jeremy corbyn

IL PARTITO LABURISTA INGLESE HA SCOPERTO L’ACQUA CALDA: JEREMY CORBYN È ANTISEMITA! - IL LABOUR HA SOSPESO L’EX LEADER DOPO IL VERDETTO DELLA COMMISSIONE DEI DIRITTI UMANI BRITANNICA: SOTTO LA SUA GUIDA IL PARTITO HA DISCRIMINATO E VESSATO I MEMBRI E GLI ISCRITTI EBREI. IL SUCCESSORE: “È IL GIORNO DELLA VERGOGNA”, JEREMY IL “ROSSO” NON MOLLA: D’ALTRONDE TRA KEFIAH E FIORI ALLA TOMBA DEI TERRORISTI DI MONACO, NON HA MAI NASCOSTO IL SUO PENSIERO…

Antonello Guerrera per www.repubblica.it

 

JEREMY CORBYN CON LA KEFIAH

Il Labour di Jeremy Corbyn è stato responsabile "di discriminazione e vessazione" nei confronti di membri ed iscritti al partito ebrei. "C'era una cultura nel partito laburista che, nel migliore dei casi, non ha fatto abbastanza per prevenire l'antisemitismo e, nel peggiore, sembrava accettarlo".

 

jeremy corbyn comunista

È il verdetto, pesante come un macigno, della Commissione dei Diritti Umani britannica sul Labour governato dall'anziano leader socialista, dimessosi sei mesi fa, che getta nuove profonde ombre dopo le tante accuse negli anni scorsi e che stamattina ha già provocato un terremoto: il nuovo capo del Labour Sir Keir Starmer ha infatti deciso di silurare il suo predecessore, sospendendolo, umiliandolo pubblicamente e praticamente addossandogli tutte le responsabilità.

corbyn starmer

 

Ma l'ex leader, 71 anni, ha risposto subito su Twitter: "Mi opporrò duramente alla mia sospensione. Ho sempre criticato chiunque negasse ci fosse un problema di antisemitismo nel partito. Non ho mai tollerato e mai tollererò ogni forma di razzismo".

 

Una vicenda esplosiva. Dopo molti mesi di lavoro, le denunce per "antisemitismo" di decine di attivisti laburisti ebrei e l'abbandono di diversi deputati di religione ebraica "disgustati da ciò che avveniva nel partito" come Luciana Berger, la Commissione stamani ha stabilito che il Labour ha infranto tre punti della legge "Equality Act", che difende i diritti umani.

CORBYN POSA UNA CORONA DI FIORI VICINO ALLE TOMBE DEGLI IDEATORI DELLA STRAGE DI MONACO 1

 

Il primo: "harassment", ossia vessazione e creazione di un ambiente ostile, in questo caso per diversi membri del partito di religione ebraica. Secondo: interferenze politiche nelle denunce interne per antisemitismo, ossia, per la Commissione, l'ufficio dello stesso leader Corbyn e altre massime autorità del partito avrebbero cercato di insabbiare i casi sospetti o comunque prendere decisioni prima di un'inchiesta interna. Terzo: coloro che si sono occupati delle inchieste interne per antisemitismo non erano stati sufficientemente istruiti dal partito per poter gestire casi simili.

 

CORBYN POSA UNA CORONA DI FIORI VICINO ALLE TOMBE DEGLI IDEATORI DELLA STRAGE DI MONACO

Ne viene fuori un ritratto disarmante. Secondo la Commissione, il partito, nella migliore delle ipotesi, ha commesso perlomeno "numerosi errori" nella gestione interna delle accuse di antisemitismo. Ora il Labour, dopo la "condotta illegale" delineata dall'organismo anti-discriminazioni, ha sei settimane di tempo per presentare pubblicamente un piano per rimediare.

 

"È il nostro giorno della vergogna. Chiedo vivamente scusa per il dolore che il mio partito ha causato", è stato il commento a caldo dell'attuale leader laburista Sir Keir Starmer, ex ministro ombra della Brexit con Corbyn ma che sin dall'inizio della sua "reggenza" ha cercato di ricucire i rapporti con la comunità ebraica, andandola a visitare poche ore dopo la sua elezione. "Le conclusioni del rapporto sono chiare e nette", ha aggiunto Starmer, "ci sono stati errori da parte della leadership", riferendosi a Corbyn, "che hanno provocato una cesura tra il partito e la comunità ebraica. Sono costernato per tutto ciò che questo ha provocato. Abbiamo profondamente deluso la comunità ebraica".

