CHIESA E MASSONERIA, UN MATRIMONIO CHE S’HA DA FARE - IL CIELLINO DOC MONSIGNOR LUIGI NEGRI SALE SUL PULPITO: “SONO INCONCILIABILI, PERCHÉ LAMASSONERIA CELEBRA L’ASSOLUTA POTENZA DELL’UOMO CHE PUÒ FARE TUTTO DA SOLO, SENZA L’AIUTO DI DIO” - “LA MASSONERIA È GLORIOSAMENTE MODERNA E QUINDI ANTIECCLESIALE” - “DIALOGO POSSIBILE, MA UN CRISTIANO CHE DIVENTA MASSONE RINUNCIA DI FATTO AI PRESUPPOSTI DELLA FEDE”…

Giacomo Galeazzi per
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/chiesa-church-massoneria-17181/

Persino negli interrogatori per il furto di documenti dall'appartamento papale si è parlato di cordate occulte, cabine di regia, affiliazioni massoniche di ecclesiastici. «Dal punto di vista teorico Chiesa e Massoneria sono obiettivamente inconciliabili», afferma a «Vatican Insider» il vescovo di San Marino-Montefeltro, monsignor Luigi Negri, presidente della Fondazione internazionale Giovanni Paolo II per il magistero sociale della Chiesa ed esponente di primo piano di Comunione e Liberazione.

Un cattolico può essere massone?
«No. La fede cattolica professa la redenzione dell'uomo nella presenza misericordiosa di Cristo, incarnazione del Verbo di Dio, e tale redenzione implica il compimento definitivo di quell'ansia di verità, di bellezza, di bene e di giustizia che costituiscono la struttura fondamentale della antropologia cristiana. Per la fede cattolica la persona è, già a livello naturale, in rapporto col mistero di Dio, e per questo rapporto la vita umana matura nella individuazione dei tratti, certamente enigmatici ma reali, del mistero di Dio.

La massoneria implica invece una antropologia del potere umano. La massoneria fonda ed esprime una concezione dell'uomo e della realtà per la quale l'uomo realizza pienamente se stesso con le sole sue forze, intellettuali e morali. La Massoneria è una gnosi e il riferimento a dimensioni religiose è esclusivamente riconducibile ad espressioni, sostanzialmente equivalenti, dell'intelligenza e del cuore umano, che rimangono l'unico assoluto».

Su cosa si fonda questa inconciliabilità?
«Antropologia della verità, quella cattolica; antropologia del potere, quella massonica. La visione massonica della realtà umana, storica e sociale, implica necessariamente una lotta alla realtà ecclesiale, in quanto questa sostiene una visione dell'uomo e della realtà sociale fondata su una antropologia che la Massoneria considera negativa e definitivamente superata. La dichiarazione sulla Massoneria, pubblicata il 26 novembre 1983 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, raccoglie e fissa in maniera definitiva la impossibilità a qualsiasi intesa, sul piano teorico e pratico, fra Chiesa e Massoneria.

Tutti i tentativi che sono stati condotti per attenuare, o addirittura eliminare, la posizione della Chiesa sulla Massoneria, sono espressione di sostanziali equivocità dottrinali e storiche, che hanno sempre ricevuto un autentico disprezzo da parte delle varie autorità massoniche. Nel confronto tra Chiesa e Massoneria si vive un aspetto, drammaticamente significativo, del rapporto tra Chiesa e modernità. La Massoneria è, sostanzialmente, e, si potrebbe dire, gloriosamente moderna e quindi sostanzialmente antiecclesiale».

E' possibile il dialogo con i "liberi muratori"?
«Tutta la preoccupazione per trovare punti di intesa fra Chiesa e Massoneria hanno sempre trovato la più rigorosa condanna da parte della Massoneria. Se la questione del rapporto tra Chiesa e Massoneria, sul piano dottrinale, etico e sociale non ha subito nessuna modificazione, è pure evidente che non esiste soltanto un problema interno alla Chiesa e che si formula come impossibilità a una contemporanea adesione alla Chiesa e alla Massoneria. La società di oggi, nella sua estrema articolazione, nella compresenza di varie opzioni culturali e sociali, pone certo il problema dell'eventuale rapporto, sul piano pratico-sociale, tra cristiani e massoni.

Vorrei chiarire che si tratta di dialogo e di eventuali confronti pratici e sottolineare che il dialogo è tanto più effettivo e, in qualche modo efficace, quanto più è espressione di una identità forte. Il dialogo con gli aderenti alla Massoneria e alle strutture massoniche della società è tanto più reale e, in qualche modo, può contribuire a una maturazione positiva della società, quanto più i cristiani vi si impegnano in forza della propria originalità di fede, senza correre il rischio di posizioni teoriche e pratiche concordistiche o irenistiche. Non è certo andando alla ricerca di una presunta visione comune catto-massonica che si opera positivamente per il bene comune della società».

Quindi nessuna mediazione è possibile?
«Personalmente ritengo che il dialogo tra cristiani e massoni, come anche il dialogo con esponenti di ogni altra visione antropologica o religiosa, può essere un fattore positivo per l'incremento della vita sociale, ma a condizione che non si metta fra parentesi l'irrinunciabile originalità dell'evento cristiano che segna in modo indelebile la coscienza e il cuore di quanti seguono il mistero di Cristo, nel mistero della Chiesa. Non si può certo negare, e anche qui il magistero degli ultimi papi è straordinariamente puntuale, che il pericolo sia oggi da parte dei cristiani, di pretendere di ritrovare la propria identità nel dialogo e nel compromesso con le forze mondane.

Questo dialogo distrugge la Chiesa e certo non dà un apporto significativo alla vita e alle problematiche della società. I criteri e le regole del dialogo fra i cristiani e gli aderenti ad altre posizioni culturali e storiche non vengono fissati se non dalla Chiesa, nel suo irrinunciabile compito di essere responsabile della verità e della carità. Come ci ha ben insegnato Benedetto XVI, una verità senza carità corre il rischio della ideologia, ma una carità senza verità è soltanto un illusorio emotivismo. Mi sembra quindi che non si deve né enfatizzare positivamente il dialogo fra cristiani massoni, né deprecarlo, ma consentire che la missione che i cristiani vivono nella società, in obbedienza alla Chiesa e alle sue direttive, sappia assumersi la responsabilità e il rischio di dialoghi e di collaborazioni che si rivelino utili per la vita sociale».

Qual è il terreno di un possibile confronto?
«Una posizione che mi sembra raccogliere il senso profondo del magistero della Chiesa sulla Massoneria esprime la possibilità di dialoghi effettivi ed efficaci, di cui è piena la storia della Chiesa e della missione cristiana. Non sono mancati in questi ultimi secoli, certamente fin dai tempi del grande Papa Benedetto XIV, voci su implicazioni di alti gradi della ecclesiasticità con la massoneria. Non ho competenza per giudicare sulla consistenza delle voci che si sono rinnovate negli ultimi decenni. Preferisco dire che, ove episodi del genere siano caduti, dipendono da una insufficiente coscienza della propria identità cristiana e dal desiderio di ritagliare, nel contesto della società, uno proprio spazio di potere, economico e politico. E, come dicevano gli antichi, "de hoc, satis"».

 

Mons Luigi Negri San MarinoVESCOVO LUIGI NEGRIGRAN LOGGIA D ITALIA MASSONERIA GRAN LOGGIA D ITALIA MASSONERIA MASSONERIA RAFFIBENEDETTO XVI papa benedetto a milano MASSONERIA MEDAGLIA DA GRAN COMMENDATORE DELL ORDINE TEMPLARE

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…