salvini di maio

DI MAIO, SEI STATO PECULATO - IL GOVERNO VA SOTTO SUL DDL ANTICORRUZIONE, A VOTO SEGRETO PASSA L'EMENDAMENTO DELL' EX GRILLINO VITIELLO CHE SALVA ALCUNI BIG LEGHISTI A PROCESSO - SCOPPIA L’IRA M5S, SALVINI: "INCIDENTE DI PERCORSO". E CRESCE L' IPOTESI DELLA FIDUCIA – MA SUL DL SICUREZZA IL LEADER DEL CARROCCIO MINACCIA: 'L'OK O SALTA TUTTO'

Barbara Acquaviti per “il Messaggero”

 

SALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO

E' la seconda volta che il governo viene battuto in una settimana. Ma se in commissione al Senato sul decreto sicurezza il colpevole aveva un nome e cognome, quello del dissidente grillino Gregorio De Falco, questo secondo scivolone alla Camera sul ddl anticorruzione, si trasforma in una caccia alle streghe tra le due forze di maggioranza.

 

Nessun tabulato, questa volta, può raccontare la verità perché la bocciatura arriva su un voto segreto, uno dei tanti che Forza Italia, sostenuta dal Pd, aveva chiesto sul provvedimento che contiene anche la controversa norma che blocca la prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Smacco ulteriore per i grillini, a firmare l' emendamento che manda gambe all' aria i giallo-verdi è un ex, quel Catello Vitiello che, eletto nelle liste pentastellate, fu poi accompagnato alla porta del gruppo Misto per l' appartenenza a una loggia massonica.

luigi di maio giuseppe conte matteo salvini giovanni tria

 

Il punto è che l' incidente non avviene su una norma qualsiasi: l' emendamento, infatti, riprende in buona parte la proposta di modifica che in commissione era stata ribattezzata salva-leghisti dal momento che poteva incidere su alcuni processi in cui sono coinvolti, per esempio, il vice ministro Rixi o il capogruppo Molinari. Di fatto, la modifica interviene sull' abuso d' ufficio e ridefinisce in modo restrittivo il peculato. E' una doccia fredda per la maggioranza. Il deputato pentastellato, Andrea Colletti, accusa il Carroccio di aver votato una norma salva-ladri.

conte salvini di maio

 

Igor Iezzi, l' uomo di Salvini in commissione Affari costituzionali, se la prende con i deputati M5s più vicini al presidente della Camera, Roberto Fico: «Cercano una scusa per non votare il dl sicurezza».

 

VELENI E SOSPETTI Di incontrovertibile ci sono i numeri. In totale sono stati almeno 36 i franchi tiratori, ma il Pd insinua che siano anche di più, visto che i dem avevano dichiarato la loro contrarietà a quella proposta. Si contano anche gli assenti: nove per parte per Lega e M5s.

CATELLO VITIELLO

 

Matteo Salvini giura lealtà alla maggioranza e fa sapere di considerare il voto dell' aula «assolutamente sbagliato», un «incidente di percorso» che renderà però l' approvazione «ancora più veloce». Si fa più concreta l' ipotesi della fiducia. Se non fosse che domani inizia la sessione di bilancio, che preclude ogni altro provvedimento, e alla Camera la fiducia va posta 24 ore prima...

 

DI MAIO SALVINI

Il capogruppo M5s alla Camera, Francesco D' Uva, mette però agli attiche quello che è accaduto «è gravissimo» e che «così non si va avanti». Curiosamente una frase simile a quella pronunciata in mattinata dal leader del Carroccio, quando nel mirino dei ribelli era finito il suo decreto sicurezza. «O passa o salta tutto», aveva intimato. Perché i due provvedimenti, l' uno bandiera del M5s l' altro della Lega, viaggiano su un binario parallelo, e parallelamente sono diventati terreni minati a causa di emendamenti ad hoc dell' altra metà della maggioranza. La giornata era infatti cominciata con due proposte, firmate Carroccio e poi ritirate, che intervenivano sulla prescrizione.

 

SALVINI DI MAIO

Stessa sorte per gli emendamenti al decreto sicurezza depositati dai 18 dissidenti grillini che avevano chiesto ai vertici di discutere più a fondo il provvedimento: i pentastellati della commissione competente ne hanno comunque presentati cinque. L' idea però era quella di lasciarli lì più come testimonianza che altro. Anche perché il provvedimento, che arriva in aula il 23, scade il 4 dicembre e qualsiasi modifica lo mette a rischio decadenza. A questo punto, però, tutto torna il altomare. A cominciare dalla fiducia reciproca tra i due partner di governo.

di maio conte salvini

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…