renzi conte zingaretti

ZINGARETTI PARLA! (E METTE LE MANI AVANTI) ''IN UMBRIA PARTIAMO IN SVANTAGGIO. ABBIAMO PERSO MOLTI COMUNI NEGLI ULTIMI ANNI, CI SONO STATI DEGLI SCANDALI. MA IL VOTO È REGIONALE, IL GOVERNO NON C'ENTRA'' - ''CHI VOTA ITALIA VIVA? NON SO, HO VISTO CHE BRIATORE È UNO SPONSOR DELL'ALLEANZA RENZI-SALVINI'' - ''CONTE PREMIER DEL PD È UNA FAKE NEWS. E SUL RUSSIAGATE…''

 

Stefano Cappellini per “la Repubblica

 

Segretario Nicola Zingaretti, la manovra è stata appena varata tra liti e veti e la questione pare già un' altra: quanto può durare un governo con una maggioranza così litigiosa?

tvboy opera conte di maio zingaretti renzi

«Io di certo non voglio votare. Però pretendo che si governi bene e lealmente. Da segretario del Pd uso questo verbo non a caso. Si producano dei fatti, la si smetta con la ricerca ossessiva di polemiche e visibilità, perché questa è una degenerazione della politica che gli italiani non tollerano più e in tal modo resterebbe solo il governo delle poltrone, dei ministeri e delle nomine. Noi al governo restiamo solo finché produce risultati utili al Paese».

La trattativa sulla manovra è sembrata il secondo tempo del governo giallo-verde. Solo che prima litigavano in due, e ora litigate in tre.

«Ci sono due aspetti da considerare: il merito e il metodo. Sul merito sono soddisfatto: abbiamo messo in campo un' idea di sviluppo legata alla giustizia sociale. Sul metodo, invece, non va: la cornice di litigi, polemiche e rincorsa a mettere bandierine sui provvedimenti rischia di oscurare quanto di buono è stato fatto».

 

Cosa c' è di buono, a parte la neutralizzazione dell' aumento Iva?

«Intanto non sottovaluterei i 23 miliardi recuperati per evitare l' aumento dell' Iva: abbiamo fermato la valanga sul villaggio. Poi abbiamo fatto delle scelte di campo chiare.

giuseppe conte nicola zingaretti 1

Siamo passati dalle balle e dai debiti di Salvini, che voleva tassare le cassette di sicurezze e mettere 15 miliardi sulla flat tax, a una prima grande inversione di tendenza: taglio delle tasse sul lavoro, 11 miliardi di investimenti green, finanziamenti per Industria 4.0, asili nido gratuiti, bonus per le facciate dei palazzi e l' introduzione del piano casa. Sono colpito dal fatto che non tutti rivendichino questi risultati».

 

Avete disperso le poche risorse su molti fronti anziché puntare su uno o due provvedimenti di più forte impatto. Una scelta giusta?

«Credo si sia arrivati a un compromesso corretto. Se si fossero fatte scelte monotematiche avremmo avuto sotto Palazzo Chigi le file di tutti gli scontenti. E gli effetti vanno nella giusta direzione. Dall' autorevolezza riconquistata a livello europeo alla fiducia dei mercati».

Sa cosa dice la destra: Ue e banche favorevoli alla manovra sono la prova che è anti-popolare.

«No, i mercati rispondono bene al fatto che ci saranno più soldi nelle tasche degli italiani. Per questo non dobbiamo lasciare che il surplus di polemiche metta in discussione la credibilità del governo. Il famoso futuro migliore si garantisce non con le chiacchiere ma con i fatti».

zingaretti di maio

Sulla lotta all' evasione grandi proclami, evocazione delle manette, ma poi sulle questioni concrete, come i pagamenti elettronici e il tetto al contante, è tutta una frenata.

«Non basta una sola azione per combattere l' evasione. Serve un' azione coordinata, dalla premialità per i contribuenti onesti al rilancio dei pagamenti elettronici.

Non bisogna avere paura di chiamare "furto" l' evasione prevedendo pene adeguate per chi ruba tanto. Ma la lotta non si fa con i provvedimenti a effetto, che vanno sui giornali per 48 ore e poi non cambia nulla».

Con il M5S governate ma ancora non si vede su cosa possa fondarsi una coalizione stabile.

«Io non ho cambiato il mio progetto: un grande partito per una grande alleanza. Questo obiettivo non ha un senso se lo si riduce all' alleanza di chi si oppone a Salvini. Gli italiani guardano a questo governo con un mix di speranza e sospetto. Io voglio rafforzare la speranza ed eliminare il sospetto».

 

Che succede se alle regionali in Umbria fallisce il primo esperimento di alleanza Pd-M5S?

«Innanzitutto gli umbri perderebbero una grande occasione, perché Bianconi è la persona giusta. In Umbria partiamo in svantaggio. Abbiamo perso molti Comuni negli ultimi anni, ci sono stati degli scandali, ma se ci fossimo presentati divisi non avremmo nemmeno giocato la partita. Si vota per la Regione, però. Se qualcuno vuol dare altre valenze al voto è per ragioni strumentali e destabilizzanti ».

