cinema porno

GODERE E' POTERE! – L’ODEON DI MODENA È L’UNICA MULTISALA DELL’EMILIA ROMAGNA IN CUI VENGONO PROIETTATI FILM PORNO: IN UNA SALA VENGONO TRASMESSI GLI HARD PER GLI ETERO, IN UN'ALTRA QUELLI PER GAY E IN UN'ALTRA ANCORA LE PELLICOLE IN CUI “RECITANO” I TRANS - NONOSTANTE IL PROLIFERARE DI SITI HOT GRATUITI, C’È ANCORA CHI VUOLE TRASTULLARSI IN SALA: IL NUMERO MEDIO DI SPETTATORI È 70 PER PROIEZIONE. PREZZO DEL BIGLIETTO? 12 EURO, CON SCONTI PER STUDENTI E INVALIDI - IL CLAIM PUBBLICITARIO DEL CINEMA: “IL POSTO GIUSTO IN CUI VENIRE”

Estratto dell’articolo di Anna Ferri per “Domani”

 

CINEMA ODEON DI MODENA

Uno degli ultimi cinema porno dell’Emilia-Romagna, e tra i pochissimi in Italia, è a Modena, a pochi passi dalla mia nuova casa. La locandina senza tempo in una teca di vetro che si affaccia sulla strada, la scritta a caratteri cubitali bianchi su fondo rosso, sul quale si intravedono due gambe di donna con tacchi alti: “Sempre aperto dalle 14 alle 23 film per adulti”, la porta grigia sotto l’insegna – Nuovo Cinema Odeon Multisala – e la mia infondata sicurezza che fosse chiuso da anni, spazzato via dal web: chi va al cinema a guardare un porno al tempo di YouPorn e PornHub?, chiedo incredula a chi mi dice che no, quella sala è aperta e anche piuttosto attiva. […]

 

sesso al cinema 3

Dalla sua occhiata è chiaro che mi ha appena incoronata regina dell’ingenuità. Il mio interlocutore, che pare piuttosto informato e inizio a credere che l’amico di un amico che lavora nella sala una volta alla settimana in realtà sia lui, mi spiega con la chiarezza disarmante di una infografica su Instagram che il cinema è aperto da anni, accoglie spettatori da tutta Italia e ha un giro d’affari da fare impallidire i cinema tradizionali, che quelli sì hanno subito il colpo delle piattaforme di streaming.

 

cinema a luci rosse

Al tempo dei video online, delle chat, delle app di incontri, di tutto quello che ogni giorno ci consente di metterci in relazione con persone che hanno idee e desideri simili ai nostri – viviamo in tante bolle che si sfiorano, perennemente connessi – mi chiedo come le sale cinematografiche che proiettano film porno siano riuscite a sopravvivere. La risposta la trovo sul sito del cinema, che si presenta così: il posto giusto in cui venire. Sfondo: poltroncine rosse. Copywriter geniale.

 

L’Odeon è attivo da vent’anni esatti, neanche a farlo apposta, me ne accorgo con vent’anni di ritardo e in occasione della ricorrenza dell’apertura. Ho creduto fosse chiuso per tre motivi: il web, la locandina rimasta identica da che ne ho memoria e la certezza di non aver mai visto nessuno attraversarne la porta.

 

cinema a luci rosse

Ne parlo con un’amica che mi guarda stupita e mi dice che vede sempre persone entrarci. Sempre quando? Inizio a inserirlo in tutti i miei spostamenti, ci passo davanti più volte al giorno, lo osservo da vicino, lo spio dall’altro lato della strada. Nulla. Sembra un complotto contro di me e inizio a percepire lo sguardo sospetto dei passanti.

