putin salvini le pen

“BISOGNA BLOCCARE I FINANZIAMENTI CHE ARRIVANO AI PARTITI EUROPEI DA RUSSIA E CINA” - IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA UNA RISOLUZIONE CHE METTE SOTTO ACCUSA LE FORZE SOVRANISTE “AMICHE” DI MOSCA E PECHINO - NEL MIRINO CI SONO LA LEGA, IL PARTITO DI MARINE LE PEN, I TEDESCHI DELL’AFD, IL PARTITO DI ORBAN E IL BREXIT PARTY INGLESE - LE MOTIVAZIONI: “PROVE CONCRETE DIMOSTRANO CHE ATTORI STRANIERI HANNO INTERFERITO ATTIVAMENTE CON LE ELEZIONI DEMOCRATICHE E I REFERENDUM DEI PAESI EUROPEI, ATTRAVERSO OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO OCCULTO DURANTE LE CAMPAGNE ELETTORALI”

Claudio Tito per “la Repubblica”

 

STRACHE SALVINI LE PEN

Bloccare i soldi, i finanziamenti e gli aiuti che dall'estero, in particolare da Russia e Cina, arrivano ai partiti e agli esponenti politici dell'Unione europea. Il Parlamento di Strasburgo ha approvato ieri a larghissima maggioranza (552 si, 81 no) una risoluzione, legata ad un rapporto dello stesso Europarlamento, che mette sotto accusa le forze sovraniste e populiste che hanno collaborato o stanno collaborando con Mosca e Pechino. E tra i soggetti additati come esempio negativo c'è anche la Lega di Matteo Salvini.

orban 11

 

E, rompendo il fronte del centrodestra, oltre ai Forzisti iscritti nel gruppo Popolari anche Fratelli d'Italia, nonostante il riferimento all'alleato leghista, ha dato il suo voto favorevole. Il Carroccio alla fine si è astenuto. L'obiettivo degli eurodeputati è fermare il tentativo di distorcere i processi democratici e di condizionare con le fakenews le opinioni pubbliche europee.

 

putin xi jinping

«Prove concrete - si legge nelle motivazioni della risoluzione - dimostrano che gli attori stranieri hanno interferito attivamente con le elezioni democratiche e i referendum dei paesi europei, attraverso operazioni di finanziamento occulto durante le campagne elettorali. Tali operazioni dolose mettono a repentaglio l'integrità delle elezioni indette nell'UE, poiché favoriscono una concorrenza sleale tra i partiti e i candidati, stanziando ulteriori risorse a taluni partiti - generalmente quelli antieuropeisti - non conteggiate nelle dichiarazioni ufficiali delle campagne elettorali».

 

MATTEO SALVINI CON MARINE LE PEN A PARIGI

L'aula di Strasburgo va anche oltre e indica per nome e cognome i "collaborazionisti": «Partiti come l'austriaco Freiheitliche Partei Österreichs, il francese Rassemblement National e l'italiano Lega Nord hanno firmato accordi di cooperazione con il partito Russia Unita del presidente russo Vladimir Putin ». E poi «il tedesco Alternative für Deutschland (AfD), gli ungheresi Fidesz e Jobbik e il Brexit Party nel Regno Unito avrebbero stretti contatti con il Cremlino».

 

XI JINPING E VLADIMIR PUTIN

Non solo. C'è una parte, richiesta dal Movimento 5Stelle, e che nelle intenzioni dei grillini fa riferimento anche alle consulenze prestate da Matteo Renzi. «Alcuni paesi - si legge ancora - sono particolarmente attivi nel campo dell'elite capture e della cooptazione, in particolare Russia e Cina, ma anche Arabia Saudita e altri paesi del Golfo» e a titolo esemplificativo citano l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder, l'ex primo ministro finlandese Paavo Lipponen, l'ex ministra austriaca degli Affari esteri Karin Kneissl, l'ex primo ministro francese François Fillon e l'ex primo ministro francese Jean-Pierre Raffarin.

Jean Pierre Raffarin

 

Per tutti questi motivi si invitano gli Stati membri a colmare le lacune legislative in relazione a «contributi in natura da parte di attori stranieri a favore di partiti politici, fondazioni, persone che ricoprono cariche pubbliche o elettive». Nella medesima ottica «dovrebbe essere attuato un monitoraggio delle spese elettorali».

 

Come prevedibile, il riferimento al Carroccio ha provocato un vero proprio scontro tra i partiti italiani. «Sì al contrasto e alla dura condanna delle ingerenze e interferenze straniere in particolare di Mosca e Pechino, no alle strumentalizzazioni politiche della sinistra», dice il leghista Marco Dreosto che poi attaca Pd e M5S: «Il primo è alleato del lobbista pro-Russia Schröder, il secondo è amico di Caracas e di Pechino».

 

SALVINI LE PEN-3

«La tragica attualità di questi giorni - risponde il dem Pierfrancesco Majorino - rende tremendamente attuale il tema che abbiamo posto e dimostra la necessità di continuare il lavoro, garantendo che il Parlamento europeo sia un presidio forte e affidabile per la nostra democrazia». «Voteremo a favore della relazione - ha spiegato il capogruppo di Fdi Raffaele Fitto - perché il testo contiene parole chiare di condanna per le ingerenze russe. Ci dispiace che le sinistre abbiano voluto utilizzare questa relazione per colpire avversari politici (in questo caso la Lega) ». «Evidentemente - ha chiuso la grillina Laura Ferrara - la Lega ha venduto l'anima al diavolo».

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