jimmie akesson 2

SVEZIA FATTA A MAGLIE - COM'ERA LA STORIA RIPETUTA DA GIORNALI E TV, CHE IN SVEZIA I DEMOCRATICI ANTI-IMMIGRAZIONE ERANO RIMASTI UNA MINORANZA, IL GOLPE FALLITO? IL GOVERNO SOCIALDEMOCRATICO È APPENA STATO SFIDUCIATO, E ORA IL CENTRO-DESTRA CHE AVEVA PROMESSO NESSUNA ALLEANZA CON IL PARTITO DI AKESSON, SI TROVERÀ A CHIEDERGLI L'APPOGGIO ESTERNO, ADOTTANDO QUELLE POLITICHE CHE IL POPOLO SVEDESE STA CHIEDENDO…

 

 

Jimmie Akesson

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

Com'era la storia da giornali e TV ossessivamente ripetuta, evidentemente allo scopo di rassicurarsi, che in Svezia i neonazisti anti immigrazione erano rimasti una minoranza, il Golpe fallito, tutto destinato a rimanere com'era con i socialdemocratici alla guida pur avendo perso il primato storico, magari assieme a e liberali moderati, e che il Paese tempio dell'accoglienza Brussels-style era salvo dai barbari populisti?

 

Il Parlamento svedese alla sua prima seduta l'altro ieri ha votato la sfiducia al primo ministro Stefan Löfven : su 349 membri del Parlamento 204 hanno votato contro. È la prima volta che i socialdemocratici perdono. Alle ultime elezioni sono crollati nei consensi sia loro che gli alleati Verdi, ridotti al 4%. Così ora comincia la ricerca di un nuovo governo, l'incaricato potrà provarci non più di quattro volte, dopo le quali entro tre mesi si torna a votare. Ipotesi che naturalmente si cercherà di scongiurare perché i risultati sarebbero probabilmente più vistosi di quanto non sia stato quello del 9 settembre, ma anche ipotesi difficile da scongiurare.

 

I numeri di martedì infatti non sono casuali. La coalizione di centro-sinistra ha 144 seggi in parlamento, mettendo insieme socialdemocratici, verdi, e anche la sinistra estrema. Quella di centro-destra ne ha 143. I Democratici svedesi, nome al quale il politically correct impone di aggiungere subito dopo “dalla matrice o dall'origine neonazista”, ne hanno 62. Quindi il famoso 204 che ha sfiduciato il primo ministro è dato dalla somma di 143 + 62, manca un solo voto all'appello, quindi gli stessi moderati di centro-destra che a parole schifano i ripugnanti Democratici, si sono uniti a loro nel voto contrario. Non può essere accaduto per caso.

Jimmie Akesson 2

 

La risposta naturale è che il centro-destra ora, avendo soltanto un voto in meno del centro-sinistra, vuole governare, e che al leader dei moderati verrà dato quindi l'incarico. Ma con chi la fanno questa alleanza? La fanno con i socialdemocratici in caduta libera elettorale, o la fanno perlomeno con l'appoggio esterno, quindi scendendo a patti precisi, dei Democratici, sempre quelli ripugnanti?

 

Si alleano con quelli abbandonati dagli elettori sulle politiche di immigrazione, sicurezza e welfare, o con quelli che gli elettori hanno premiato nettamente, portandoli da niente al 17% in pochi anni, nonostante lo stigma politico e sociale?

 

Nazionalismo e sovranismo sono le parole terribili che aleggiano in questi giorni a Stoccolma. Di nuovo. I giornaloni italiani sentenziano che la situazione svedese e’ “causata da come i sovranisti hanno cavalcato la paura delle ondate migratorie” (la Repubblica), ma si guardano bene da dire se la paura ci sia o no, se le ondate migratorie abbiano causato problemi terribili o no, altrimenti non ci sarebbe proprio niente da cavalcare.