JEREMY CORBYN

 

"Mi riterrò soddisfatto solo il giorno in cui il Labour non sarà più associato alla parola antisemitismo: ma la strada è lunga. Chi ha negato questo problema, è parte del problema" ha poi dichiarato Starmer, riferendosi ancora evidentemente al suo predecessore Jeremy Corbyn, il quale subito dopo la sentenza aveva pubblicato nel frattempo un post su Facebook che stava già facendo discutere: "L'antisemitismo è una cosa orrenda e responsabile dei peggiori crimini dell'umanità. Certo che l'antisemitismo c'è stato nel partito come in ogni fetta della società, ma come leader del partito laburista ho sempre lottato contro ogni forma di razzismo e per estirpare il cancro antisemita. Le "interferenze" di cui parla il rapporto erano per accelerare le inchieste interne sui presunti casi di discriminazione, non per insabbiarle".

Lily Madigan e Corbyn

 

Corbyn ha poi affondato il colpo: "La misura del problema è stata fortemente esagerata da oppositori all'interno e all'esterno del partito, nonché dai media, per ragioni politiche".

 

jeremy corbyn

Poco dopo, Starmer ha sospeso Corbyn. Inizialmente, durante una breve conferenza stampa, l'attuale leader aveva sviato tutte le domande a tema: "La Commissione si concentra su comportamenti collettivi nel partito, non individuali". In realtà non è affatto così, perché per prassi l'organismo non si occupa delle singole persone all'interno di un'organizzazione politica, ed è quest'ultima che deve decidere i provvedimenti personali nei confronti dei suoi membri. Anche per questo, poi Starmer ha fatto dietrofront e ha deciso di defenestrare, fino a una nuova inchiesta interna, il suo ex leader.

corbyn a glastonbury 2017 54

 

Come era intuibile, il rapporto e la sospensione di Corbyn ora potrebbero scatenare una nuova battaglia nel partito. Molti "corbyniani", e non sono certo pochi nel partito, da tempo credono che lo scandalo antisemitismo sia in realtà un complotto ordito dall'ala centrista-blairiana del Labour che non ha mai digerito un leader socialista, vecchio stampo e controverso (sull'antisemitismo ma anche sulla politica estera) come Corbyn. Ora Starmer dovrà cercare una complicatissima, forse impossibile, sintesi tra le anime dei laburisti.

 

jeremy corbyn in piazza contro boris johnson

"È un verdetto schiacciante che dimostra come gli ebrei britannici fossero a disagio", hanno dichiarato le associazioni ebraiche "Board of Deputies of British Jews" e "Jewish Leadership Council", "la nostra comunità non sarebbe mai voluta arrivare a questo scontro con il Labour: ma ci siamo dovuti difendere e siamo orgogliosi di averlo fatto. Ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicini, nonostante le offese e le minacce ricevute. Jeremy Corbyn è stato giustamente incolpato per ciò che ha fatto al Labour e agli ebrei, ma la verità è forse più scioccante: Corbyn è stato più di un volto di facciata di nuove e vecchi attitudini antisemite. Apprezziamo gli sforzi del nuovo leader Starmer, ma la sfida che ha di fronte è notevole". Mentre il Jewish Labour Movement parla di "un capitolo sordido, vergognoso nella storia del nostro partito, di cui è pienamente responsabile la leadership" di Corbyn.

grasso corbyn

 

Le accuse di antisemitismo nel partito laburista sono esplose nel 2016, quando l'ex sindaco di Londra Ken Livingstone "il rosso" (dell'ala socialista radicale) in un'intervista citò il post su Facebook di un'altra collega del Labour, la deputata Naz Shah, che auspicava la "ricollocazione di Israele negli Stati Uniti d'America" per "risolvere il problema in Medio Oriente".

 

CORBYN DA' DELLA STUPIDA A THERESA MAY

Da allora, sono emersi sempre più casi di sospetto o palese antisemitismo che hanno travolto il partito allora guidato da Corbyn, spesso accusato di negligenza se non complicità, fino a un documentario della Bbc nel luglio 2019 in cui otto ex impiegati del partito parlarono di sistematici insabbiamenti di casi sospetti antisemiti e di "un clima irrespirabile per gli ebrei". Macchie sul Labour che, in ogni caso, rimarranno visibili per ancora molto tempo.

Keir Starmer e Jeremy Corbynjeremy corbynjeremy corbyncorbyn a glastonbury 2017 53corbynjeremy corbyn alla camera dei comunijeremy corbynjohn mcdonnell 1jeremy corbyncorbyn

 

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DELLA PROCURATRICE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, PROTETTA DA UNA MAXISCORTA DA PAURA, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA IL MINISTRO CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE STATUNITENSE IN ITALIA TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELLA PRIMA ITALOAMERICANA DIVENTATA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOATRI - BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DEI FRATELLINI DI GIORGIA MELONI…

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE...