caldo in siberia-1

NON DITELO A GRETA/1 – AL CIRCOLO POLARE ARTICO, IN UN VILLAGGIO SIBERANO, È STATO RAGGIUNTA LA TEMPERATURA DI 38 GRADI – I GRETINI HANNO COMMENTATO LA NOTIZIA PUNTANDO IL DITO SUGLI EFFETTI NEFASTI DELL'UOMO INQUINATORE. PECCATO SIA STATO STATO SOLO EGUAGLIATO L'APICE GIÀ TOCCATO NEL LONTANO 1915 A FORT YUKON IN ALASKA…

Giovanni Sallusti per ''Libero Quotidiano''

 

caldo in siberia 10

 Il riscaldamento globale è un fenomeno talmente conclamato, oggettivo e scientifico che in questi giorni porta le temperature addirittura ai livelli di... centocinque anni fa.

 

Sì, ormai l' invasamento gretino, questa peculiare forma del fanatismo contemporaneo che misura l' apocalisse a decimali di gradi Celsius, utilizza con disinvoltura anche notizie e cifre che, prese alla lettera, lo smonterebbero alla radice. Ma la lettera non vale più, gli ecocatastrofisti sanno di poter contare sulla compiacenza dello spirito del tempo (e del meteo).

 

caldo in siberia 1

Essendo però da queste parti palesemente fuori moda, ci concediamo quel vecchio vizio da cronisti reazionari, andare nel merito. E proviamo a dirvela per com' è: al Circolo Polare Artico, precisamente nel villaggio siberiano di Verkhoiansk, sabato scorso è stato effettivamente raggiunto un picco-record sui termometri, che hanno segnato 38 gradi.

 

Ovvero, è stato eguagliato l' apice già toccato a Fort Yukon, Alaska, nel 1915, con 37,8 gradi (a meno che i talebani del global warming ci dicano che dobbiamo arrestare l' industria, fermare la produzione, cibarci dei vegetali raccattati nell' orto per 0,2 gradi in più in un secolo, in quel caso ci arrendiamo, e la logica con noi).

 

caldo in siberia 3

L' INQUINAMENTO NON C' ENTRA

La traduzione normale, aideologica dell' evento è: nel 2020 fa un caldo anomalo e terribile al Circolo Polare Artico, come già avvenuto durante altre annate della storia umana, per esempio nel 1915.

La versione riveduta e corretta secondo i canoni del gretinismo, una forma di bis-pensiero evolutissima, che riesce a capovolgere i concetti e ad avere ragione sempre, per sacralità certificata agli aperitivi eco-chic della meglio gioventù globale intenta a bigiare la scuola perché non ci sono più le mezze stagioni, cambia radicalmente.

 

caldo in siberia 2

Più o meno, diventa qualcosa come: il pianeta è a rischio estinzione per colpa di quel suo dannato abitante inquinatore, surriscaldatore, perfino frequentatore di aeroplani (l' incarnazione moderna del Diavolo, per gli accoliti della Thunberg) che è l' essere umano.

 

Non importa che la Siberia sia una porzione della Terra nota per le sue abbondanti escursioni termiche, che a luglio contempli una temperatura minima media di +11°C e una temperatura massima media di +22°C (per cui i 38 è ovvio che siano abnormi, ma non da raffrontare con gli scenari ultrainvernali che associamo spontaneamente al luogo), che il precedente record locale fosse di 37,6% (quindi sostanziosamente equivalente) nel 1988, ben prima che suonasse l' allarme global-gretino. Non importa, per l' apparato propagandistico come scriveva George Orwell in 1984 «la storia era un palinsesto che poteva essere raschiato e riscritto tutte le volte che si voleva». Figuriamoci la climatologia.

caldo in siberia 7

 

E allora, ovviamente, è stata la Grande Sorella in persona a lanciare l' allarme sui suoi social. «Verkhoiansk a nord del circolo polare artico in Siberia ha registrato oggi + 38 ° C ...», ha twittato Greta, col tono allusivo di chi annuncia la peste nera, non una giornata più calda del solito in una località situata molto a Nord del globo terracqueo.

caldo in siberia 5

 

IL DOGMA DELLE SARDINE

La consegna è passata giù giù lungo la scala gerarchica delle truppe ecologicamente corrette, fino a raggiungere i gradi più bassi, come ad esempio le nostrane Sardine, che fedeli alla linea hanno subito rilanciato. «Oggi in Siberia il nuovo picco di temperature: 38 gradi. NON possiamo più trascurare questo problema, non riguarda un luogo remoto del pianeta, non riguarda solo pochi di noi, riguarda tutto e tutti». A parte che verrebbe da rigettare il sardinese contro chi lo parla, "remoto" rispetto a cosa? Non c' è qui un inaccettabile odore di pregiudizio etnocentrico, filo-occidentale, quasi suprematista, che misura le coordinate dei posti a partire dalle proprie?

caldo in siberia 6

 

Amenità buoniste a parte, i pesciolini ringretiniti hanno riassunto perfettamente il dogma dell' attuale fondamentalismo ambientalista. Se in Siberia si pareggia il record di temperature d' inizio Novecento, bisogna subito convocare un' accorata manifestazione antifascista sotto casa. Ora e sempre, resistenza contro l' afa nemica del popolo.

caldo in siberia 9caldo in siberia 8caldo in siberia 4

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?