pivetti mayer

“DI PIÙ”, SEMPRE ''DI PIÙ''! - SANDRO MAYER UCCELLA VERONICA PIVETTI - ''LEI NON PUÒ QUERELARE, PERCHÉ ABBIAMO LA REGISTRAZIONE DELL'INTERVISTA - SIGNORA, IL RAZZISMO LO FA SOLO LEI: È LEI CHE HA PARLATO DELLA SUA AMICA GIORDANA E POI DELLA GIOVANE DONNA, ADRIANA, DI CUI SI INNAMORÒ DA BAMBINA - COME SI PERMETTE DI DEFINIRE FOLCLORISTICO IL SETTIMANALE DIPIÙ?''

SANDRO MAYER RISPONDE A VERONICA PIVETTI

 

Gentile Signora Veronica Pivetti,

SANDRO MAYERSANDRO MAYER

Preciso subito che sono un suo ammiratore dai tempi di “Viaggi di Nozze”, fino ai giorni nostri quelli di “Provaci ancora Prof”. La mia stima professionale per lei è incondizionata. L'avevo anche per la sua persona, ma ora questa parte di stima è precipitata.

 

Lei ha smentito, o comunque dice che è stata manipolata, una sua intervista pubblicata su “Dipiù” a firma della brava giornalista Stefania Mazzoni. Ma questo non mi ha indignato: dopo anni e anni di direzione di giornale sono abituato ai cambiamenti di umore dei personaggi dello spettacolo. Quello che mi indigna è altro: come si permette di definire folcloristico il Settimanale Dipiù?

veronica pivettiveronica pivetti

 

Preciso subito che il termine è offensivo e degno di querela, che, già le dico, non inoltrerò, mentre lei non può querelare per l'intervista, perché abbiamo le prove che è autentica e non è stata manipolata: la tentazione di metterla sul web per farla sentire a tutti è stata tanta, ma non l'ho fatto, perché non sarebbe stato corretto. Però, invece di smentire in maniera così chiassosa, poteva querelare e farci scrivere da un avvocato e noi, nelle sedi opportune, avremmo esposto le nostre ragioni e la nostra documentazione.

Veronica Pivetti in provaci ancora prof 4Veronica Pivetti in provaci ancora prof 4

 

E voglio dire subito che è lei, signora Pivetti, che ha voluto alzare un po' di sana bagarre, ma, la prego, usi termini italiani: sano trambusto sarebbe stato più opportuno.

 

Cecilia D Elia e Veronica Pivetti Cecilia D Elia e Veronica Pivetti

E' vero: noi siamo venuti da lei per fare promozione alla sua nuova fiction della serie “Provaci ancora Prof”. Il “Settimanale DipiùTV” lo fa sempre quando parte un nuovo programma. Ma poi la conversazione, per quella magica intesa che a volte scatta tra intervistato e intervistatore, si è spostata sul privato e lei ha detto quello che è stato pubblicato.

 

La parte del privato, come spesso facciamo, l'abbiamo spostata su “Dipiù”, perché “DipiùTV” si dedica maggiormente a notizie televisive. Ma “Dipiù”, signora Pivetti, non è affatto folcloristico: è un prestigioso giornale familiare, molto moderno, erede di una tradizione antica, quella dei settimanali Oggi, Gente, Tempo, Epoca, la Settimana Incom.

Vianello nella esima edizione di Sanremo con Veronica Pivetti e Eva Herzigova Vianello nella esima edizione di Sanremo con Veronica Pivetti e Eva Herzigova

 

E' diretto da un direttore di lunga data, che sono io, vincitore, fra i tanti riconoscimenti, del più prestigioso premio giornalistico assegnato in Italia, il Premio St. Vincent, che fra i tanti illustri premiati annovera anche i grandi Indro Montanelli e Enzo Biagi. Montanelli e Biagi, lei non può saperlo ma forse li ha sentiti nominare, erano in giuria quando io vinsi il premio.

