coronavirus svezia-4

E SE AVESSE AVUTO RAGIONE LA SVEZIA? MENTRE IN MOLTI PAESI EUROPEI CHE HANNO SPERIMENTATO IL LOCKDOWN I CONTAGI DA SARS-COV-2 SONO TORNATI A CRESCERE, IN SVEZIA RIMANGONO BASSI: SECONDO GLI ECDC NEGLI ULTIMI 14 GIORNI I CASI ERANO 22,2 OGNI 100MILA ABITANTI, CONTRO I 279 DELLA SPAGNA. IL TASSO DI MORTALITÀ È A PARI A QUELLO DELL’ITALIA – MA OCCHIO PERCHÉ NEI GIORNI PIÙ DURI ANCHE DA LORO SI SONO AZZERATI I VOLI INTERNI E I LOCALI ERANO VUOTI: LA DIFFERENZA È CHE AGLI SVEDESI È BASTATO UN…

Elena Tebano per "www.corriere.it"

 

coronavirus svezia

E se la Svezia avesse ragione? Ci siamo occupati molto, nella Rassegna stampa del Corriere, della via svedese all’epidemia di Covid-19, e spesso con toni critici.

 

 

MORTALITA' IN ECCESSO CORONAVIRUS ITALIA VS SVEZIA

Ma i nuovi dati che arrivano da Stoccolma inducono a una riconsiderazione: mentre in molti Paesi europei — primi fra tutte Spagna, Francia e Regno Unito — i contagi da Sars-Cov-2 sono tornati a crescere esponenzialmente, in Svezia rimangono bassi. «Secondo il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), i 14 giorni totali di nuovi casi nei paesi scandinavi martedì erano 22,2 ogni 100 mila abitanti, contro i 279 della Spagna, i 158,5 della Francia, i 118 della Repubblica Ceca, i 77 del Belgio e i 59 del Regno Unito, tutti casi che questa primavera hanno imposto il blocco — scrive il Guardian —. Ventidue dei 31 Paesi europei esaminati dall’ECDC hanno registrato tassi di infezione più elevati.

coronavirus svezia 2

 

I nuovi casi, ora segnalati in Svezia solo da martedì a venerdì, sono all’incirca al ritmo di fine marzo, mentre i dati dell’agenzia sanitaria nazionale hanno mostrato solo l’1,2% dei 120 mila test della settimana scorsa sono risultati positivi».

 

birretta in svezia alla faccia del coronavirus

«Non abbiamo la recrudescenza della malattia che molti Paesi hanno» ha detto, in un’intervista all’emittente France-24, Anders Tegnell, il principale epidemiologo del Paese e colui che ha guidato la risposta svedese al coronavirus. «Alla fine, vedremo che differenza farà avere una strategia più sostenibile, che si può mantenere a lungo, invece della strategia di chiudere, aprire e chiudere più e più volte» ha aggiunto. Nel complesso nel Paese ci sono stati 5.800 decessi attribuiti al Covid-19 su 10 milioni di abitanti.

niente lockdown a stoccolma

 

«Ovvero, una mortalità di circa lo 0.06%, praticamente uguale a quella dell’Italia» come spiega Ugo Bardi, docente presso il dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze, che fa il punto sul Caso svedese sulla pagina facebook Pillole di ottimismo. «Il rapporto fra risultati positivi e test si mantiene costante intorno a 1,3%, circa lo stesso valore che troviamo in Italia. Nemmeno in termini di ospedalizzazioni risulta che ci siano problemi» scrive ancora Bardi.

 

coronavirus svezia 1

Errori ce ne sono stati sicuramente anche in Svezia, come ammette lo stesso Tegnell: per esempio la mancata protezione delle case di cura per anziani, dove si è registrata la maggior parte dei decessi per Covid del Paese. Ma nel complesso la strategia leggera ha funzionato. Strategia che non era quella di cercare l’immunità di gregge, ma di rallentare l’epidemia in modo che non travolgesse il sistema sanitario: la Svezia per esempio ha chiuso le scuole per gli over 16, ha vietato i raduni con più di 50 persone e ha chiesto agli over 70 e ai gruppi a rischio di autoisolarsi, ma invece di imporre tutto questo per decreto, lo ha «consigliato», e ha avuto fiducia nel fatto che i suoi cittadini seguissero i consigli e le regole di prudenza. Lo hanno fatto.

 

anders tegnell

«Gli svedesi sono rimasti a casa il più possibile, come gli era stato raccomandato di fare — racconta ancora Bardi —. Nei momenti più difficili dell’epidemia, in Svezia nessuno cantava dai balconi ma l’atmosfera generale era molto simile a quella che c’era in Italia. Niente traffico, locali vuoti, poca gente in giro, distanziamento, eccetera. Fra le tante cose, i viaggi aerei interni alla Svezia sono stati praticamente azzerati durante l’emergenza, pur non essendo proibiti».

 

coronavirus niente lockdown in svezia

Questo di per sé non significa che il lockdown sia stato inutile in Italia, un Paese dove l’epidemia è andata avanti per mesi senza che le autorità sanitarie se ne accorgessero (e come sia stato possibile è un problema di cui dovremmo occuparci) e in cui i contagi avevano già fatto saltare il sistema sanitario di una delle Regioni, la Lombardia, in teoria più attrezzate da questo punto di vista.

 

coronavirus svezia

Ma, come scrive Walter Münchau sul Financial Times, dalla via svedese all’epidemia possiamo trarre moltissime lezioni utili. La prima è che esistono delle alternative valide al lockdown duro di matrice cinese a cui quasi tutto il mondo si è ispirato (Münchau definisce «il riflesso automatico al lockdown» come «la più grande minaccia per le democrazie capitaliste occidentali» in questo momento).

 

La seconda è che dobbiamo smettere di trarre conclusioni affrettate. «Ora, le nuove statistiche svedesi sulle infezioni sono migliori di quelle di gran parte dell’Ue. Ma non dovremmo ancora trarre conclusioni. È stato sbagliato due mesi fa condannare la strategia svedese basata su quei dati, e sarebbe altrettanto sbagliato trarre ora la conclusione opposta».

svezia coronavirus

 

Ci vorrà tempo per capire, perché il fenomeno è molto complesso e si sviluppa in un periodo medio-lungo. Intanto, aggiungo, la priorità è fare in modo che i sistemi sanitari non si sovraccarichino. Se c’è una cosa chiara è che nessuno vuole un altro lockdown: il costo, stavolta, sarebbe intollerabile sul piano economico, sociale e politico. Anche per questo dobbiamo essere prudenti.

stefan lofvencoronavirus svezia 8coronavirus svezia 9coronavirus svezia 4coronavirus svezia 2coronavirus svezia 1coronavirus svezia 2coronavirus svezia 3stefan lofven 1stefan lofven 3stefan lofven 2coronavirus svezia

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO