma dei Settanta?

Viva e vorace di cultura. La notte ci trovavamo al Comparone, un ristorante romano che non chiudeva mai. C’era il tavolo degli attori con Mastroianni, quello dei pittori. E poi quello dei cantanti: io, Dalla, Ron, Zero, De Gregori, a volte Baglioni. A questi tavoli si aggiungevano tranquillamente i “proletari”.

antonello venditti

 

Non c’erano differenze di classe e tutto era possibile. Nel 1982 era già finito tutto. Lo canto in Eleonora, una ragazza di periferia che si ritrova nuda sul divano a tirare cocaina in mezzo a quei salotti romani “de sinistra” che non frequento mai.

 

Però ogni tanto organizzi grandi pranzi e cene.

Sempre meno. Qualche anno fa, per il mio compleanno (l’8 marzo), ho invitato un sacco di gente. C’era anche Sorrentino. Io mi sono messo al tavolo dei “politici”, in mezzo a Santoro, Bertinotti, Damilano, De Angelis e non ricordo chi. Intervenivo solo per farli litigare e rendere evidenti le loro contraddizioni.

 

Bertinotti lo senti ancora?

antonello venditti

Lo conobbi dopo che fece cadere il governo Prodi. Lo trovai in un hotel, gli chiesi: “Ma tu esattamente che cazzo vuoi?”. Il risultato fu che mi tenne sveglio tutta la notte, in camera mia, per raccontarmi le sue motivazioni. Poco dopo ci mettemmo a inseguire D’Alema.

 

All’epoca era presidente del Consiglio e parlava sempre della sua barca a vela. Du’ palle. Io e Fausto gli andavamo dietro con la mia barca e attraccavamo in ogni porto prima di lui, solo per rovinargli la festa. Quando ha appoggiato l’intervento Nato in Kosovo, la sinistra ha cominciato a morire.

 

Però sei ancora di sinistra.

Certo. E molto più della sinistra politica, che trovo sempre paludata e vecchia. Anche i giovani del Pd sono vecchi e non sanno comunicare. Manca l’ironia, a parte Bersani che fa storia a sé. Ma io faccio poco testo: sono cresciuto col Pci, mi confrontavo con Berlinguer o con un sindaco illuminato come Petroselli. Ed era stupendo.

lucio dalla antonello venditti

 

Hai conosciuto anche Pasolini.

Un grande intellettuale, ma su Valle Giulia osservava la vicenda da troppo lontano, pretendendo pure di conoscerla. Cosa cazzo aveva di “proletario” la Celere che ci manganellava? Glielo dicevo e si litigava.

 

Non so poi quanto la sua morte, tragica e tremenda, abbia misteri: Pasolini era un immenso intellettuale che frequentava ambienti degradati col macchinone, convinto di poter avere tutto coi soldi e con la fama, e purtroppo un brutto giorno la situazione è sfuggita di mano.

 

Non frequenti nessun collega?

Pochi. Ho un feeling particolare con Zucchero: siamo simili e quando ci troviamo diventiamo ingestibili, perché amiamo fare scherzi e “rovinare” le feste dove ci invitano.

 

Per la scena di Barletta ti hanno massacrato.

antonello venditti roberto gualtieri cerimonia di consegna della lupa capitolina

C’era un fascista che provocava dall’inizio. Sento qualcuno che parla, al buio, e credo sia ancora lui. Invece era Cinzia, una ragazza autistica. Un collaboratore mi dice sul palco che “è una ragazza speciale”.Io non capisco che con “speciale” intenda “autistica”, e insisto.

 

ABC SI SBAGLIA E PUBBLICA UNA FOTO DI CORRADO GUZZANTI CHE INTERPRETA ANTONELLO VENDITTI

Dopo il concerto, i genitori di Cinzia mi spiegano tutto. Resto mortificato, ci chiariamo, da allora ci sentiamo regolarmente. Vado a letto, convinto che sia finita lì. Invece al mattino il fascista aveva montato ad arte il video, lo aveva depositato con tanto di copyright per farci i soldi e aveva creato la fake news. Il video di scuse l’ho fatto dall’aeroporto, sconvolto. Il fascista l’ho querelato, ma ci sono stato male per giorni. E se ci penso ci sto male ancora: io non sono così, non sono quella roba lì. Una persona meno strutturata di me, dopo un attacco simile, si sarebbe suicidata.

antonello venditti meme

 

Lo scontro con Salvini a Ballarò resta mitico.

Era il 2015. Qualche anno dopo, mi dicono che a un concerto-convention a Macerata c’era anche Salvini. Rispondo: “Se c’è lui, io non suono”. Poi il concerto lo faccio, per motivi contrattuali. E Salvini, alla fine, viene pure a salutarmi come nulla fosse. Roba da matti.

 

Sei una miniera di aneddoti.

Una volta salgo su un aereo e vedo che ci sono un sacco di personaggi equivoci. Una signora mi aveva rubato il posto, la faccio allontanare. Si incazzano tutti. Io mi alzo e teatralmente, da romanaccio, dico una cosa tipo: “Signori, se me lo volete ciucciare potete farlo ora o all’atterraggio”. Ho rischiato il linciaggio. Poi siamo atterrati a Roma. C’era la polizia, ha arrestato mezzo aereo: quel volo era pieno di camorristi ricercati.

video di scuse di Antonello Venditti

 

(...)

Fumi molto.

Non si può essere cordiali e non fumatori allo stesso tempo. Devo accendermi una sigaretta per bruciare via le tensioni e stare sereno. Dicono che se smetti, l’irascibilità dura un po’ e poi passa. Durante quel po’, però potrei fare fuori qualcuno. Fumo perché mi prendo cura di chi mi sta attorno: lo salvo da me.

 

Mi hai appena fatto sentire una tua cover di Billy Joel.

Uscirà l’anno prossimo, e magari con Joel ci inventeremo anche altro. Mi stima da sempre e ciò mi imbarazza e onora. Ho fatto una cover di And so it goes, si intitola Perché a Firenze non tramonta il sole.

 

(…)

antonello venditti in concerto a barlettaantonello venditti in concerto a lecceantonello venditti concerto caracallaANTONELLO VENDITTI palombelli venditti foto mezzelani gmt44antonello venditti foto mezzelani gmt42antonello venditti foto mezzelani gmt37venditti salvinisalvini vendittiantonello venditti foto mezzelani gmt40concerto di ultimo allo stadio olimpico venditti ultimovendittiANTONELLO VENDITTI SIMONA IZZOultimo vendittiVENDITTIVENDITTI GIULIO CESAREvenditti dallade gregori vendittiVENDITTI IZZO DE GREGORI COCCIANTEMOURINHO VENDITTI PUZZILLIFRANCESCO TOTTI ROSELLA SENSI ANTONELLO VENDITTIANTONELLO VENDITTIsebino nela antonello venditti foto di bacco (6)sebino nela antonello venditti foto di bacco (3)antonello venditti foto mezzelani gmt41meme sulla figuraccia di antonello venditti 2

Ultimi Dagoreport

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…