dipietro cristiano figlio dipietro copia

FANGHIGLIA CRISTIANA - GUIDI, RENZI, BOSCHI, NUNZIA DE GIROLAMO, MASTELLA, BOSSI, DE MAGISTRIS, LUPI, MARONI, FINI, ETC. IL FAMILISMO AMORALE RIENTRA NEI VALORI NAZIONALI: INFATTI INVASE ANCHE L'ITALIA DEI VALORI DI UN CAMPIONE DELLA PUREZZA, TONINO DI PIETRO

Mario Ajello per Il Messaggero

TIZIANO E MATTEO RENZITIZIANO E MATTEO RENZI


‘’Aaaaaaaaaahhh! Iatevenne iatevenne». Dovrebbe cantare con Domenico Modugno quest' inno dell' anti-familismo nazionale l' ex ministra Guidi. E magari lo «iatevenne», rivolto al fidanzato siciliano voglioso di favori di governo, l' avrebbe salvata? Di sicuro non è facile in questo Paese - nel quale Leo Longanesi propose di scrivere sul tricolore il motto nazionale: «Tengo famiglia» - tenere lontani gli affetti dalla politica.

Pier  Luigi  Boschi  Pier Luigi Boschi

 

Quando Mastella, nel 2008, affondò il secondo governo Prodi, lo fece con queste parole pronunciate in Senato: «Tra il potere e l'amore per la famiglia, io scelgo il secondo». Le accuse alla moglie Sandra e il doloroso coinvolgimento della prole (i figli so' piezz' 'e core) in vicende politico-giudiziarie avevano spinto Clemente a mandare a casa l' esecutivo.

GUIDI E GEMELLI GUIDI E GEMELLI

 

Quasi sempre, quando la politica e l' eccesso di affetto (o di sfrontatezza) vengono a contatto, finisce male. Chi non ricorda che la saga «the Family» - come la chiamò il tesoriere leghista Belsito - produsse «the end» per la dinastia dei Bossi? In cui i soldi pubblici venivano usati per pagare le multe, le sigarette, il vitto, l' alloggio e pure lo stipendiuccio al Trota, con tanto di finta laurea comprata in Albania.

 

O finivano alla scuola privata della moglie del Senatur, Manuela. O servivano per le corse in auto e per la bella vita dell' altro figlio, Riccardo. Per non dire del fratello dell'Umberto, imbucato all' Europarlamento non come meccanico (la sua professione) ma come assistente di Salvini. E Rosy Mauro che a spese dei contribuenti paga gli studi (Tirana anche per lui), la palestra e tutto il resto per il bel fidanzato-body guard?

CLEMENTE MASTELLA SANDRA LONARDO CLEMENTE MASTELLA SANDRA LONARDO bossi bossi


DONNE DI CUORE

Michela Vittoria Brambilla, che a un certo punto Berlusconi aveva designato sua erede politica alla guida del centrodestra italiano, il marito lo ha piazzato come consigliere dell'Aci a Milano. Annamaria Cancellieri quando stava al Viminale finì nella bufera per avere telefonato a mamma Ligresti, a cui prometteva un interessamento per la figlia appena arrestata e l' aiutino arrivava in cambio dell' ottimo lavoro in Fondiaria che la dinastia siculo-milanese aveva dato al figlio delle ministra rivelatasi assai riconoscente.

AnnaMaria Cancellieri e il marito Nuccio Peluso AnnaMaria Cancellieri e il marito Nuccio Peluso

 

Mino Maccari, contro la pratica del fascismo ma non solo di favorire amanti e figli incapaci, coniò la rimetta: «Sua Eccellenza, facciam voti / che siano meglio i nipoti». Anche se Giuseppe Gioachino Belli, a proposito dei nipoti dei Papi nepotisti, non si era fatto illusioni: «So' i ppiù scrocconi».


Meglio i generi - da cui l' espressione «generone», che indica oltre a ineleganza anche avidità - o i cognati come quello di Craxi, Paolo Pillitteri, che Bettino volle sindaco di Milano e l' inizio della fine del leader socialista fu dovuto anche a scelte così? Ad Anna Finocchiaro qualche imbarazzo politico è derivato dalle vicende siciliane di suo marito, medico.

MARIA VITTORIA BRAMBILLA MARIA VITTORIA BRAMBILLA


L' ex ministro Nunzia De Girolamo s' è giocata il posto a causa del bar dell' ospedale Fatebenefratelli di Benevento la cui gestione era dello zio Franco. Il ministro Lupi non è stato più ministro in seguito al Rolex e all' abito sartoriale regalati al primogenito da alcuni indagati, poi prosciolti. E il fratello dell' ex tesoriere della Margherita, Lusi? E il fratello di Vasco Errani, che avrebbe ricevuto favori parentali secondo gli accusatori dell' ex governatore emiliano?

I FRATELLI DE MAGISTRIS I FRATELLI DE MAGISTRIS

 

E il fratello di de Magistris a Napoli, di cui s'è chiacchierato all' inizio del mandato da sindaco di Giggino 'a manetta? Il familismo amorale rientra dunque nei valori nazionali e dunque non poteva non invadere anche l' Italia dei Valori dell' altro campione della purezza, Tonino Di Pietro. Che ha favorito la carriera del figlio Cristiano e quello, non contento, si sostituiva al padre - come dimostrano le intercettazioni telefoniche con Mario Mautone, pezzo grosso delle Infrastrutture quando Di Pietro senior era ministro - nel suggerire nomine, e si spingeva pure a fare raccomandazioni per alcuni architetti ed alcune imprese amiche.

nunzia de girolamo (4)nunzia de girolamo (4)

 

Il massimo della comicità si ebbe quando Tonino mise in rete un video per difendere Cristiano, candidato alle elezioni regionali molisane in barba all' Idv di Termoli, che si dimise in massa al grido: «Sei come Bossi, sei come Berlusconi». I quali di protetti e protette, come si sa, ne sanno ampiamente qualcosa. Così come Bobo Maroni, accusato di far viaggiare presunte fidanzate, a spese della Regione.
Mentre il suo successore, Salvini, viene considerato uno specialista nel piazzare le proprie ex in uffici pubblici.


I BABBI

ILLUSTRAZIONE DI PIETRO CON IL FIGLIO CEFALO ILLUSTRAZIONE DI PIETRO CON IL FIGLIO CEFALO

«Di tanto amore morirò....», è la canzone (stupenda) di Ivano Fossati. E politicamente parlando, di troppo amore familiare si può davvero morire. Perciò la ministra Boschi è così preoccupata per la vicenda del papà finito nella bufera della Banca Etruria.


Mentre a babbo Tiziano, cognome Renzi, ogni tanto viene attribuito qualche traffico e il figliolo non può che soffrirne. Ma in questa vicenda lucana di Guidi e fidanzato, sono spuntati i Pittellas Brothers. Una volta, c' erano invece i Tullianos. E ne ha fatto le spese Gianfranco Fini, per quella storia della casa del cognato a Montecarlo. «Malcostume mezzo gaudio», direbbe Totò.
 

maurizio lupi maurizio lupi Di Pietro e figlioDi Pietro e figlio

 

Ultimi Dagoreport

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)