IL MARE È L'UNICO FRONTE CHE CONTA – XI JINPING STA FACENDO DI TUTTO PER RAFFORZARE LA MARINA MILITARE CINESE: L'OBIETTIVO È AVERE LA SUPREMAZIA SULL'OCEANO PACIFICO (E NON SOLTANTO PER PAPPARSI TAIWAN) – IL NUMERO DI NAVI DA GUERRA DI PECHINO È GIÀ SUPERIORE A QUELLO DEGLI STATI UNITI: 350 VASCELLI CONTRO 293 – SVELATE LE RICERCHE SOTTOMARINE A SCOPO MILITARE PORTATE AVANTI NELL'OCEANO INDIANO…
Estratto dell’articolo di Danilo Taino per il “Corriere della Sera”
xi jinping - marina militare cinese
Non c’è solo Taiwan nei pensieri espansionistici della Repubblica Popolare Cinese. C’è anche l’obiettivo di trasformare la sua Marina militare in una forza in grado di fare sentire il proprio potere sugli oceani.
La Cina è sempre stata una potenza di terra, se si escludono le missioni nell’Oceano Indiano guidate dall’ammiraglio Zheng He nei primi decenni del 1400. Ora, con la leadership di Xi Jinping, cambia tutto: per raggiungere il ruolo di superpotenza «nella nuova era» (come dicono a Pechino), l’Esercito Popolare di Liberazione (Epl) sta creando una forza marittima formidabile.
Il suo numero di navi è già superiore a quello della Marina degli Stati Uniti: circa 350 vascelli contro 293 e la previsione è che i cinesi arrivino a 400 entro il 2030 . La flotta Usa è però ancora più potente: soprattutto, i sottomarini americani hanno tecnologia, potenza e conoscenza dei mari superiore.
Pechino, però, sta avanzando poderosamente anche nello studio delle acque: topografia dei fondali, correnti, salinità, densità, temperature sono fondamentali per la gestione di una flotta di sottomarini. Uno dei centri di analisi più importanti del mondo, l’americano Csis, ha condotto uno studio sull’attività di ricerca cinese nell’Oceano Indiano e ha stabilito che si tratta in grande misura di operazioni a uso duale, cioè sia civile sia militare.
L’analisi ha preso in considerazione 64 navi della Repubblica Popolare che hanno effettuato ricerche marittime dal 2020 […] Molte di queste 64 navi hanno rapporti stretti con la struttura militare o erano in servizio con l’Epl prima di intraprendere l’attività di ricerca; altre sono operate direttamente dalla Guardia Costiera cinese.
[...] I cinesi non sono gli unici a effettuare ricerche sottomarine a scopo militare: la differenza rispetto ad altri è che lo fanno su scala massiccia e non trasparente, sostiene lo studio.
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