DAGONEWS! - LA GUERRA IN UCRAINA FA ZOMPARE LA “TRANSIZIONE ECOLOGICA” CONCORDATA CON BRUXELLES E IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, DANIELE FRANCO, TRATTA ALCUNE MODIFICHE AL PNRR - IL PIANO ENERGETICO D’EMERGENZA: PIU’ GAS DALL’ALGERIA, NUOVI RIGASSIFICATORI (PER COSTRUIRNE UNO SERVONO 18 MESI) E SI DISCUTE SU UNA CENTRALE PER IL NUCLEARE PULITO IN ITALIA (MA SERVIRANNO DIECI ANNI) - LE COLPE DI BERLUSCONI E SCARONI (ENI) CHE CI HANNO LEGATO MANI E PIEDI ALLE FORNITURE RUSSE DELL’AMICO (D'AFFARI) PUTIN…

-

Condividi questo articolo


DAGONEWS

 

daniele franco 2 daniele franco 2

Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, sta vivendo giorni febbrili. E’ in continuo contatto con Bruxelles e i delegati della Commissione europea per discutere del Pnrr.

 

Il piano presentato dall’Italia, necessario a ottenere gli oltre 220 miliardi per rilanciare il paese, aveva come pilastro la famigerata quando oscura “transizione ecologica”.

 

Una ventata di sostenibile, eco, green spazzata via dalla guerra in Ucraina e successive ripercussioni energetiche. L’ipotesi, ventilata da Draghi, di riaprire le centrali a carbone per sopperire alla penuria di gas russo, costringe il ministro Franco a mettere a punto dei correttivi temporanei al Pnrr.

mario draghi ursula von der leyen mario draghi ursula von der leyen

 

E’ necessario predisporre un piano di emergenza per diversificare gli approvvigionamenti, partendo dalla costruzione di rigassificatori (ora ne abbiamo solo due e occorre un anno e mezzo per realizzarne uno) e di impianti di stoccaggio, per poter accrescere la quota di importazione di gas liquido (uno dei principali esportatori, ma a caro prezzo, sono gli Stati uniti).

 

SILVIO BERLUSCONI E VLADIMIR PUTIN COL LIBRO DI Giancarlo Lehner SILVIO BERLUSCONI E VLADIMIR PUTIN COL LIBRO DI Giancarlo Lehner

Alla faccia di Greta Thunberg, sul tavolo delle trattative tra il ministro Franco e l’Ue c’è anche la costruzione di una centrale per il nucleare pulito (ma serviranno dieci anni).

 

I principali fornitori di gas dell’Italia sono sempre stati Russia e Algeria. Durante gli anni di Berlusconi al governo, con Paolo Scaroni al vertice di Eni, si è riconosciuto un canale preferenziale a Mosca.

 

I rapporti personali del Banana con Putin, consolidati nelle dacie in Russia e nei corridoi di Palazzo Grazioli a giocare con Dudu’ (senza dimenticare il mitologico “lettone” regalato da Putin al Cav), ci hanno legato mani e piedi a Gazprom e alle forniture russe. Spingendoci nel pantano in cui siamo ora.

Paolo Scaroni and Vladimir Putin April jpeg Paolo Scaroni and Vladimir Putin April jpeg

 

 

In quegli anni, si fece avanti il Qatar per soddisfare, con il suo gas, parte del nostro fabbisogno energetico. Lo stato del Golfo si era addirittura proposto di costruire un rigassificatore sulle nostre coste. Ma Berlusconi aveva occhi solo per Zar Vlad e i qatarini non la spuntarono.

 

Dopo l’attacco russo all’Ucraina, Draghi ha criticato la miope scelta dell’Eni (e dei governi) dell’epoca: mai vincolarsi a un solo fornitore. Bisognava invece “diversificare”, mettendosi al riparo dalle turbolenze geopolitiche.

 

luigi di maio lorenzo guerini luigi di maio lorenzo guerini

Due giorni fa, il ministro degli Esteri Di Maio e l’ad di Eni, Descalzi, sono volati in Algeria per concordare un aumento della fornitura di gas. Basterà a tenerci al riparo? Nel 2020 (sono gli ultimi dati diffusi dal ministero della Transizione ecologica) il paese arabo copriva poco meno del 23 per cento del totale delle importazioni italiane di gas, preceduta dalla Russia con il 43,3 per cento. Nella lista compaiono poi la Norvegia (11 per cento), il Qatar (10,6), la Libia (6,7) e gli Stati Uniti (2,6).

silvio berlusconi e vladimir putin 7 silvio berlusconi e vladimir putin 7 silvio berlusconi e vladimir putin 9 silvio berlusconi e vladimir putin 9

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - PUNTO DI SVOLTA IN MEDIO ORIENTE: NELLE PROSSIME ORE SARA' ANNUNCIATA LA TREGUA TRA GAZA E ISRAELE IN CAMBIO DEL RILASCIO DEI 35 OSTAGGI IN MANO AD HAMAS - 45 GIORNI PER NEGOZIARE UN ACCORDO DEFINITIVO - NETANYAHU, CHE VOLEVA INVADERE RAFAH, COSTRETTO A PIU' MITI CONSIGLI DALL'AZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA, GENERALE GANTZ ("GLI OSTAGGI SONO PIU' IMPORTANTI DI RAFAH") E DALL'ALTOLA' DI BIDEN A BIBI ("SE ISRAELE INVADE RAFAH GLI AIUTI MILITARI AMERICANI VENGONO RIMESI IN DISCUSSIONE")....

L’EFFETTO VANNACCI È SVANITO? – IL SECONDO LIBRO DEL GENERALE, "IL CORAGGIO VINCE", È UN MEZZO FLOP RISPETTO ALL’ESORDIO: 14MILA COPIE IN UN MESE E MEZZO CONTRO LE 240MILA DI “IL MONDO AL CONTRARIO” – SALVINI, CHE HA CANDIDATO IL GENERALE ALLE EUROPEE, HA SOTTOVALUTATO LE CONSEGUENZE DELLA SOVRAESPOSIZIONE DI VANNACCI: DOPO UN ANNO DI INTERVISTE E OSPITATE TV, IL MILITARE HA PERSO SMALTO. E IL SUO LIBRO VENDE SOPRATTUTTO NEL NORD-EST, BACINO STORICO DELLA LEGA, E POCO O NIENTE AL SUD E AL CENTRO (DOVE VANNACCI È CAPOLISTA)

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"