“NON VI TEMO E, SOPRATTUTTO, NON HO MAI CERCATO IL PD” – LA RAGGI È FURIOSA PER L’ALTOLÀ DI ZINGARETTI A UN POSSIBILE BIS DELLA SINDACA APPOGGIATA DA UNA COALIZIONE GIALLOROSSA – IL SILENZIO DEI BIG PENTASTELLATI È UN’ULTERIORE CONFERMA CHE LE TRATTATIVE SONO IN CORSO. E UNA RICANDIDATURA DI “VIRGY” FA COMODO PER BUTTARE NEL CESTINO IL VINCOLO DEL DOPPIO MANDATO…

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Simone Canettieri per “il Messaggero”

 

virginia raggi e nicola zingaretti virginia raggi e nicola zingaretti

«Niente di personale contro i nostri alleati grillini al governo, ma chiederci di sostenere a Roma Raggi e come dire a loro di appoggiare in Campania De Luca: perché si scandalizzano?». Al Nazareno, quartier generale del Pd, provano a gettare acqua sul fuoco. A fare in modo che il caso Roma non mini la maggioranza giallorossa. Di sicuro, però, le parole di Nicola Zingaretti riportate ieri da Il Messaggero hanno colpito nel segno.

 

luigi di maio vito crimi luigi di maio vito crimi

Il segretario dei dem, e governatore del Lazio, ha fatto trapelare che l' ormai sempre più possibile ricandidatura di Raggi nella Capitale sarebbe «una minaccia per i romani». Un modo per fugare ogni dubbio su un possibile accordo Pd-M5S in vista delle comunali dell' anno prossimo.

VIRGINIA RAGGI VIRGINIA RAGGI

 

Un messaggio che Zingaretti ha voluto dare internamente e non solo: «Esiste il doppio turno alle comunali, noi correremo con il nostro candidato, non esiste alcun tipo di appoggio alla sindaca: la sua azione la consideriamo pessima, come dimostra la nostra opposizione in Aula Cesare», è il pensiero dei fedelissimi del segretario. Ma la replica dell' inquilina del Campidoglio è altrettanto netta: «Non vi temo e, soprattutto, non ho mai cercato il Pd».

CARLA RUOCCO ALESSANDRO DI BATTISTSA VIRGINIA RAGGI LUIGI DI MAIO CARLA RUOCCO ALESSANDRO DI BATTISTSA VIRGINIA RAGGI LUIGI DI MAIO

 

I vertici del M5S davanti a questo affondo preferiscono non commentare, per non alimentare appunto una contrapposizione che potrebbe impattare su Palazzo Chigi. Vito Crimi, capo politico dei grillini, è in imbarazzo. Evita la polemica, anche perché, in vista delle elezioni regionali, proverà comunque a trovare un accordo con il Nazareno, almeno per la Liguria, dove c' è da contrastare il governatore uscente Giovanni Toti.

 

virginia raggi nicola zingaretti virginia raggi nicola zingaretti

Tacciono anche i ministri che in questi giorni, da Alfonso Bonafede a Federico D' Incà, si sono spesi - a parole - per una ricandidatura di Raggi, in deroga alla regola sacra dei pentastellati. In questo gioco di tattiche e convenienze, si tira fuori, dalla difesa d' ufficio a «Virginia», anche Alessandro Di Battista. Sull' ex parlamentare, pezzi del Movimento fanno circolare l' ipotesi di un suo interesse al Campidoglio così da bruciarlo dalla corsa per la leadership.

virginia raggi foto di bacco (2) virginia raggi foto di bacco (2)

 

LA REAZIONE

Esce da questi tatticismi Barbara Lezzi, senatrice ed ex ministra del Conte I, che equipara Zingaretti a Salvini perché anche lui «si schiera dalla stessa parte degli odiatori seriali» e lo sfida sulla vicenda Autostrade: «Anche la Lega sulla revoca delle concessioni prendeva tempo come fa il Pd». È chiaro dunque come la vicenda romana possa diventare un detonatore. In Campidoglio il muro pro-Virginia è alto.

barbara lezzi barbara lezzi

 

Il primo a erigerlo è Antonio De Santis, assessore al Personale e braccio destro di Raggi: «Ogni volta che il nome di Virginia si colloca al centro del dibattito - dice - parte un fuoco incrociato da tutti gli schieramenti politici per colpirla. Offendere, senza ragionare, è sin dal primo giorno la moda imperante. In fondo nelle alchimie delle segrete stanze andrebbe bene tutto, ma lei no. Chissà perché. Virginia Raggi riesce quindi a mettere sempre d' accordo tutti, all' insegna di un consociativismo dell' insulto. Una serie di affermazioni con la bava alla bocca, senza costrutto».

 

virginia raggi con la mascherina virginia raggi con la mascherina VIRGINIA RAGGI CON I TACCHI SUL TETTO DEL CAMPIDOGLIO VIRGINIA RAGGI CON I TACCHI SUL TETTO DEL CAMPIDOGLIO

De Santis, per provare a portare la sindaca a sinistra, dice anche lui che il segretario del Pd si comporta come Salvini. Concetto ripetuto da Giuliano Pacetti, capogruppo M5S in Campidoglio. Sì, ma Raggi? Continua a non rompere gli indugi, rimane vaga sull' annuncio del bis. Nei prossimi giorni Luigi Di Maio, ministro degli Esteri ed ex capo politico, la incontrerà. «Le parole del segretario Pd? Non mi fanno paura», è il commento lapidario che le è sfuggito ieri mattina. Lo scontro tra i due non si è mai arrestato, nemmeno in emergenza Covid sugli orari di chiusura dei supermercati. Un rapporto complicato, tra il segretario-governatore e la prima cittadina, che ha avuto già momenti di crisi sulla gestione dei rifiuti. Ora però la faccenda diventa politica.

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