kim kardashian marilyn monroe

UN CULONE COSI' VA USATO CON CAUTELA - PIOVONO CRITICHE SU KIM KARDASHIAN CHE, CON IL SUO SEDERONE-PANETTONE, HA ROVINATO LO STORICO VESTITO INDOSSATO DA MARILYN MONROE NEL 1962 (VALORE 5 MILIONI DI DOLLARI) - BOB MARCKIE, IL LEGGENDARIO STILISTA CHE DISEGNO' LO SCHIZZO ORIGINALE DELL'ABITO: "NONOSTANTE CI SIANO MOLTI PARALLELISMI TRA KIM E MARILYN, IL VESTITO ERA DISEGNATO E PENSATO PER LA MONROE. NESSUN'ALTRA AVREBBE DOVUTO ESSERE VISTA COL VESTITO..."

Articoli correlati

\'KIM KARDASHIAN HA ROVINATO IL VESTITO DI MARILYN MONROE\': UN FAN DELL\'ATTRICE ACCUSA L\'INFLUENCER..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da "La Stampa"

 

kim kardashian con il vestito di marilyn al met gala 3

«Danni permanenti». Scott Fortner, collezionista che lavora per autenticare e verificare i cimeli di Marilyn Monroe, non ha dubbi: l'abito appartenuto all'attrice e indossato da Kim Kardashian lo scorso maggio in occasione del Met Gala è ora danneggiato in modo irreparabile.

 

Per provarlo, Fortner ha pubblicato sul profilo Instagram della Marilyn Monroe Collection, la più grande collezione privata al mondo di oggetti personali dell'attrice, due fotografie della parte posteriore del vestito, il prima e il dopo. Nella seconda foto si vede chiaramente come il tessuto si sia liso, si vedono strappi e stiramenti in almeno due punti e alcuni cristalli mancanti, mentre altri sono penzolanti, attaccati solo con un filo.

 

Nel post vengono citate, in modo polemico, le parole che il proprietario del vestito, il collezionista dietro alla catena di negozio Ripley' s Believe It Or Not! scrisse in un comunicato stampa quando decise di prestare l'abito: «È stata prestata grande cura per preservare questo pezzo di storia della cultura pop. Con il contributo di ambientalisti, estimatori e archivisti dell'abbigliamento, le condizioni dell'indumento sono la priorità assoluta».

 

Il vestito dopo il Met 4

La stessa Kardashian si era detta «estremamente rispettosa di ciò che significa per la storia americana» e per smorzare le polemiche aveva chiarito che lo avrebbe indossato solo per il red carpet e che poi si sarebbe cambiata in una sua replica, che quindi non si sarebbe seduta, né avrebbe mangiato col vestito addosso e che non avrebbe neanche usato «il tipo di trucco che indosso di solito». Accorgimenti che in effetti ha seguito, ma che non sono stati evidentemente sufficienti per preservare immacolato un pezzo di stoffa vecchio di 60 anni.

 

Indossato da Marilyn nel 1962, durante una serata di gala passata alla storia per quel "Happy Birthday, Mr President" cantato sussurrando nel microfono all'indirizzo di John F. Kennedy in un momento in cui tutti erano convinti che tra i due ci fosse una storia d'amore, l'abito nel 2016 era stato venduto all'asta per cinque milioni di dollari, diventando il più costoso del mondo. Da allora, è sempre stato tenuto in un ambiente a temperatura controllata, maneggiato con guanti bianchi, e assolutamente non indossato da nessuno. Fino a quando non è arrivata Kim.

Il vestito dopo il Met 3

 

Già travolta dalle critiche a maggio, quando aveva dichiarato di aver perso sette chili in un mese pur di entrarci, a Kardashian non si perdona di aver osato l'inosabile: paragonarsi all'icona americana per eccellenza, sostituirsi a lei con un'operazione che nelle sue intenzioni voleva essere un omaggio, mentre altri l'hanno interpretato come un travestimento.

 

Sarah Scaturro, capo conservatore al Cleveland Museum of Art e prima del Met's Costume Institute, al Los Angeles Times ha detto che «gli indumenti storici non devono essere indossati da nessuno, personaggi pubblici o privati» e che sebbene l'abito sia di proprietà di un collezionista privato, il suo patrimonio «deve essere inteso come appartenente all'umanità e conservato per le generazioni future».

 

Il vestito prima del Met 2

Nella polemica è intervenuto anche Bob Mackie, il leggendario stilista di Hollywood che disegnò lo schizzo originale, poi realizzato da Jean Louis: «Era disegnato e pensato per lei. Nessun'altra avrebbe dovuto essere vista col vestito», ha detto a Variety. Essendo però uno che i meccanismi della fama li conosce bene, ha aggiunto: «In effetti, ci sono molti parallelismi tra Marilyn Monroe e Kim Kardashian, nel modo in cui sono entrambe esperte nel farsi pubblicità. Questa è stata una trovata che ha funzionato molto bene per Kim. Anche Marilyn era una che amava creare sensazione, e successe proprio quando indossò quel vestito in cui sembrava nuda».

 

Il vestito dopo il Met 2

Non solo, le due sono entrambe donne che hanno modificato l'ideale di bellezza del momento. Con le sue curve Marilyn negli Anni 50 diventò la femmina che tutte volevano essere, esattamente come oggi le ragazzine sognano il posteriore e il giro vita di Kardashian. «Nel bene e nel male, hanno cambiato la forma del corpo ideale per le donne». Come a dire: tra tutte le critiche ricevute, forse l'unica persona al mondo che avrebbe apprezzato e capito Kim sarebbe stata proprio lei, Marilyn.

Il vestito prima del Metmarilyn monroeMarilyn canta Happy Birthday Mr PresidentIl post di Ripley di maggioMarilyn canta Happy Birthday Mr President 2Kim Kardashian con il vestito di Marilynil vestito di marilyn monroe indossato da kim kardashianAbito di Marilyn in mostraMarilyn canta Happy Birthday Mr President 3kim kardashian prova il vestito di marilyn monroe 3Marilyn canta Happy Birthday Mr President 4Kim Kardashian con il vestito di Marilyn 2kim kardashian prova il vestito di marilyn monroe 2kim kardashian con il vestito di marilyn al met gala 2kim kardashian con il vestito di marilyn al met gala 4kim kardashian prova il vestito di marilyn monroe 1Il vestito dopo il Met

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...