giorgia meloni

LA MELONI CERCA A TAL PUNTO DI DIVENTARE ISTITUZIONALE CHE DALLA DESTRA SOCIALE È PASSATA COI FORCHETTONI DI CONFINDUSTRIA. E ATTACCA IL REDDITO DI CITTADINANZA: “HA FALLITO, CHI PUÒ LAVORARE DEVE ESSERE AIUTATO A TROVARE LAVORO” – RENZI SI CANDIDA A MILANO CONTRO BERLUSCONI: “COMPETIZIONE UTILE E DIVERTENTE”. MA PER NON RISCHIARE, SARÀ IN LISTA ANCHE IN TOSCANA – LA RAI ANNUNCIA: IL 7 E IL 15 SETTEMBRE CI SARANNO I CONFRONTI TELEVISIVI TRA I CANDIDATI

 

 

 

 

 

Elezioni politiche 2022, ultime notizie

Marco Bruna per www.corriere.it

emma bonino enrico letta 1

 

+Europa: «Bonino candidata con Pd è fake news»

«Il fatto che Emma Bonino possa essere candidata nelle liste del PD è una assoluta fake news. Sarà candidata, come ovvio, nelle liste di +Europa. Spiace che ci sia qualcuno che possa dare credito a questa balla messa in giro ad arte». È quanto si legge in una nota di +Europa.

 

Berlusconi: «Sentenze di assoluzione siano inappellabili»

berlusconi renzi

«Oggi cominciamo a parlare di giustizia. In Italia migliaia di persone ogni anno vengono arrestate e processate pur essendo innocenti. Il processo è già una pena, che colpisce l'imputato, ma anche la sua famiglia, i suoi amici, il suo lavoro. Per questo non deve trascinarsi all'infinito, in appelli e controappelli. Quando governeremo noi, le sentenze di assoluzione, di primo o di secondo grado, non saranno appellabili. Un cittadino - una volta riconosciuto innocente - ha diritto di non essere perseguitato per sempre» . Lo dice Silvio Berlusconi nella sua pillola quotidiana.

 

MATTEO RENZI E CARLO CALENDA

Calenda: «Il rigassificatore va fatto a Piombino»

«In Italia abbiamo bisogno di due rigassificatori e 11 termovalorizzatori. Si può discutere con le popolazioni, per carità va fatto, e dare delle compensazioni, ma alla fine si fa. Si tratta di buon senso. Bisogna fare i rigassificatori perché bisogna accedere al gas liquido. Nella strategia energetica nazionale, cancellata da Di Maio, prevedevo due navi di rigassificazione esattamente come vengono previste ora. E va fatto a Piombino e per quelli che dicono che è pericoloso ricordo che nel porto di Barcellona c'è una nave di rigassificazione». Così il leader di Azione, Carlo Calenda, ospite di «Start» su Sky Tg24.

 

carlo calenda by istituto lupe

Renzi: «Corro in Lombardia contro Berlusconi, vorrei confronto con lui»

«Io mi candiderò al Senato in Toscana ma anche in Lombardia e nello stesso collegio di Berlusconi. A proposito, mi piacerebbe tanto fare un bel confronto con il Cavaliere...». Lo ha detto Matteo Renzi a Rainews24.

 

Domani Calenda presenta il programma del Terzo polo a Roma

Il leader della coalizione del Terzo Polo, Carlo Calenda, presenterà domani alle 11 al Senato il programma elettorale. Alla conferenza stampa prenderanno parte anche la ministra per gli Affari regionali e per le Autonomie, Mariastella Gelmini, la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, l'onorevole Luigi Marattin, presidente della commissione Finanze della Camera e l'onorevole Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera.

 

Berlusconi Renzi

Il 7 e 15 settembre confronti tv tra leader delle diverse formazioni politiche

«In vista della tornata elettorale del 25 settembre, nel più ampio contesto delle iniziative editoriali già avviate, la Rai inviterà al confronto i leader delle diverse formazioni politiche. Il Tg1 e la Direzione Approfondimento organizzeranno due Serate Speciali - Il confronto in cui si realizzerà un dibattito elettorale televisivo secondo un format prestabilito».

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI - MEME

Lo annuncia l'Azienda di Servizio Pubblico in una nota. «Esattamente come accade in occasione dei grandi appuntamenti elettorali internazionali sarà predisposto un sistema di "regole d'ingaggio" puntualmente definite per garantire ai protagonisti parità di condizioni e, al contempo, per assicurare ai telespettatori un dibattito che sia quanto più approfondito e coinvolgente». La messa in onda dei «confronti» è stata programmata «per la prima metà di settembre (nella sera del 7 e in quella del 15) e naturalmente, sarà soggetta alla formalizzazione delle liste elettorali e alla disponibilità delle stesse a partecipare».

