I FALCHI DEL NORD NON MOLLANO  - I 4 STATI 'FRUGALI' (OLANDA, DANIMARCA, AUSTRIA, SVEZIA) E ALCUNI DEL GRUPPO DI VISEGRAD COLLOCANO SULLA STRADA DEL RECOVERY FUND DEI MACIGNI NEGOZIALI – SI VA DALL'EQUILIBRIO SUSSIDI/PRESTITI AL VOLUME FINANZIARIO DELL'OPERAZIONE (C'È CHI VUOLE TORNARE AL LIVELLO ORIGINARIO DELLA PROPOSTA FRANCO-TEDESCA DI 500 MILIARDI) FINO ALLE CONDIZIONI PER OTTENERE GLI AIUTI...

-

Condividi questo articolo


Antonio Pollio Salimbeni per il Messaggero

 

recovery recovery

Il leitmotiv del messaggio (unanime) degli esponenti Ue all'Italia centrato sulla necessità di cambiare rotta e realizzare «trasformazioni indispensabili», indica tutte le difficoltà della nuova fase. Intanto, la prima difficoltà è raggiungere l'accordo sul pacchetto Next Generation Eu di cui il Recovery Fund è elemento centrale: 750 miliardi, 500 in sussidi e 250 in prestiti. All'Italia potrebbero spettarne quasi 173. Questa la proposta von der Leyen, non è detto reggerà così com'è.

 

I 4 stati «frugali» (Olanda, Danimarca, Austria, Svezia) e alcuni dell'Est (come i 4 del Gruppo di Visegrad: Polonia, Cechia, Slovacchia, Ungheria) hanno collocato sulla strada dei macigni negoziali che richiederanno un lungo lavorìo per essere spostati. Soprattutto, molti mercanteggiamenti sul bilancio Ue 2021-2027 cui è strettamente ancorata tutta l'operazione.

ITALIA E RECOVERY FUND - VIGNETTA ELLEKAPPA ITALIA E RECOVERY FUND - VIGNETTA ELLEKAPPA

 

 I macigni riguardano l'equilibrio sussidi/prestiti; la redistribuzione delle risorse considerata troppo sbilanciata a favore del Sud Europa; il volume finanziario dell'operazione (c'è chi vuole tornare al livello originario della proposta franco-tedesca di 500 miliardi); le condizioni per ottenere gli aiuti e la vigilanza su come vengono impiegati.

 

IL SUMMIT

Il 19 si riuniranno i capi di stato e di governo, un'altra riunione è già prevista il 9 o 10 luglio, forse ne sarà necessaria una terza. Nel frattempo è già chiaro che quest'anno saranno disponibili solo 11,5 miliardi per cui aumenta il valore degli altri strumenti Ue disponibili: i prestiti Mes (sui quali Conte continua a traccheggiare), quelli per le casse integrazioni e quelli della Bei alle imprese, in tutto 540 miliardi.

Eurogruppo Recovery Fund Eurogruppo Recovery Fund

 

Non ci sarà la riedizione della Troika, tuttavia a fronte degli aiuti con risorse derivanti da un debito comune in una misura mai realizzata nella storia europea, l'Italia dovrà impegnarsi per una mezza rivoluzione. Per questo Gentiloni ripete: occorrono «pacchetti di investimenti e riforme con un percorso chiaro, tempi e tappe concordati, misure legislative, provvedimenti attuativi, risultati attesi». Il tutto nel quadro dell'economia verde e digitale.

 

Nel regolamento c'è scritto che «il contributo viene erogato in tranche una volta che lo Stato ha implementato in modo soddisfacente i punti di fondo rilevanti e gli obiettivi in relazione al piano per la ripresa».

 

Si usa il termine implementare sul quale ci sarà battaglia: vuol dire attuare, ma anche definire una procedura che va dai preliminari alla messa in opera. Gli investimenti vanno attuati entro 7 anni, le riforme entro 4. Per almeno il 60% delle risorse destinate ai sussidi gli impegni legali per il loro utilizzo devono essere stipulati entro fine 2022.

ursula von der leyen ursula von der leyen

 

Le risorse per sussidi e prestiti saranno disponibili solo entro fine 2024. Se gli impegni non vengono mantenuti stop agli esborsi, cancellazione e anche rimborso degli aiuti. I 4 «frugali» puntano a irrigidire questi meccanismi stringendo le maglie.

 

GENTILONI DOMBROVSKIS GENTILONI DOMBROVSKIS

A Roma ci si sente già molto stretti così anche se non lo si dice apertamente. Altro tema controverso le procedure di decisione. Quanto ai contenuti, basta leggere le ultime raccomandazioni di Bruxelles all'Italia e lì c'è tutto, dal fisco favorevole alla crescita all'antievasione, alla sburocratizzazione, eccetera. Di anno in anno sembrano fotocopiate.

 

LAGARDE - MERKEL - VON DER LEYEN LAGARDE - MERKEL - VON DER LEYEN GIUSEPPE CONTE URSULA VON DER LEYEN GIUSEPPE CONTE URSULA VON DER LEYEN ursula von der leyen ursula von der leyen ursula von der leyen sergio mattarella ursula von der leyen sergio mattarella URSULA VON DER LEYEN ANGELA MERKEL URSULA VON DER LEYEN ANGELA MERKEL URSULA VON DER LEYEN E MARK RUTTE URSULA VON DER LEYEN E MARK RUTTE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."