NON C’ENTRANO NÉ LA DROGA NÉ L’EPILESSIA: SOLO IL VIOLENTO PESTAGGIO AL QUALE FU SOTTOPOSTO STEFANO CUCCHI IN CASERMA LA NOTTE DEL SUO ARRESTO PUÒ SPIEGARE LA SUA MORTE SOPRAGGIUNTA UNA SETTIMANA DOPO - LE MOTIVAZIONI DELLA CORTE D’ASSISE: “STEFANO ERA IN CONDIZIONI NORMALI", LE LESIONI RICEVUTE HANNO INNESCATO “UNA SERIE DI EVENTI TERMINATI CON LA MORTE”

Ilaria Sacchettoni per roma.corriere.it

 

ilaria stefano cucchi

Né la droga né l’epilessia: solo il violento pestaggio al quale fu sottoposto Stefano Cucchi la notte del suo arresto (il 15 ottobre 2009) può spiegare la sua morte sopraggiunta una settimana dopo.

 

È questa la certezza raggiunta dalla I Corte d’Assise di Roma, presieduta da Vincenzo Capozza: «Se (Cucchi, ndr) non avesse subito un evento traumatico non avrebbe sofferto di molteplici e gravi lesioni con l’instaurarsi di accertate patologie che hanno portato al suo ricovero e da lì a quel progressivo aggravarsi delle sue condizioni che lo hanno condotto a morte». Le lesioni ricevute hanno innescato «una serie di eventi (patologici, ndr) terminati con la morte».

 

L’inchiesta bis sulla morte di Cucchi, coordinata dal pubblico ministero Giovanni Musarò, ha raggiunto un primo punto fermo nell’accertamento delle cause del decesso del ragazzo. Ma poi, sempre stando alle argomentazioni con le quali i giudici hanno motivato le condanne per omicidio nei confronti dei carabinieri Raffaele D’Alessandro (12 anni) e Alessio Di Bernardo (12 anni), anche sul fronte della ricostruzione di quanto avvenuto la notte dell’arresto di Cucchi si sono compiuti passi avanti.

il baciamano del carabiniere alla sorella di cucchi

 

Fondamentale e attendibile la testimonianza del carabiniere, inizialmente imputato di omicidio con gli altri, Francesco Tedesco, presente al momento delle percosse: «L’istruttoria dibattimentale ha consentito di acquisire una molteplicità di univoci riscontri alla ricostruzione dei fatti operata da Tedesco e per altro aspetto questi ha offerto una spiegazione del suo pregresso silenzio assolutamente comprensibile e ragionevole».

 

Tedesco è stato poi condannato per il solo falso relativamente al confezionamento del verbale di arresto di Cucchi. Ma è la sua testimonianza, accanto a quella di alcuni detenuti (fra cui Luigi Lainà), che ha permesso di accertare la verità. «Le lesioni accertate sul corpo di Cucchi, poi, sono state tutte tali da risultare perfettamente compatibili con l’azione lesiva descritta da Tedesco» scrivono i giudici.

UN CARABINIERE BACIA LA MANO A ILARIA CUCCHI

 

La notte del suo arresto Cucchi entrò in un silenzioso contrasto con i carabinieri che lo avevano arrestato fino a provocare uno di loro al momento del fotosegnalamento. La reazione fu «illecita e ingiustificabile»: «È indiscutibile che la reazione tenuta da Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo sia stata illecita e ingiustificabile. Un’azione violenta nel corso dello svolgimento del servizio d’istituto, per un verso facendo un uso distorto dei poteri di coercizione inerenti il loro servizio, per altro aspetto violando il dovere di tutelare l’incolumità fisica della persona sottoposta al loro controllo».

 

STEFANO ILARIA CUCCHI

Motivata anche la condanna per falso ideologico di Roberto Mandolini (3 anni e 8 mesi) relativamente al verbale di arresto: «Il verbale di arresto di Stefano Cucchi appare già, ad una prima lettura, un concentrato di anomalie, errori ed inesattezze». Commenta Ilaria Cucchi: «È esattamente tutta la verità così come l’abbiamo sostenuta e urlata invano per tanti anni».

ILARIA CUCCHI CON IL SUO AVVOCATO FABIO ANSELMOfrancesco tedesco depone sul caso stefano cucchiudienza del processo sulla morte di stefano cucchi 2udienza del processo sulla morte di stefano cucchi 1francesco tedesco all'udienza del processo sulla morte di stefano cucchiilaria cucchi francesco tedesco depone sul caso stefano cucchiLA STRETTA DI MANO TRA FRANCESCO TEDESCO E ILARIA CUCCHI

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…