1. ALTRO CHE PECORELLE SMARRITE, 'IO VADO A CERCA' CAZZI'. I WHATSAPP DELL'ABATE-VESCOVO DI MONTECASSINO, CHE NON PERDE L'AMORE PER LE DROGHE MANCO DOPO L'ICTUS
2. L'ORMAI MITOLOGICO PIETRO VITTORELLI NON RINUNCIAVA A ORGE, CHETAMINA E GHB (DROGA-STUPRO) NEANCHE DOPO L'ISCHEMIA: CON MEZZA PARTE DEL CORPO SEMI-PARALIZZATA, 3 GIORNI DI FESTINI A MILANO, CON UN ESCORT CHE TENEVA LA PIPA DEL CRACK
3. E POI L'AMORE CON UN RAGAZZOTTO A ROMA, NAUFRAGATO IN UNA CALDA ESTATE, DAVANTI A UNA STRISCIA DI COCA. QUINDI IL RIAVVICINAMENTO E IL MESSAGGIO RIVELATORIO: ''LA VITA È TIRANNA E PUTTANA…È PER QUESTO CHE FACCIO TUTTO QUELLO CHE MI PARE...''
4. OH YES! COI SOLDI DESTINATI AI POVERI, 23MILA EURO PER LA VACANZA A RIO, POI ST. MORITZ, UN WEEKEND TERMALE DA 3500 EURO, LONDRA. MILLE EURO IN PROFUMERIA, 800 PER UNA CENA
5. IL CARDINALE DE PAOLIS: ''E' UN CASO COME QUELLO DEI CAMILLIANI, DON VERZÉ, L'IDI E I FRATI MINORI. HANNO AUTONOMIA AMMINISTRATIVA E GLI ABUSI SONO FACILI DA COMPIERE''

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1. TUTTE LE PASSIONI DELL'ABATE: ''VADO IN CERCA DI CAZZI. TRE GIORNI DI PARADISO A BERLINO, POI AL CALDO. LA VITA È TIRANNA E PUTTANA…È PER QUESTO CHE FACCIO TUTTO QUELLO CHE MI PARE''

pietro vittorelli 7 pietro vittorelli 7

Alberto Dandolo per Dagospia

 

Ma quale ecstasy! Al mitologico abate Pietro Vittorelli, noto come Marco Venturi all’universo gayo de’ noantri, piaceva tutto lo scibile delle sostanze chimiche illegali. Le sue vere passioni? Il crack e il GHB (meglio nota come droga dello stupro). Quando invece era troppo eccitato e aveva voglia di rilassarsi il baldo “Pietro-Marco” non disdegnava anche qualche bella riga di chetamina (anestetico per cavalli).

 

Chi vi scrive sta in realtà svelando il “segreto di Pulcinella”: ci sono infatti migliaia di nostri connazionali gay (alcuni anche assai noti) che l’ex abate lo conoscono molto bene e che con lui hanno condiviso notti al limite del collasso.

pietro vittorelli abate di montecassino pietro vittorelli abate di montecassino

 

Ed a un certo punto è finito per “collassare” proprio il corpicino di Pietruccio! Eh sì…lui andava dicendo in giro che aveva avuto l’ ictus (che gli aveva compromesso la mobilità della parte sinistra del corpo) a causa dello stress da lavoro. Lui diceva ai suoi amanti che era un noto primario e che si era sentito male proprio in ospedale!

 

il profilo dell abate di montecassino pietro vittorelli su grindr la chat gay per scopare il profilo dell abate di montecassino pietro vittorelli su grindr la chat gay per scopare

Subito dopo il malanno il prelato andò a fare riabilitazione in una lussuosa clinica svizzera. Ma spesso e volentieri durante i fine settimana “fuggiva” a Milano dove, si dice, affittasse in nero e per brevi periodi una casa in zona Stazione Centrale ove organizzava festini a base di droga e sesso. Festini che duravano anche tre giorni e tre notti di fila.

 

pietro vittorelli 5 pietro vittorelli 5

Gli incontri venivano organizzati attraverso la chat gay grinder e se c’era bisogno anche del supporto di qualche escort il buon abate non si scoraggiava e li andava a cercare sui siti specializzati, tipo pianetaescort o planetromeo. In uno di questi  festini il baldo Pietro nonostante non potesse muovere a causa dell’ictus metà corpo, si dice fosse solito pagare un ragazzotto dai capelli biondi solo per farsi mantenere la bottiglia contenente ammoniaca e dalla quale si fumava il crack.

 

pietro vittorelli 3 pietro vittorelli 3

Ma la calvinista Svizzera all’ex abate non piacque tanto ( chissà perché) e si trasferì a Padova, dove aveva ovviamente più facile accesso a piaceri e sollazzi di ogni tipo.

Quando era nell’Urbe gli incontri avvenivano invece nella sua casa sulla Casilina, un trilocale un po’ vecchiotto e non ristrutturato. Ambiente spartano e minimal…anche se in frigo oltre a un ingente quantitativo di vodka non mancavano mai boccettini di popper di prima scelta.

 

pietro vigorelli ex abate di montecassino 3 pietro vigorelli ex abate di montecassino 3

Ma il cuore del nostro “eroe” vi confessiamo che ha anche battuto per un bel ragazzo alto, baffuto e prestante che lavora in una notissima azienda della capitale. Ebbene si!!! Pietruccio Vittorelli a un certo punto ha trovato pure il tempo di innamorarsi.

 

I due si vedevano clandestinamente e sporadicamente, perché il ragazzotto era fidanzato (con un uomo) da tanti anni e il loro rapporto naufragò durante una calda notte d’estate davanti a una bella striscia di coca. I due litigarono furentemente e Vittorelli cacciò il suo amato di casa in malo modo accusandolo di avergli rubato del denaro.

pietro vigorelli ex abate di montecassino 2 pietro vigorelli ex abate di montecassino 2

 

I due poi hanno in questi ultimi mesi ripreso a sentirsi. L’ultimo messaggio di un paio di settimane fa in cui l’ex abate scriveva che si sarebbe trasferito a Londra per motivi di studio per un paio di mesi.

 

In una conversazione privata tra i due di poco tempo fa Vittorelli scriveva: “Sono a Berlino a una festa da paura…è questo il Paradiso…poi me ne vado al caldo a cercà cazzi…la vita è tiranna e puttana…è per questo che faccio tutto quello che mi pare!”.

 

pietro vigorelli ex abate di montecassino 4 pietro vigorelli ex abate di montecassino 4

Ps: Chi è il noto stilista napoletano (ora un po’ decaduto) che vive a Roma che ha passato più di una estate in Costiera Amalfitana con l’abate? Ah saperlo…

 

 

 

2. TUTTE LE SPESE DELL' EX ABATE IN PROFUMERIA 1.100 EURO - CENE E HOTEL DI LUSSO, LA VITA DI MONSIGNOR VITTORELLI GRAZIE ALL' 8 PER MILLE

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera

 

pietro vigorelli ex abate di montecassino con caprarica a londra pietro vigorelli ex abate di montecassino con caprarica a londra

Vivere nel lusso senza mai badare a spese. Pagare anche 600 euro per una cena, 1.100 euro in profumeria, 7.000 euro per un soggiorno in uno degli hotel più prestigiosi di Londra. Ma soprattutto poter passare da un aereo all' altro, da uno Stato all' altro, trasferirsi dall' Europa ai luoghi esotici del Brasile, con la consapevolezza di avere fondi illimitati a disposizione. Perché a sostenere i costi era la Santa Sede grazie alle provviste accumulate con la donazione dell' 8 per mille. E questo consentiva di poter esaudire qualsiasi desiderio, come la vacanza saldata il 3 agosto 2013 all' Hotel Fasano di Rio de Janeiro: 23.090 euro.

 

Era una vita da sogno quella dell' ex abate di Monte Cassino e vescovo della diocesi Pietro Vittorelli, finito sotto inchiesta per essersi appropriato di 500mila euro depositati sui conti intestati all' abbazia e aperti presso lo Ior. Perché con l' aiuto del fratello Massimo - ora indagato per riciclaggio - il prelato era riuscito ad occultare i soldi sui propri conti e negli ultimi anni li aveva utilizzati solo a fini personali.

pietro vittorelli abate montecassino pietro vittorelli abate montecassino

 

E questo anche dopo essere stato scoperto e aver deciso di usufruire della «esclaustrazione» la «possibilità concessa a un religioso di vivere fuori dalla comunità per qualche tempo, deponendo l' abito religioso ma continuando a osservare i voti». Del resto erano state le banche a segnalare le operazioni sospette e il Nucleo Valutario della Guardia di Finanza guidato dal generale Giuseppe Bottillo ha ricostruito ogni «uscita».

 

pietro vigorelli ex abate di montecassino con tajani pietro vigorelli ex abate di montecassino con tajani

Il 2013 è un anno certamente ricco di impegni. Dopo aver trascorso l' estate in sudamerica Vittorelli rientra in Italia ma continua a viaggiare. Il 14 ottobre è all' Hotel Principe di Savoia a Milano e paga 2.086 euro. A novembre va invece a Vicenza, si dedica allo shopping. Spende 1.490 euro presso la pellicceria di Bottega Veneta. Già l' anno precedente aveva voluto ritagliarsi vacanze da sogno. E così, per un soggiorno nel resort termale di San Casciano ai bagni, in Toscana, aveva speso 3.500 euro. A febbraio, per quattro giorni, era stato al Corinthia di Londra pagando un conto da oltre 5.000 euro. Ma evidentemente non basta, perché il giorno dopo è a St. Moritz.

 

Ama gli alberghi sfarzosi il prelato, ma anche i capi costosi. E così il 17 aprile 2012 compra vestiti da Ferragamo a Milano per 415 euro e poco dopo entra da Prada dove acquista capi per 1.390 euro. Anche il cibo deve essere una delle sue passioni.

 

pietro vigorelli ex abate di montecassino 9 pietro vigorelli ex abate di montecassino 9

L' elenco dei conti dei ristoranti fa impressione: 3 aprile 2014, ristorante Piccolo lago di Verbania, 614 euro; 25 aprile 2014, Sushi Samba di Londra, 690 euro; 23 luglio 2014, ristorante Antico Arco di Roma, 421 euro; 4 febbraio 2013, ristorante San Lorenzo di Roma 800 euro; 27 maggio 2013, ristorante Mirabelle di Roma, 1.279 euro. Il 28 ottobre 2014 entra da Gucci a Roma e spende 1.090 euro, il 6 febbraio dell' anno precedente in una salumeria della capitale era riuscito a comprare cibo per 800 euro.

 

pietro vigorelli ex abate di montecassino 8 pietro vigorelli ex abate di montecassino 8

Gli investigatori del Valutario stanno adesso controllando le spese degli ultimi cinque anni per scoprire se altri - oltre al fratello - possano aver aiutato l' ex vescovo ad occultare altri soldi. Anche tenendo conto che centinaia di euro sono stati spesi per collegarsi a siti internet specializzati in incontri. Del resto il fatto che in vacanza non andasse da solo è accertato dall' identità degli intestatari dei biglietti aerei addebitati sui conti correnti aperti presso svariati istituti di credito.

 

L' indagine avviata dalla procura di Roma, che ha già chiesto e ottenuto un sequestro di beni per 500.000 euro, dovrà invece stabilire eventuali altre complicità. Per scoprire se qualcuno tra i superiori dell' ex vescovo si fosse accorto degli ammanchi, ma abbia «coperto» le ruberie andate avanti per diversi anni. Su questo si è attivata anche la Santa Sede nell' ambito degli accertamenti sull' utilizzo dei conti dello Ior.

 

 

3. OSTRICHE E CHAMPAGNE . L’EX ABATE SPENDEVA 34MILA EURO

Giacomo Galeazzi per “la Stampa

 

L' ex abate di Montecassino minaccia adesso di raccontare la sua verità in un libro-bomba, intanto però il Vaticano lo scarica. Con gli oltre 500mila euro prelevati dai conti della cittadella benedettina, «Sua eccellenza» Pietro Vittorelli si concedeva uno stile di vita tutt' altro che monacale. Viaggi e alberghi extralusso (Brasile, Portogallo, Gran Bretagna), cene a base di ostriche e champagne a Roma e Londra con conti da 700 euro a sera, 2mila euro di shopping alla boutique di Ralph Lauren, pernottamenti da 2mila euro al Principe di Savoia di Milano. Spese pazze per 34 mila euro al mese pagati con carta di credito.

don pietro vigorelli e john elkann don pietro vigorelli e john elkann

 

Soldi dell' otto per mille la cui sottrazione dalle casse dell' abbazia è ricostruita nel decreto di sequestro preventivo del tribunale di Roma.

 

Conti correnti svuotati Le somme sottratte dall' ex abate sarebbero state riciclate in varie tranche, dopo essere transitate su conti correnti gestiti dal fratello Massimo, intermediario finanziario, prima di tornare nella disponibilità dell' ex abate, che aveva accesso illimitato ai conti di Montecassino.

 

PIETRO VITTORELLI E RATZINGER PIETRO VITTORELLI E RATZINGER

Il cardinale Velasio De Paolis, alla guida della Prefettura per gli affari economici, si è occupato in Vaticano dei dossier più scottanti negli anni in cui, secondo l' accusa, la cassa dell' abbazia diventava (a partire dal 2008) il bancomat di «Sua eccellenza» Vittorelli. «Gli istituti religiosi hanno autonomia finanziaria e possono amministrare i propri beni, purché ciò avvenga nella liceità- spiega il porporato-. È una tradizione millenaria del monachesimo: risale a San Benedetto. E ne sono gelosi».

 

Lo scandalo scoppiato a Montecassino è «dello stesso genere di quelli che negli ultimi anni hanno coinvolto i Camilliani, Don Verzé, l' Idi e i frati minori». E cioè «istituti con autonomia amministrativa nei quali non ha funzionato il controllo interno». La Santa Sede, infatti, deve autorizzare «operazioni straordinarie come l' alienazione di immobili o terreni», non dunque i numerosi «prelievi effettuati dal superiore sui conti dell' istituto religioso».

 

PIETRO VITTORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO PIETRO VITTORELLI EX ABATE DI MONTECASSINO

Niente controllo interno Insomma, «gli altri monaci, il capitolo, l' economo non hanno vigilato sull' operato dell' abate come era loro dovere fare». Secondo l' ordinamento, la gestione «non corretta» doveva essere denunciata dai confratelli, quindi «la responsabilità non ricade sulla Santa Sede».

 

Quanto accaduto a Montecassino «nasce anche dal fatto che i religiosi considerano la vigilanza sulle finanze una perdita di tempo e dicono di non averne le competenze tecniche». Un «omesso controllo» confermato dal tribunale che attribuisce la «sottrazione di risorse economiche dell' ente» proprio alla «attribuzione di illimitati poteri alla persona dell' abate».

pietro vittorelli 6 pietro vittorelli 6

 

Ciò, osserva De Paolis, costituisce una grave violazione delle norme ecclesiastiche. Economo e superiore dell' istituto, infatti, sono «figure distinte» proprio per impedire quanto i magistrati di Roma definiscono ora «l' elemento psicologico del reato».

 

 

 

 

 

 

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