 

[…]

 

Calenda: «Il nostro programma partirà dal Pnrr»

«Questo sistema elettorale, tanto più con il taglio dei parlamentari e senza eliminazione del bicameralismo, è tra i sistemi peggiori». Così il leader di Azione Carlo Calenda, ospite di «Start» su Sky Tg24. «Il nostro programma - aggiunge - partirà dal Pnrr»

 

CARLO CALENDA MEME BY IL GRANDE FLAGELLO

Su Meloni: «Se tu hai nel logo un simbolo fascista, all'estero non ti stringono la mano. Consiglio a Meloni di stare attenta al disastro che può provocare all'Italia non chiarendo questa posizione».

 

Presidenzialismo, Renzi: «Terzo polo propone "Sindaco d'Italia"»

Il terzo Polo Calenda-Renzi è favorevole al presidenzialismo e l'elezione diretta di chi governa secondo «il meccanismo del Sindaco d'Italia sarà nel programma che presenteremo domani». Lo ha anticipato il leader Iv Matteo Renzi su Rtl 102.5.

 

«Il meccanismo per l'elezione del Sindaco a me piace perché è semplice e i cittadini già sanno come funziona: al primo giro si vota il candidato preferito, poi al ballottaggio si vota quello che dispiace di meno perché magari il tuo candidato non ce l'ha fatta a superare il primo turno. E questa è la democrazia che funziona».

 

giuseppe conte 1

Calenda: «Bonino in lista con Pd? Credo sia una fake news»

«Io pensavo che Bonino si candidasse nelle liste del suo partito, di quello che ha fondato, non nel Pd. Credo che questa sia una finta news. Come fa a candidarsi nella lista proporzionale sotto il Pd avendo un partito che si chiama Più Europa?». Lo ha detto Carlo Calenda a Sky Start.

 

Le parlamentarie dei 5 Stelle e le scelte di Fratelli d’Italia

(Gianluca Mercuri)

 

M5S

Ieri i militanti iscritti alla piattaforma del Movimento hanno scelto i candidati al Parlamento. Hanno votato in 50 mila (su 130 mila aventi diritto) e Giuseppe Conte, spiega Claudio Bozza, ha incassato un sì bulgaro (86%) al suo listino blindato di 15 fedelissimi, tra cui Appendino e Patuanelli.

 

Fratelli d’Italia

il video di giorgia meloni contro il reddito di cittadinanza 5

Sicuri candidati nel probabile primo partito sono Giulio Tremonti, Carlo Nordio e Giulio Terzi di Sant’Agata (tutti ministrabili). Un seggio lo avrà anche l’ormai ex governatore siciliano Musumeci. La Lega si tiene Bossi, Forza Italia perde Galliani. Tajani, intervistato da Paola Di Caro, annuncia «sacrifici» anche nelle liste berlusconiane e assicura che «la presenza stessa di FI nella coalizione è garanzia di un profilo liberale, cristiano, garantista, europeista, atlantico. E la continuità con il Pnrr e con le cose positive fatte dal governo Draghi è fuori discussione». Ma Meloni al governo Draghi si è opposta e promette discontinuità.

 

Questa analisi è stata pubblicata per la prima volta su PrimaOra, la newsletter che il Corriere riserva ai suoi abbonati (la trovate qui: https://bit.ly/3Aunxlj). Per riceverla basta iscriversi a Il Punto, di cui PrimaOra è uno dei tre appuntamenti: lo si può fare su corriere.it/newsletter.

 

Meloni: «Il Reddito di cittadinanza ha fallito»

MATTEO RENZI - ENRICO LETTA

«#Pronti a combattere la povertà investendo sul lavoro. Il Rdc ha fallito, vogliamo sostituirlo con uno strumento a tutela dei soggetti fragili. Chi può lavorare deve essere aiutato a trovare lavoro: è questo l’unico modo per sconfiggere davvero la povertà, non l’assistenzialismo». Così Giorgia Meloni in un video postato su Twitter, nel quale critica la misura del Reddito di cittadinanza.

 

Pierfrancesco Maran escluso a Milano, è polemica: «Cassati i nomi del territorio»

(Chiara Baldi) Ci sono voluti giorni di incontri, mediazioni, telefonate. E rinvii: prima prevista all’inizio della settimana scorsa, poi posticipata a venerdì, poi convocata a Ferragosto alle 11 e da lì slittata alle 15, poi alle 20, infine alle 21.30, la Direzione Nazionale del Pd sulla liste è andata in onda — a porte chiuse — alle 23.10 per tre ore. Ma alla fine i nomi ci sono, anche se prima della consegna definitiva il prossimo 22 agosto qualche ripensamento e cambio potrebbe ancora esserci.

 

monica cirinna foto di bacco (2)

Renzi: «Utile e divertente la competizione con Berlusconi a Milano»

«Sarà molto divertente e utile per i cittadini che potranno riflettere su quale è la strada più giusta per il futuro, sulle tasse, sulla politica estera, sul costo dell’energia... Quando c’è confronto va sempre bene, l’importante è che ci sia civiltà». Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, ospite di «Non stop news» su Rtl 102.5, riferendosi alla sua candidatura nel collegio di Milano centro al Senato, dove se la vedrà con Silvio Berlusconi.

 

Su Crisanti candidato col Partito democratico: «Vedo la candidatura di Crisanti col Pd: è un virologo molto noto, che in alcuni momenti ha avuto anche una fase no vax», ma «me lo ricordo quando diceva “dobbiamo fare lockdown a Natale, dobbiamo chiudere tutto per salvare l’estate”. Se ci prende un raffreddore, si va tutti in quarantena».

 

La battaglia delle candidature

enrico letta alberto angela funerale piero angela

(Gianluca Mercuri) Enrico Letta si è voluto togliere il pensiero prima di tutti, chiudendo le liste nella notte di Ferragosto. Alcune esclusioni sono state rumorose, alcune proteste vibranti, alcune scelte — come sempre — opinabili. Ma il segretario del Pd ha respinto con una certa durezza le critiche: «La gran parte dei parlamentari uscenti ha votato il taglio dei seggi e il Rosatellum. Io no». Come dire: «Ve la siete cercata». Poi si è detto sollevato perché si aspettava «di peggio», e si è seduto ad aspettare le liste altrui: «Anche negli altri partiti sta scorrendo molto sangue». Intanto questo, punto per punto, è il sangue schizzato ieri dal Pd

 

• La rabbia di Lotti

luca lotti raduna la corrente base riformista 2

Ex ministro dello Sport, ex ombra (e sottosegretario alla presidenza del Consiglio) di Renzi, coinvolto in alcune riunioni con l’ex magistrato Luca Palamara per discutere di nomine, rinviato a giudizio (con altri 10) per l’inchiesta sulle presunte irregolarità nei finanziamenti alla Fondazione Open. Ma soprattutto, Luca Lotti è il numero 2 di Base riformista, la corrente di (ex) renziani che non ha seguito l’ex premier in Italia Viva. Il capo è il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, uno dei potenti del Pd, decisivo nei momenti cruciali, come la rielezione di Mattarella.

 

• Lotti l’ha presa malissimo, Guerini maluccio

Lotti: «La scelta è politica, non si nasconda nessuno dietro a scuse vigliacche. Grazie a me e Guerini il Pd è rimasto presente in Parlamento dove rischiava di sparire» (se tutti i renziani avessero seguito Renzi). Guerini: «Un grave errore. Così si nega il garantismo, uno degli elementi della nostra identità». Ma incassa tra i 15 e i 20 posti blindati.

 

LUCA PALAMARA - OLTRE IL SISTEMA

• Il veleno di Renzi

«A me pare che, dalla scelta di come costruire la coalizione ai nomi delle liste, la guida di Enrico Letta sia caratterizzata più dal rancore personale che dalla volontà di vincere»: il senatore toscano sguazza ovviamente nelle beghe del suo ex partito e scrive una nuova puntata della faida col suo predecessore (a Palazzo Chigi) e successore (alla guida del Pd, dopo Zingaretti). Intanto si candida al Senato nella stessa circoscrizione di Berlusconi, Milano 2.

 

• La sfida di Cirinnà

La senatrice diventata il simbolo della legge sulle unioni civili prima ha rinunciato alla candidatura in un collegio «impossibile», poi ci ha ripensato: «Ero certa di poter dare il mio contributo, invece ho ricevuto uno schiaffo. Solo grazie ai tanti messaggi ricevuti ho deciso di correre lo stesso, anche se le possibilità di vittoria saranno minime». Acidino Letta: «Non c’è un solo alfiere dei diritti», allusione al (ri)candidato Zan, la cui legge però non è passata mentre la Cirinnà-Renzi sì.

 

• Il colpo

andrea crisanti 1

Crisanti Il virologo (in realtà microbiologo) divenuto uno dei televolti più noti durante la pandemia ha scelto il Pd per «reciproca stima e fiducia», dice a Margherita Montanari, e infatti «sono iscritto al circolo di Londra da 6 anni». All’infettivologo Matteo Bassetti, che punta direttamente al ruolo di ministro, dice che dovrebbe candidarsi anche lui. A Salvini che gli dà del «televirologo» replica dandogli del «tele-mistificatore, con tutte le bugie che ha detto agli italiani».

 

• Dentro e fuori

Se il fiore all’occhiello di Letta è l’economista Carlo Cottarelli in Lombardia, i casi più delicati tra gli esclusi (o quasi) sono quelli del costituzionalista Stefano Ceccanti e del sottosegretario Vincenzo Amendola, maltrattato nel proporzionale a Napoli e intenzionato a rifiutare. L’anno prossimo festeggerà i suoi 40 anni in Parlamento, invece, Pier Ferdinando Casini, che ha di nuovo ottenuto un passaggio dal Pd. Immancabile anche Piero Fassino, che tra due anni completerà 6 lustri da parlamentare. Indispensabili? Di certo immarcescibili.

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