"VOGLIAMO LUCA ZAIA REFERENTE PER IL NORD" - DOPO LA RACCOLTA FIRME A BRESCIA, LA PROPOSTA ARRIVA DALLA LEGA LOMBARDA E INCASSA PURE IL SOSTEGNO DEL GOVERNATORE FONTANA (“IPOTESI DI GRANDE SIGNIFICATO”) - SALVINI FA MURO E FA CAPIRE DI NON AVER NESSUNA INTENZIONE DI APPORTARE CAMBIAMENTI NELL’ORGANIZZAZIONE DELLA LEGA. IL LEADER DEL CARROCCIO HA GIÀ BOCCIATO LA PROPOSTA, APPOGGIATA DA ZAIA, DI ADOTTARE IL MODELLO TEDESCO CDU-CSU…
Cesare Zapperi per il Corriere della Sera - Estratti
Nata come «appello al segretario federale Matteo Salvini per la nomina di Luca Zaia a referente del Nord», l’iniziativa lanciata dal segretario della sezione leghista di Brescia città Michele Maggi rischia di diventare un atto ufficiale della Lega lombarda.
MATTEO SALVINI - LUCA ZAIA - FOTO LAPRESSE
La raccolta firme partita dal basso e che si sta allargando in altri territori della regione, sarà al centro del confronto del consiglio direttivo della Lega lombarda il prossimo 11 dicembre. Il segretario Massimiliano Romeo l’ha messa all’ordine del giorno perché vuole capire se è condivisa anche dalle strutture del partito e se può diventare una richiesta ufficiale da rivolgere al segretario federale.
Di sicuro, l’ipotesi piace al presidente leghista della Regione Lombardia. «Sono una persona che ritiene che si debbano sempre valorizzare le richieste, le esperienze, le proposte che vengono dal territorio — ha spiegato Attilio Fontana ieri mattina a margine di una iniziativa pubblica — e quindi anche questa è una richiesta, una proposta del territorio che penso debba essere esaminata, valorizzata e capita. Credo che su questo si possa fare qualche discussione».
LUCA ZAIA - ALBERTO STEFANI - MATTEO SALVINI
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Il presidente lombardo non fa esplicitamente il nome di Luca Zaia, ma si dice convinto che la strada sia già tracciata perché non inedita in casa leghista. «È anche un’ipotesi che ha un grande significato, perché come è stato nominato per il Sud, credo che altrettanto e forse a maggior ragione debba essere nominato per il Nord».
Il nome del presidente uscente del Veneto, uscito trionfalmente dalle elezioni che lo hanno visto raccogliere oltre 300 mila preferenze, è il nome più gettonato, se non quello obbligato, visto anche che al momento ha un solo impegno istituzionale, quello da consigliere regionale, che non dovrebbe impegnarlo più di tanto. Lui stesso, all’indomani del voto, aveva detto: «Adesso che ho più tempo a disposizione, mi dedicherò al partito».
Per ora, quindi, Zaia sta alla finestra anche se viene tenuto costantemente informato sull’evolversi della raccolta firme. I promotori si attendono un cenno di riscontro. L’iniziativa di Romeo e le parole di Fontana potrebbero imprimere un’accelerazione.
Ma Salvini finora non ha raccolto e, anzi, ha fatto capire di non aver nessuna intenzione di apportare cambiamenti nell’organizzazione della Lega. Il leader ha già bocciato la proposta di adottare il modello Cdu-Csu. La proposta partita da Brescia è più soft, ma non sembra comunque convincere Salvini.
