terre rare ucraina

ALTRO CHE "DENAZIFICAZIONE", PUTIN VUOLE LE RICCHEZZE DEL DONBASS - E' UNA DELLE REGIONI DELL'UCRAINA PIU' RICCHE NON SOLO DI CARBONE, GAS E PETROLIO, MA ANCHE DI FERRO, MANGANESE,TITANIO E URANIO. INOLTRE E' UNA DELLE MAGGIORI RISERVE IN EUROPA DI METALLI E TERRE RARE, ALLA BASE DELL'INDUSTRIA HI-TECH E DELLA GREEN ECONOMY - L'UCRAINA NON LE HA ANCORA SFRUTTATE APPIENO E...

Giuliano Ferraino per il "Corriere della Sera"
 

La mappa Urss 1937

Il Centro di studi storici Zhistorica ha pubblicato sul suo sito una cartina dell'Ucraina del 1921, scovata nell'incredibile archivio digitale del collezionista americano di mappe David Rumsey. Osservandola si capisce subito perché il Donbass è così ambito dal presidente russo Vladimir Putin: le sue risorse minerarie e industriali dalla fine del XIX secolo hanno rappresentato un centro nevralgico per l'economia e industria zarista e poi sovietica.
 
Ma oggi c'è un motivo in più: il Donbass è una delle regioni dell'Ucraina più ricche non solo di carbone, gas e petrolio, oltre che di ferro, manganese, titanio e uranio, ma è anche l'area dove si trovano le maggiori riserve in Europa di metalli e terre rare, che sono alla base dell'industria del futuro, perché utilizzati nell'industria hi-tech e nella green economy.
 

Terre rare Ucraina 2

Metalli e terre rare sono indispensabili, ad esempio, per la produzione di convertitori catalitici, ma sono componenti che entrano anche in molti dispositivi tecnologici, come i magneti permanenti, le batterie ricaricabili, gli smartphone, le fotocamere digitali, le luci led, l'energia pulita e gli aerei da combattimento.
 
La Cina detiene oltre il 62% della produzione globale di metalli e terre rare e il 36,6% delle riserve mondiali, seguita dagli Usa con il 12,3%, il Myanmar con il 10,5% e l'Australia con il 10%, secondo i dati 2020, gli ultimi disponibili, dello US Geological Survey. Il processo per estrarre e rifinire questi minerali richiede alta intensità di manodopera e genera forte inquinamento, perché si trovano spesso con sostanze radioattive.
 

Terre rare Ucraina

L'Ucraina, pur essendo uno dei Paesi al mondo più ricchi di risorse minerarie, non le ha ancora sfruttate appieno. Complessivamente in Ucraina, che ricava il 42% del Pil dalle risorse minerarie, sono censiti 20 mila depositi e siti minerari, che comprendono 97 tipi di minerali. Più di 8 mila depositi sono stati testati e quasi la metà sono attualmente in fase di estrazione. Per un valore stimato complessivamente in 7,5 trilioni di dollari.
 
L'Ucraina è la più grande riserva in Europa di manganese, con 2,26 miliardi di tonnellate, localizzate soprattutto nel bacino del Dnipro. Possiede oltre 30 miliardi di tonnellate di ferro, pari al 6% delle riserve mondiali. Degli 88 giacimenti in tutto il Paese, la maggior parte sono nel Donbass: a Kremenchuk, Kerch, Mariupol, Belozersky e Kryvyi Rih.
 

terre rare

Il Paese slavo ha poi la più grande riserva d'Europa di manganese (550 mila tonnellate nel 2020). È al primo posto in Europa per le riserve di titanio: nell'ex Unione sovietica era lo Stato con il monopolio per la produzione di titanio concentrato e oggi rappresenta il 20% del mercato globale. Idem per i depositi di uranio: non a caso qui sono state costruite le maggiori centrali nucleari.
 

terre rare

L'Ucraina detiene inoltre il 20% delle risorse mondiali di grafite e il primato mondiale del caolino, un'argilla usata nell'edilizia, in agricoltura e nella cosmesi, con il 18% delle riserve globali. Poi ci sono i combustibili fossili: nelle miniere del Donbass, soprattutto nella zona di Donetsk e nel bacino del Dnipro, sono custodite oltre 100 miliardi di tonnellate di carbone. In questa regione si trovano giacimenti per 135 milioni di tonnellate di petrolio e 1,1 trilioni di metri cubi di riserve di gas naturale.
 

miniera terre rare 1

Ma il vero tesoro sono i metalli e le terre rare, che includono tra gli altri berillio, litio, tantalio, niobio, neon, zirconio. È una ricchezza ancora da sfruttare, promette un vantaggio competitivo nell'economia del futuro. Per questo è ambita dallo zar di Mosca.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…