scanzi e picierno

CHI E’ E CHI SI CREDE DI ESSERE VOL-PINA PICIERNO - NIPOTE DELL’EX SINDACO DI TEANO, E’ STATA DEMITIANA (“È IL MIO MITO”) POI RUTELLIANA, VELTRONIANIA, FRANCESCHINIANA - E ALLA FINE S’È ARRAMPICATA SU RENZI, COLLEZIONANDO SOLO GAFFE

Giancarlo Perna per “Libero quotidiano

 

scanzi e piciernoythhrscanzi e piciernoythhr

Era nelle cose che, a furia di straparlare, Pina Picierno sarebbe inciampata. Ogni volta che andava in televisione, ossia tre volte al giorno, i renziani incrociavano spasmodicamente le dita per scongiurare l’ennesima gaffe. Crampi alle falangi tanti, risultati zero. Dieci giorni fa però, la fatale baruffa con Susanna Camusso.

 

È successo ad Agorà, trasmissione tv che, cominciando alle 8 del mattina, è agganciata ai bioritmi degli ospiti. Picierno e Camusso, entrambe mattiniere, li hanno identici. Di qui, la vivacità del confronto. La sindacalista si è lanciata in rimbrotti a Matteo Renzi. Pina, che di Matteo si considera l’araldo, ha reagito con energia campana ricorrendo all’espediente shakespeariano della preterizione (dichiara di non dire una cosa nel momento stesso in cui la dice): «Potrei ricordare che la Camusso è stata eletta con tessere false o che la piazza è stata riempita con pullman pagati, ma non lo farò».

pina picierno al marepina picierno al mare

 

renzi de mitarenzi de mita

L’accusa era sacrosanta: i trucchi sindacali sono noti anche alle pietre. Ma se la Destra ne straparla, per la Sinistra l’argomento restava un tabù. La Pina, dominata dal suo metabolismo mattutino, l’aveva infranto. E mal gliene incolse. Il primo ad abbuiarsi fu Renzi, non per quello che la Pina aveva detto ma perché non era stato lui a dirlo. Di seguito, come i birilli, si sono immusoniti i renziani di ogni ordine e grado e Pina è rimasta isolata.

 

Nella tribù vige un principio che la Picierno, nonostante la prontezza meridionale, non ha afferrato: il solo autorizzato a usare toni forti o irridenti è il Capo; gli altri devono sopire e troncare, troncare e sopire. Inarrivabili nel gioco delle parti sono il vicesegretario pd, Lorenzo Guerini, e la soave ministra Maria Elena Boschi, capofila del renzismo comunicativo.

 

Quando Matteo fa una sparata, compaiono sul teleschermo e spargono vaselina. Boschi con il candore della Fata turchina, Guerini con la vaghezza di chi si è appena svegliato. Invece di abbandonarsi al fuoco del suo temperamento, la Pina dovrebbe imitarli entrando nella logica del renzismo: prima «stai sereno», poi pugnali.

pina picierno 2pina picierno 2

 

Picierno è una 33enne sidicina - ossia, nativa di Santa Maria Capua Vetere-Teano (Teanum Sidicinum), in quel di Caserta - che ha succhiato la politica col biberon. Il suo habitat è l’ex Dc, trasmigrata nei Ds col nome di Margherita. Il padre Pasquale, ingegnere del Comune di Sessa Aurunca, ne è stato segretario cittadino.

 

pina picierno  5pina picierno 5

Lo zio Raffaele fu sindaco di Teano. Un mondo a lungo podesteria del nuschese Ciriaco De Mita, figura che ha segnato la Pina fino all’aberrazione. La ragazza ha infatti preso a Salerno la solita laurea in Scienze della Comunicazione, resa più inutile da una tesi su «Il linguaggio politico di Ciriaco De Mita».

 

Se non fosse vero, parrebbe una barzelletta. De Mita fu - ed è tuttora - un oratore impervio sia per le difficoltà di pronuncia del nostro comune idioma, sia per la labirinticità dei concetti che ha fatto stramazzare un’intera generazione di giornalisti e interpreti negli anni del suo fulgore (Ottanta e dintorni).

 

renzi veltroni  2renzi veltroni 2

«De Mita è il mio mito», dichiarò Pina quando la commissione la laureò con la lode. Più tardi, con la manleva del politico irpino, divenne segretaria nazionale dei giovani della Margherita. Era l’anno di grazia 2005. Poi, però, successe questo. Nel 2007, Walter Veltroni fondò il Pd, cui la Margherita di Francesco Rutelli aderì. Picierno, che era demitiana, ma anche rutelliana, divenne pure veltroniana. Walter che aveva la mania delle facce fresche, soprattutto femminili, la volle prima come capo dei giovani del Pd e poi candidata alla Camera per le elezioni 2008.

 

Per farle posto nelle liste campane, depennò De Mita per raggiunti limiti di età (80 anni). Ciriaco s’impermalì e traslocò nell’Udc di Pierferdy Casini. Pina, nonostante il suo amore per lui e la gratitudine per avergli dato la materia prima per la tesi di laurea, gli fece bye bye e si prese il suo bel seggio a Montecitorio. Richiesta di un commento sull’addio del nuschese, disse freddina: «De Mita? È stato importante nella storia degli anni Ottanta». Sottinteso: oggi è muffa. Aggiunse severa: «Non si va via da un partito perché si è deciso di investire nei giovani».

 

pina picierno  4pina picierno 4

Era la rottura. Non si sono più riconciliati. Una volta che a Ciriaco fu chiesto di lei, rispose secco: «Ne ho perse le tracce». Quest’anno, dopo che De Mita, ormai 86enne e fuori dal grande giro, ha voluto a ogni costo diventare sindaco della natia Nusco, Pina ha commentato: «Gli faccio un augurio, che tra dieci anni non decida di candidarsi come amministratore di condominio».

 

Da lapidarla. Dopo un’altra fase all’insegna di Dario Franceschini, grazie al quale, nel 2013, è stata rieletta alla Camera, la nostra fanciulla si è definitivamente accasata con Renzi. È entrata così nell’attuale segreteria del Pd democristianizzato, con il compito di occuparsi di legalità.

DARIO FRANCESCHINIDARIO FRANCESCHINI

 

In pratica di camorra, fenomeno in voga dalle sue parti. Per questo ruolo e per essere una bella figliola single, le è stato di recente attribuita una liaison con il conterraneo Roberto Saviano, autore di diverse opere sulla malavita. «Fango mediatico», ha smentito lei con grazia. In effetti, pare che i due siano solo legati dal reciproco interesse per l’antropologia criminale.

 

pina picierno   3pina picierno 3

Graziosa, con i capelli sciolti e le fossette alle guance, Pina ogni tanto si proclama «felicemente fidanzata», altre volte «felicemente single». Di qui l’attenzione della stampa per questo aspetto della sua vita che, da quanto si sa, è piuttosto accidentata a causa dell’ingenua generosità della ragazza a volte mal ripagata. L’ultima tappa politica della fascinosa sidicina è stata l’abbandono lo scorso maggio del Parlamento nazionale per quello di Strasburgo (ma ora pare voglia mollare anche l'Europa per diventare governatore della Campania).

 

Candidandola nell’Unione europea, Renzi l’ha voluta capolista nel Sud. Ma, frequentandolo poco, essendosi nel frattempo romanizzata, Picierno è stata superata per numero di voti da un altro candidato. La Pina, su di giri durante la campagna elettorale, ha accusato la deputata e segretaria del Pd campano, Assunta Tartaglione, di mancato appoggio, tanto che, incrociandola in Transatlantico, le ha sibilato davanti ai cronisti: «Pescivendola».

pina picierno   pina picierno

 

Questo foga vesuviana è all’origine delle cosiddette gaffe picerniane. Stranota la difesa a Ballarò degli 80 euro in busta paga con lo sventolamento di uno scontrino che dimostrava, a suo dire, come la somma bastasse a sfamare una famiglia per due settimane. Fu sbeffeggiata per altrettanto tempo.

 

In un’altra occasione ripeté più volte che Casini doveva smetterla con la politica del «dolce forno», qui pro quo per i «due forni» di craxiana memoria. Un giorno infine - ancora ad Agorà, di mattina presto - s’imbarcò in una lite pruriginosa con il leghista Massimo Polledri. «A Pontida fate i celoduristi, ma a Roma vi calate le braghe», disse lei incautamente. L’altro replicò: «Se ci caliamo le braghe noi, ci può essere una bella sorpresa per te». Cali il sipario.

michele emiliano e pina piciernomichele emiliano e pina picierno

Ultimi Dagoreport

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...

andrea delmastro emanuele pozzolo

FRATELLI D'ITALIA HA ESPULSO EMANUELE POZZOLO! - IL PARLAMENTARE GIÀ SOSPESO DAL PARTITO, IMPUTATO PER PORTO ABUSIVO DI ARMI PER LA SPARO DEL CAPODANNO 2024, HA RACCONTATO A "REPORT" LA SUA VERITA’ SULLA VICENDA (PER POI FARE DIETROFRONT: "MAI DATO INTERVISTE, MI HANNO REGISTRATO") - POZZOLO HA CONTRADDETTO LE VERSIONI DEGLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA FESTA, SOSTENENDO CHE DELMASTRO ERA PRESENTE AL MOMENTO DELLO SPARO - DONZELLI, CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA, AVEVA CONVOCATO IL DIRETTIVO DEL PARTITO CHE HA DECRETATO ALL'UNANIMITÀ L’ESPULSIONE DI POZZOLO...

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...