 

Su “Dipiù”, signora Pivetti, firmano da tempo rubrichisti celebri come Alberoni, Crepet, Rossi, Moccia, Bisiach, linguisti dell'Accademia della Crusca e de La Sapienza di Roma, e adesso anche Roberta Bruzzone, fra l'altro opinionista di punta di “Porta a Porta”.

 

SABRINA FERILLI VERONICA PIVETTI - copyright PizziSABRINA FERILLI VERONICA PIVETTI - copyright Pizzi

Per sapere che cosa è “Dipiù”, signora Pivetti, visto che lei non conosce il giornale, chieda anche a sua sorella Irene e, mi permetta un parere personale, la più grande della famiglia. Ha firmato più volte articoli su “Dipiù”: lei che è stata Presidente della Camera avrebbe mai potuto scrivere poi su un giornale folcloristico?

 

Ma veniamo al contenuto principale della sua smentita: lei ci definisce omofobi, mentre mi pare di capire, ma potrei sbagliarmi, che l'omofoba è lei. Signora, lei precisa: “Se fossi una donna omosessuale, mi incazzerei parecchio.” Quindi non lo è. Ma perché precisarlo? Se fosse stata omosessuale cambierebbe qualcosa?

veronica pivettiveronica pivetti

 

Lei scrive più avanti: “Dove sta scritto che l'eterosessualità è la strada che scegliamo per prima, anzi, peggio ancora, la strada giusta?”. Ma che cosa è questa differenza, signora Pivetti? Solo gli omofobi pensano ci siano strade giuste o ingiuste: per noi, mi creda, qualunque strada prenda una persona fin dalla nascita è giusta. Lei dice che secondo “Dipiù” l'omosessualità è un ripiego. Ma questo l'ha detto lei: lo deduce da che cosa?

 

Signora, il razzismo lo fa solo lei: è lei che ha parlato della sua amica Giordana e poi della giovane donna, Adriana, di cui si innamorò da bambina ma fra le righe dell'intervista pubblicata non trapela nessun legame sessual-amoroso. Certo, le è stata fatta la domanda: lei è innamorata di Giordana? E lei ha risposto: “Non so se si può chiamare amore.” Non capisco perché lei legga da qualche parte di un legame di sesso montato da noi.

 

Flavio mucciante e Veronica Pivetti Flavio mucciante e Veronica Pivetti

Vorrei tornare al concetto della bagarre, il trambusto: signora Pivetti, nessuno pensava di vendere copie in più con la sua faccia, perché, con tutto il rispetto per la sua professione, la sua non è una faccia da copertina: se lo lasci dire da un esperto. Però in copertina l''abbiamo messa. E sa perché? Perché la sua intervista ci era sembrata così vera, così dolce e così semplice che abbiamo voluto dedicarle la copertina, non per vendere, ma per parlare di un problema sociale di cui ancora purtroppo si discute tanto nelle famiglie.

Veronica Pivetti Veronica Pivetti

 

Lei scrive come un'accusa rivolta a tutti: “Sappiamo che il gossip vive di sottintesi.” No, signora Pivetti ancora una volta lei si sbaglia. Quello che è apparso in copertina non è proprio un gossip. Mi dispiace per lei, donna intelligente, che lei liquidi con la parola gossip, un tema che sta a cuore a tanti.

 

Veronica Pivetti e Flavio Mucciante Veronica Pivetti e Flavio Mucciante

Questa risposta dovevo dargliela, anche se in tanti anni di direzione io quasi mai ho replicato a smentite o accuse se non in tribunale. Ma lei questa volta, proprio in vista della partenza di “Provaci ancora Prof”, precisando bene che il programma inizierà a metà settembre, ha alzato un polverone inutile: si sa, per gli ascolti è meglio parlare che ignorare. Il polverone, se magari porta qualche telespettatore in più alla fiction, però è offensivo per me e per tutti i giornalisti e lettori di Dipiù.

Se la perderò come lettrice, me ne farò una ragione.

 

Sandro Mayer

 

veronica pivetti provaci ancora profveronica pivetti provaci ancora prof

 

 

 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO