giorgia meloni sergio mattarella

GIRAMENTI DI MELONI – LA “DUCETTA” SENTE PUZZA DI BIS TRA I RINGRAZIAMENTI A MATTARELLA PER IL DISCORSO DI FINE ANNO: “SE QUALCUNO STA LAVORANDO PER UN BIS DI MATTARELLA ABBIA IL CORAGGIO DI DIRLO SENZA USARE STRUMENTALMENTE IL VIRUS. QUELLA DI RIELEGGERE UN PRESIDENTE PER IL SECONDO MANDATO È UNA PRASSI CHE NON SI PUÒ CONSOLIDARE. CON LA FINE DEL MANDATO DI MATTARELLA SI DOVREBBE CONSIDERARE CONCLUSA ANCHE L'ESPERIENZA DEL GOVERNO DA LUI PROMOSSO, E SI DOVREBBE TORNARE AL VOTO…”

discorso di fine anno 2021 sergio mattarella

Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

 Grazie presidente. È un coro pressoché senza stonature quello dei ringraziamenti al Capo dello Stato Sergio Mattarella dopo il suo ultimo discorso di fine anno. Una valanga di osanna che nasconde il desiderio del bis, soprattutto da parte di alcune voci di Pd e M5s. Di fronte all'ipotesi di un secondo mandato per Mattarella, la reazione più dura è firmata dalla presidente di Fratelli d'Italia.

 

giorgia meloni a natale

Giorgia Meloni stoppa le tentazioni del centrosinistra. «Se qualcuno sta lavorando per un bis di Mattarella abbia il coraggio di dirlo senza usare strumentalmente il virus - mette in chiaro Meloni - quella di rieleggere un presidente per il secondo mandato è una prassi che non si può consolidare». Da Meloni arrivano sottolineature su un ruolo del presidente che dovrebbe «tornare a far sentire ogni italiano cittadino a pieno titolo, anche chi pone domande legittime sulla durata ed efficacia dei vaccini».

 

L'orizzonte di Fdi è il voto anticipato. «Con la fine del mandato di Mattarella si dovrebbe considerare conclusa anche l'esperienza del governo da lui promosso, e si dovrebbe tornare al voto», dice Meloni. Diversi i toni del centrodestra di governo.

 

meme del presepe con matteo salvini giorgia meloni silvio berlusconi

«Grazie al Presidente Mattarella, di tutto e per tutto. Condividiamo con il Presidente l'orgoglio e il ringraziamento per tutti gli Italiani che hanno dimostrato responsabilità, pazienza, dignità, forza e coraggio in mesi di gravi difficoltà», scrive il segretario della Lega Matteo Salvini.

 

Il Carroccio però guarda avanti e Salvini promette e apre al presidenzialismo: «Lega e Centrodestra saranno determinati e determinanti per la scelta del suo successore, speriamo l'ultimo non eletto direttamente dal popolo italiano». In serata fonti parlamentari leghiste ribadiscono: «La Lega prende atto delle ripetute dichiarazioni di Mattarella, indisponibile a un bis, e non intende forzare né la sua volontà né la Costituzione». Le stesse fonti annunciano un possibile vertice di centrodestra entro una settimana e Salvini accelera per calendarizzare tra qualche giorno il tavolo sul Colle con gli altri leader. Da Forza Italia interviene il coordinatore nazionale Antonio Tajani: «Bene su vaccini, bene sul senso forte di unità nazionale. Un messaggio di un Presidente che ha bene interpretato il suo ruolo di Capo di Stato».

 

mattarella e mario draghi al quirinale

Più sintetico il premier Mario Draghi, per il quale le parole del presidente della Repubblica «toccano il cuore di tutti i cittadini». Grazie dai presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Sfumature differenti nel vasto fronte alternativo al centrodestra. Il ministro della Salute Roberto Speranza, leader di Leu, twitta con un «Grazie presidente Mattarella».

 

«Grazie per questi sette anni, intensi e difficili, ma pieni di coraggio e bellezza», dichiara il leader di Iv Matteo Renzi, dando per scontato l'addio di Mattarella. Per Carlo Calenda di Azione il capo dello Stato ha indicato «Come vorremmo essere. Come possiamo essere». Non entra nel dibattito sul Colle il leader M5s Giuseppe Conte: «Le parole di Mattarella dipingono l'orizzonte di un impegno politico a cui non possiamo sottrarci».

letta meloni

 

Stesso spartito suonato dal segretario del Pd Enrico Letta: «Siamo grati a Mattarella per come ha saputo rappresentare l'interesse nazionale e guidare il Paese nelle tante crisi che si sono succedute». Ma nel Pd e in alcuni settori del M5s resta la speranza del bis. Limpido il tweet del deputato dem Matteo Orfini: «Ultimo desiderio dell'anno: ritrovarlo al Quirinale nei prossimi sette anni». Auspicio condiviso dal collega del M5s Sergio Battelli: «Grazie presidente e se dovessi ripensarci sappi che il mio voto ce l'hai»

discorso di fine anno sergio mattarella 2021 4discorso di fine anno sergio mattarella 2021 2discorso di fine anno sergio mattarella 2021 3

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…