 

Da regina dell’ingenuità a stalker del cinema porno è un attimo. Ripenso al pubblico da fuori provincia e mi domando quante sale a luci rosse sono rimaste aperte in Italia. Scopro che in Emilia-Romagna sono solo cinque, l’Odeon è l’ultimo multisala. A Forlì c’è il cinema Ariston aperto nel 1972 e riconvertito al porno dagli stessi gestori, nei primi anni del Duemila, per sopravvivere all’arrivo dei multisala tradizionali. Poi arriva l’alluvione del 2023, il cinema subisce danni enormi – si parla di 130mila euro – ma in soli quattro mesi riapre al pubblico.

 

cinema a luci rosse

Numero medio di spettatori: 70 per proiezione. Prezzo del biglietto: 12 euro intero; 8 euro per gli over 60, studenti e invalidi. Listino in linea con la media nazionale. Ci spostiamo di regione: in tutto il Piemonte resta solo il Cinema Roma Blue di Torino, una sola recensione entusiasta su TripAdvisor: «Unico reperto preistorico sopravvissuto di un glorioso passato e d’incredibili incontri».

 

A Roma l’ultimo baluardo delle proiezioni a luci rosse è l’Ambasciatori, vicino alla stazione Termini, che resiste con dodici ore di proiezioni non stop giornaliere, tra cui i grandi classici con Moana Pozzi e Cicciolina, perché neanche i porno sono tutti uguali. Mi chiedo se guardare un film a luci rosse sullo schermo di un cinema faccia lo stesso effetto di Dune o Avatar.

 

cinema pornografico

Per risalire alla prima proiezione di film pornografici in Italia, secondo Wikipedia, dobbiamo tornare al 1901, ben 122 anni fa, a Reggio Emilia (che è vicina a Modena: sono circondata dal porno e non lo sapevo). Era il 25 ottobre e al Teatro Ariosto, alle 20.15 precise, sullo schermo passano una selezione di spezzoni filmici di opere dal titolo Scene intime nel camerino di un artista, Due amiche innamorate, Mercato di schiave in Oriente e Borgia si diverte, pensati per un pubblico esclusivamente maschile: accorrono in mille. […]

 

sesso al cinema

Oggi, per la prima volta, ho visto qualcuno entrare al cinema e il mio livello di felicità mi ha fatto capire quanto sia ossessionata da questa storia e dall’idea di essere l’unica al mondo a non essersi resa conto che era aperto (come ho fatto? Continuo a chiedermi). Il sito è molto curato ed è stato aggiornato da poco, trovo alcune informazioni sulla sua storia: la proiezione a luci rosse inizia nel 2003, nel 2015 è stato rinnovato per garantire un ambiente intimo e accogliente e un anno dopo ha siglato un accordo con i più importanti distributori per avere i migliori prodotti sul mercato, in alta definizione.

 

Con le sue tre sale – sì, ho detto tre sale: etero, gay e trans con film a tema – è l’ultimo multisala rimasto aperto in Emilia-Romagna. È possibile fare la fidelity card: dopo il quinto ingresso, il sesto è omaggio. Se vieni in coppia, la donna entra gratis (reminiscenza di una vecchia tradizione discotecara maschilista e segnale che il pubblico femminile scarseggia).

 

sesso cinema

Hanno una pagina Instagram molto curata e un canale Telegram “per conoscere nuovi amici”. Benvenuti nel cinema porno 4.0, che coltiva la propria community e propone contenuti social ironici e attrattivi. Questo crash sulla comunicazione – i cinema porno non sono solo per persone di una certa età? – mi spinge a cercare di capire chi frequenta questi luoghi, che nell’immaginario collettivo sono tra il leggendario e il vintage. Sicuro non alla moda. […]

 

La percezione è che il pubblico sia prevalentemente maschile, di età medio-alta. Sbarcare su Instagram e Telegram è un tentativo di rinnovarlo? I cinema porno non sono gli unici spazi in cui poter incontrare persone per esprimere o sperimentare la propria sessualità – ci sono i club o le feste private, i locali per scambisti, le dark room – ma di sicuro sono gli unici il cui accesso è consentito a chiunque sia maggiorenne, senza restrizioni, senza inviti, location nascoste, giri in cui entrare. […]

sesso cinema

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…