 

Salvini ha radunato una grande manifestazione della destra. Sicuro che il governo giallo-rosso abbia scongiurato un futuro sovranista?

«Nei comizi di quella piazza non ho ascoltato una sola proposta utile al Paese, encefalogramma piatto. A San Giovanni c' è stata un' altra operazione politica: la fondazione di una nuova destra, che tende a un monopartito diretto da Salvini ed esclude i moderati dalla rappresentanza di quel blocco sociale. Operazione che io giudico molto seria e pericolosa. E non c' è dubbio alcuno che l' unico argine è il rilancio della funzione del Pd».

 

Renzi è convinto di essere lui l' antagonista di Salvini.

«C' è un motivo se il Pd è diventato il bersaglio di tanti: resiste nei sondaggi e mantiene una sua centralità. Più è forte il Pd, più è debole Salvini».

renzi zingaretti

 

Boschi dice che il Pd è il partito delle tasse.

«Un' uscita talmente infelice che se ne sono resi conto persino dentro Italia viva. È surreale l' ossessione di denigrare il partito di cui si faceva parte fino a due settimane fa.

L' avversario, lo ricordo, è la destra».

 

Ma Italia viva punta più ai voti del Pd o a quelli in uscita dal centrodestra?

«Non lo so, ho visto che Briatore è uno sponsor dell' alleanza Renzi-Salvini».

 

Sa cosa pensano molti elettori del Pd? Che avete salvato il M5S al governo senza riuscire imporre nulla della vostra agenda. Sulla giustizia cederete alla riforma della prescrizione targata Bonafede?

«A noi non convinceva e non convince l' idea di un punto fermo nella prescrizione a fronte di tempi assolutamente incerti nel processo. Ci è stato chiesto di lavorare su come rendere più rapido e con tempi certi il processo penale. Ci siamo seduti al tavolo con lo stesso spirito con il quale abbiamo discusso la manovra e stiamo discutendo di federalismo, senza accettare pacchetti precostituiti e senza pregiudizi. Valuteremo il risultato e poi discuteremo di prescrizione prima dell' entrata in vigore della norma».

 

Sull' immigrazione reggono i decreti Salvini e non si approva lo Ius culturae.

LUIGI DI MAIO NICOLA ZINGARETTI

«Quando si sta in una maggioranza nulla si può imporre, anche perché siamo dentro rapporti di forza svantaggiosi per colpa della sconfitta del 4 marzo: noi il 18%, il M5S il 33%. Ma questo tema è talmente importante che bisogna fare passi avanti, perché la stragrande maggioranza è d' accordo a superare le paure e la strumentalizzazione di chi le cavalca. Il Pd si batte per le proprie idee: nell' attuale legge di bilancio è contenuto tutto il piano per l' Italia che il Pd ha presentato alle europee. Poi alcuni giorni siamo accusati di essere troppo subalterni, in altri troppo egemonici».

 

Egemonici? E il taglio dei parlamentari incassato dal M5S?

«Non fa bene a nessuno, quando si ottiene un risultato di tutti, andare sotto il Parlamento con le forbici».

I 5S di Di Maio sono sempre quelli della festa in balcone a Palazzo Chigi.

«So che il Pd non è mai stato unito e solidale come in questo momento. Si opera insieme e ognuno fa la sua parte. Nel M5S c' è un travaglio sotto gli occhi di tutti, quindi non dobbiamo sorprenderci se c' è ancora una ricerca di spazio, anche in queste forme».

 

zingaretti renzi

Aveva promesso di non dare tregua a Salvini sul Russiagate. Non ha mai riferito in Parlamento.

«Colpisce il silenzio di Salvini, mai accaduto che il ministro degli Interni non si presentasse in Parlamento a dare la sua versione. Eccole qui le leadership cosiddette muscolari, sanno solo fuggire delle proprie responsabilità».

 

E il Russiagate di Conte? Se non fosse stato il premier del vostro governo non sareste stati così morbidi.

«No, da subito abbiamo chiesto che Conte riferisse nella sede appropriata e appena si è insediato il nuovo presidente del Copasir si è subito trovata la data. È l' esatto opposto di Salvini. Ascolteremo ciò che il premier dirà».

 

Conte è diventato il premier del Pd?

«Questa è una fake news. Conte ce la sta mettendo tutta, e sta facendo bene, per ascoltare tutti e produrre una sintesi. La leadership futura sarà decisa democraticamente».

 

Lei era tra i più scettici sulla nascita del governo. Si dice mai chi me l' ha fatto fare?

nicola zingaretti dario franceschini

«Neanche un istante. Da quando è partito il governo penso solo a fargli produrre risultati. Piuttosto, ho la sensazione che altri che il governo lo volevano di più non si preoccupino abbastanza di fare altrettanto».

 

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO