vladimir putin russia ucraina crimea

“SIAMO INTERVENUTI CON UN’OPERAZIONE SPECIALE PER FERMARE IL GENOCIDIO DEI RUSSI. PORTEREMO A TERMINE I NOSTRI PIANI” - ALLO STADIO LUZNIKI DI MOSCA VA IN SCENA LO SHOW DI PUTIN, PER L’OTTAVO ANNIVERSARIO DELL’ANNESSIONE DELLA CRIMEA: DAVANTI A 200MILA PERSONE (PAGATE PER FARE LA CLAQUE) CITA LA BIBBIA E ATTACCA L’OCCIDENTE - “KIEV ORGANIZZAVA OPERAZIONI PUNITIVE CONTRO IL DONBASS. NON C’È AMORE PIÙ GRANDE CHE DONARE L’ANIMA PER GLI AMICI; IN RUSSIA VEDIAMO UN’UNITÀ CHE NON C’ERA DA MOLTO TEMPO” - DUE MINUTI DUE DI DISCORSO E STANDING OVATION FINALE (TE PAREVA)

 

Da www.corriere.it

 

vladimir putin allo stadio luzniki di mosca

Il presidente russo Vladimir Putin parla allo stadio «Luzniki» di Mosca davanti a migliaia di persone. L’occasione è l’anniversario dell’annessione della Crimea (strappata all’Ucraina nel 2014) alla Federazione russa.

 

Il ministero degli interni russo parla di 200.000 persone radunate all’interno e all’esterno dell’impianto sportivo. L’evento, trasmesso in diretta tv ha per titolo «Per un mondo senza nazismo, per la Russia, per il presidente». I conduttori hanno appuntata sulla giacca la «Z» che contraddistingue le truppe che hanno invaso l’Ucraina (qui il significato del simbolo).

 

vladimir putin allo stadio luzniki di mosca

Vladimir Putin ha fatto il suo ingresso allo stadio alle 14.15 (ora italiana) acclamato dalla folla, indossando un abbigliamento informale: giacca a vento blu e maglione a collo alto. «Gli abitanti della Crimea vogliono abitare nella loro terra, con la loro patria storica, la Russia» è stata la prima frase pronunciata; «Hanno fatto la cosa giusta opponendosi ai nazisti».

 

Passando agli eventi di oggi Putin ha detto che «Kiev organizzava operazioni militari punitive contro il Donbass, qui siamo intervenuti con un’operazione speciale per fermare un genocidio dei russi: ora porteremo a termine i nostri piani». Il leader del Cremlino ha proseguito citando la Bibbia: «Non c’è amore più grande che donare l’anima per gli amici; in Russia vediamo un’unità che non c’era da molto tempo» ha detto citando il Vangelo di San Giovanni.

donna ferita a kiev

 

Il discorso di Putin è durato poco più di due minuti conclusi con un’ovazione da parte di tutto lo stadio. Nel telegrafico messaggio il presidente ha usato molti dei vocaboli chiave della sua retorica: il richiamo alla lotta ai nazisti, il sentimento della patria, della Madre Russia, l’invasione dell’Ucraina definita «operazione speciale», la missione condotta in nome dei valori della cristianità, il presunto genocidio commesso contro i russi.

 

standing ovation per putin allo stadio luzniki di mosca

Il clou dell’evento ha avuto però un «giallo»: le immagini della tv di Stato si sono improvvisamente oscurate pochi istanti dopo l’inizio dell’intervento di Putin. La trasmissione è ripresa subito dopo, quando però sul palco si stava esibendo un gruppo musicale. Un disguido al momento inspiegabile. Il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov lo ha definito «un guasto tecnico».

 

 

i conduttori dell evento allo stadio luzniki di mosca

Nel corso della mattinata, prima del discorso alla nazione, ha avuto anche un colloquio con il cancelliere tedesco Scholz, cui ha detto che «da Kiev arrivano proposte sempre più irrealistiche».

 

Non ha voluto invece commentare le parole che gli sono state rivolte dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che lo aveva definito «assassino» e «criminale di guerra». Secondo quanto riportano le agenzie russe Tass e Interfax, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha parlato di un «insulto personale» e ha aggiunto: «Considerando l’irritazione del signor Biden, la fatica e talvolta la sua smemoratezza, che alla fine si traduce in affermazioni aggressive, noi preferiremmo astenerci dal fare qualunque duro commento che possa causare un’ulteriore aggressione».

 

esplosione a leopoli 2esplosione a leopoli folla allo stadio luzniki di mosca per putin bombe su kievuna donna in lacrime davanti a un palazzo distrutto a kiev esplosione a leopoli pompieri al lavoro a kievpalazzi distrutti a kiev

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”