mattarella conte zingaretti di maio

IL GOVERNO CONTE HA LE ORE CONTATE. MERCOLEDÌ SARÀ IL SUO D-DAY - IL DURO MONITO DI MATTARELLA AI PARTITI DI MAGGIORANZA: SE IL VOTO DEL SENATO BOCCERÀ LA RIFORMA DEL MES, NASCERÀ UN GOVERNO DI TRANSIZIONE FORMATO DA TECNICI E GUIDATO DA MARTA CARTABIA FINO A CHE I DATI SULLA PANDEMIA NON SARANNO PIATTI E MAGARI VACCINATI, DOPODICHÉ SI APRONO LE URNE - IL MONITO QUIRINALIZIO SI È RIVOLTO OVVIAMENTE AI 5STELLE E A FORZA ITALIA MA ANCHE CONTE HA RICEVUTO IL SUO DAL COLLE...

DAGOREPORT

giuseppe conte sergio mattarella

Il governo giallo-rosso di Conte ha le ore contate. Mercoledì sarà il suo D-Day. Attraverso i suoi quirinalisti (Breda, Magri, Folli), il monito di Mattarella ai partiti di maggioranza è stato secco come un cassetto chiuso con una ginocchiata: se il voto del Senato boccerà la riforma del Mes, Conte tornerà a fare l’avvocato e nascerà un governo di transizione formato da tecnici e guidato da Marta Cartabia fino a che i dati sulla pandemia non saranno piatti e magari vaccinati, dopodiché si aprono le urne. Amen.

mattarella merkel

 

L’ira del capo dello Stato con la classe politica ha toccato vertici inediti. Così non si può andare avanti, l’Italia non può permettersi di andare contro l’Eurogruppo, la famigerata riforma del Mes non ha nulla a vedere col Mes sanitario dei 37 milioni ma si tratta solo di un aggiornamento per adeguarla a una normativa bancaria europea.

 

luigi di maio vito crimi

Il monito quirinalizio si è rivolto ovviamente ai 5Stelle (il voto di mercoledì sarà la prova del 9 per la leadership di Di Maio: sono 42 deputati e 16 senatori contrari alla riforma) e a Forza Italia (quanti saranno quelli che voteranno la riforma del Mes in barba al diktat di Berlusconi?).

 

Ma anche Giuseppe Conte ha ricevuto il suo: l’insofferenza nei tuoi confronti dei partiti della maggioranza comincia a pesare, il balletto quotidiano di comitati e task force e cabine di regia sul Recovery Fund ha toccato vette insostenibili, etc.

 

SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI

Il premier per caos ha fatto come al solito buon viso al cattivo gioco, ha incassato come un punching-ball i pugni del Colle e se n’è uscito dall’angolo promettendo al Quirinale che avrebbe concesso un’intervista a “Repubblica” per correggere i suoi errori. Ma le domande rivolte a Conte sembravano più opera di Ta-Rocco Casalino che di Maurizio Molinari. E Mattarella si è incazzato di nuovo.

 

MANFRED WEBER

Intanto, quello che resta dell’ottuagenario Berlusconi è in fibrillazione epilettica. In un colloquio telefonico con Salvini ha confessato di essere preoccupatissimo delle reazioni europee al suo voltafaccia sul Mes. In attesa della tortorata telefonica della Merkel, si sarebbe già fatto vivo Manfred Weber, capogruppo del Partito Popolare Europeo.

 

NICCOLO GHEDINI LICIA RONZULLI MATTEO SALVINI

Il Banana maledice il giorno in cui ha dato retta al suo vicepresidente Antonio Tajani che ben intortato dal duplex Ghedini-Salvini l’ha convinto a bocciare la riforma del Mes: non è votabile, mandano la troika, bisogna fare delle modifiche, non ci possiamo staccare dal centrodestra, etc.  

 

Trai grillini, scrive “la Verità”, chi esce letteralmente a pezzi è don Vito Crimi, reggente per caso del M5s. “Gualtieri è andato in Europa», dice Crimi, «con il pieno mandato perché mi sono assunto la responsabilità di non indebolire la posizione del nostro Paese nei rapporti internazionali europei”.

DAVID SASSOLI ROBERTO GUALTIERI

 

 

 

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…