BARBE FINTE, SOLDI VERI - RECLUTARE UNA SPIA VUOL DIRE SEDURRE: DENARO, VACANZE DI LUSSO, CENE - LE STAR DI HOLLYWOOD VOLEVANO LA MEJO COCA, MA RESISTE LA VECCHIA LEZIONE DI MATA HARI, CIOÈ LE BELLE DONNE

Francesco Semprini per “la Stampa

 

PRESENTAZIONE FILM GRAVITY CON GEORGE CLOONEY PRESENTAZIONE FILM GRAVITY CON GEORGE CLOONEY

«La procedura è quasi sempre la stessa: si considera l’area di intervento, si individua il potenziale collaboratore, se ne studiano le caratteristiche, si procede al contatto». Richard Barrett è un ex agente dell’Mi5, i servizi segreti di sua Maestà, e oggi una delle voci più eloquenti in fatto di antiterrorismo. È lui a spiegarci come si recluta un collaboratore, sottolineando però che ogni «situazione può avere peculiarità specifiche».

 

E cioè che il segreto del successo è individuare gli elementi su cui far leva per «comprare» la spia di turno. Del resto lo ha detto anche Robert Baer, ex operativo della Cia in Medio Oriente a cui è ispirato il film «Syriana»: «Anche in un Paese alleato, se devo monitorare una determinata situazione di rischio, faccio prima a reclutare qualcuno sul posto anziché chiedere al governo amico di rafforzare i controlli».

FbiFbi

 

Durante gli anni Settanta i prezzolati dei servizi segreti italiani erano soliti dare appuntamento dalle parti di via Veneto, mentre la narrativa americana parla di incontri sotto il Brooklyn Bridge, forse con tanto di impermeabile lungo. Il premio Nobel Josè Ramos-Horta racconta quando, negli Anni 70, fu avvicinato da un diplomatico cecoslovacco nella «Delegate Lounge» dell’Onu a New York, la sala ricreativa al secondo piano del Palazzo di Vetro, dove molte informazioni venivano scambiate, specie ai tempi della cortina di ferro.

 

Sede dell\'MI5 servizi segreti inglesiSede dell\'MI5 servizi segreti inglesi

Nel caso di Ramos-Horta le avances dello 007 travestito da diplomatico - weekend al mare, cene lussuose e prospettive di lauti guadagni - non sortirono l’effetto desiderato. Ma in altri casi le cose sono andate diversamente. Un maestro era Victor Cherkashin, agente del Kgb che, in 40 anni di onorato servizio ha dato la caccia a spie americane britanniche ed è riuscito a reclutarne un considerevole numero.

 

Il primo incarico fu quello di capo del controspionaggio all’ambasciata sovietica di Washington, ma è stato nel 1985 che ha messo a segno il colpo più grande: è riuscito a corrompere Aldrich Ames, un operativo della Cia di livello, e sei mesi dopo Robert Hanssen, agente speciale dell’Fbi. Le sue epiche gesta sono raccontate nel libro «Spy Handler», un cult della narrativa sul genere. Il punto è indovinare il prezzo. Certo, all’agente tedesco che ha creato l’ennesimo scandalo a Langley sono bastati 25 mila dollari, sovente serve di più, anche se non è sempre il denaro la merce di scambio.

 

ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE ONU ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE ONU

John Rizzo, un esperto legale di lungo corso della Cia, nel suo libro «Company man: trenta anni di crisi e controversie nella Cia», racconta come spesso gli attori di Hollywood si siano prestati al ruolo di spie «anche con ottimi risultati». Il punto è che alcuni di questi chiedevano in cambio pagamenti stupefacenti, ovvero cocaina, 50 mila dollari di polvere bianca, la migliore sul mercato.

 

C’è poi la carta sessuale, notte folli con intrattenitrici in cambio di informazioni o, ancor più frequente, è il caso di spie stesse che utilizzavano le loro doti femminili per ottenere informazioni. È il caso di Katrina Leung, agente dell’Fbi di origini cinesi che faceva il doppio gioco con Pechino, o la bella Won Jeong-hwa che utilizzava il suo corpo per raccogliere informazioni per conto di Pyongyang a danno di Seul.

Mata Hari Mata Hari

 

Le moderne Mata Hari, sono inoltre una priorità del Mossad israeliano che cura particolarmente questo aspetto. I manuali utilizzano l’acronimo «Mice» per descrivere il modo con cui reclutare una spia ovvero «Money, Ideology, Compromise o Coercion, Ego o Extortion».

 

Senza dubbio rientra nella più «nobile» delle cause, ovvero quella ideologica, il caso di Abraham Woodhull, una spia di altri tempi, della guerra di Indipendenza americana: riuscì a carpire informazioni sui movimenti dell’esercito britannico che permisero a George Washington di mettere a segno importanti successi dal 1778 alla fine della Guerra di rivoluzione americana. Un James Bond «vintage» al quale è dedicato una serie televisiva che sta facendo impazzire l’America.

Jang Song Thaek zio di kim jong un Jang Song Thaek zio di kim jong un

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"