 

jimmie akesson

Più ragionevolmente il Wall Street Journal ricorda che si tratta dell'ultimo esempio di come la crescente preminenza di partiti contro l'immigrazione abbia scosso l'ordine politico europeo negli ultimi anni. E di come partiti a lungo considerati frange periferiche, siano al governo in Austria, dell'intero Est europeo, abbiano scavalcato il vecchio establishment in Italia, siano diventati la più grande forza di opposizione in Germania. Ecco.

 

Insomma non è più tempo di nuove Grosse Koalition, e se in Svezia tutti si affrettano a dire che con i democratici di Akesson mai, buona parte di loro mente.

 

Il partito di Centro e i LIberali dichiarano di essere pronti ad abbandonare la coalizione di centro-destra se le altre due componenti, i Moderati e I Cristiano Democratici, dovessero decidere di allearsi in qualche modo con i Democratici Svedesi.

 

Al partito dei moderati appartiene il neoeletto speaker della Camera, Andreas Norlén (eletto, guarda un po', grazie ai voti dei Democratici Svedesi) al quale secondo il sistema parlamentare del Paese spetta l'indicazione per il nuovo governo. Si prevedono tempi e trattative lunghissimi.

 

SVEZIA AL VOTO

Il cattivo della storia, Jimmie Åkesson, il leader di quel partito del quale si continua a dire che sia nato dai movimenti neonazisti, nonostante lui abbia cacciato chiunque fosse in odore di nazismo, compresa sua suocera, attende fiducioso offerte.

 

 Di lui si è scritto che ha appunto cavalcato il sovranismo, che ha polarizzato la campagna elettorale in chiave anti-immigrati; Peccato che la notte di Ferragosto ci abbiano pensato alcune migliaia di immigrati di seconda e terza generazione, mescolati ai nuovi arrivati, a devastare interi quartieri delle città svedesi, distruggendo negozi, incendiando macchine, terrorizzando la gente. Peccato che il capo della polizia sia andato in diretta TV a chiedere aiuto per una situazione divenuta insostenibile per l'ordine pubblico nazionale.

 

 Ora che siamo alla resa dei conti dopo le chiacchiere, resta il fatto che Akesson ha ottenuto un tale sostegno da obbligare quasi tutte le recalcitranti formazioni politiche a cambiare atteggiamento e rivendicare limiti all’immigrazione e misure serie di sicurezza.

nazionalismo svedese

 

«Non sono qui per creare problemi – ha detto – ma non lasceremo passare un esecutivo che non ponga le giuste condizioni per governare il Paese».

 

A questo punto l'incarico andrà a Ulf Kristersson, il leader del partito Moderato, quello che ha più voti nella coalizione di centro-destra . La scelta è facile sulla carta: o si allea con i cattivi, o si allea con i socialdemocratici, o, cosa più probabile, tenta di convincere gli alleati storici ad accettare l'appoggio esterno dei Democratici Svedesi, con i quali concorda l'intero programma di governo su immigrazione, sicurezza, assistenza sanitaria e pensioni. Più in là resta l'obiettivo principale, ovvero il referendum per uscire dall'Unione Europea , non dall'euro, perché la Svezia si è tenuta la sua sana Corona.

 

Ma non è bastato perché la brutale verità è che il sistema di welfare alle prese con sistema di accoglienza massiccio, in un Paese di meno di 10 milioni di abitanti, ha fallito.

 

Non ci sono i numeri, nei bilanci, per offrire a tutti i cittadini stranieri le stesse tutele dei cittadini svedesi, e quindi la frustrazione è doppia: per gli stranieri che non ottengono le tutele e per gli svedesi che se le sono viste ridurre.

ULF KRISTERSSON

 

E’ impossibile inoltre la convivenza tra culture diametralmente differenti, e il mito delle braccia aperte, dell'accoglienza, dell'integrazione, fatto proprio dall’establishment politico, che ha sempre rifiutato un dibattito serio, ha sempre scelto di ignorare i tentativi di prevaricazione culturale degli immigrati musulmani, è andato a sbattere e si è fatto anche molto male.

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”