salvini siena mps

SALVINI HA 49 MILIONI DI RAGIONI – “VOGLIO I NOMI, TUTTI I NOMI, DI CHI HA AVUTO PRESTITI DAL MONTE DEI PASCHI DI SIENA. SAREBBE INTERESSANTE SAPERE QUANTO PARTITI, CENTRI CULTURALI, PRIVATI, SOGGETTI VARI, PARLAMENTARI HA PRESO NEGLI ULTIMI ANNI” – “IUS SOLI? QUANDO ERA AL GOVERNO IL PD NON È RIUSCITO A PROPORRE E FAR APPROVARE QUESTA LEGGE” – ‘’METÀ DELLE RIVELAZIONI DI PALAMARA AVREBBERO DOVUTO PROVOCARE DIMISSIONI A RAFFICA NELLA MAGISTRATURA’’

Stefano Zurlo per "il Giornale"

 

Roma?

matteo salvini palio siena 7

«A Roma siamo davanti. E siamo in testa anche a Torino, una città dove ha sempre vinto il centrosinistra. E poi c'è Siena, dove il Pd ha distrutto una banca con quasi sei secoli di storia. Io fossi Letta mi preoccuperei: ha detto che se perde si ritira. Attenzione, c'è quel precedente di Renzi legato al referendum del 2016, non è che la frase porti fortuna».

 

La linea cade, poi la voce battagliera di Matteo Salvini si riaffaccia: «Sono in Calabria, la connessione è quella che è».

 

Una giornata di corsa, come una trottola, fra Diamante, Fuscaldo, il santuario di Paola. Comizi e gazebo, le elezioni regionali sullo sfondo. Fatica e chilometri, ma l'umore è alto: «A Siena si vota perché Padoan si è dimesso per andare a presiedere Unicredit, la banca che è interessata a rilevare Mps. Siamo davanti ad un conflitto di interessi clamoroso. E poi aspettiamo le carte».

matteo salvini palio siena 6

 

Quali carte?

«Approfitto di questa intervista per chiedere ufficialmente dalle colonne del Giornale i nomi, tutti i nomi, di chi ha avuto prestiti dalla Banca o dalla Fondazione. Partiti, centri culturali, privati, soggetti vari, parlamentari».

 

Parlamentari?

«Qualcuno è ancora in carica? Sarebbe interessante sapere quanto ognuno di loro ha preso. La banca ci consegni le liste di chi ha ricevuto prestiti o contributi negli ultimi anni. Sono proprio curioso di conoscere quei nomi».

 

Intanto, nei sondaggi il centrodestra sembra indietro a Milano e Napoli.

SALVINI A SIENA

«Il vero sondaggio sarà il 3 ottobre e siamo fiduciosi».

 

Però siete divisi: Giorgia Meloni sul Giornale dice che qualche volta gli alleati hanno fatto come se Fdi non ci fosse. Per di più, brigando insieme a Pd e 5 Stelle. Ha ragione?

«Mi rifiuto di pensare che si possa mettere in crisi una coalizione per una questione di poltrone in Rai o al Copasir. Siamo insieme, a livello nazionale, regionale e comunale. Vinceremo il 3 ottobre e siamo pronti a governare il Paese. Aggiungo che in qualche comune è stato Fdi a rompere con noi e ad andare per la sua strada. Io ho sempre privilegiato l'unità della coalizione».

 

Nel prossimo ingorgo elettorale c'è anche il voto a Roma Primavalle.

«Periferia dimenticata dalla sinistra e dalla Raggi».

matteo salvini palio siena 1

 

Qui si candida anche Luca Palamara, l'ex presidente dell'Anm appena radiato dalla magistratura e sotto inchiesta a Perugia. Una provocazione?

«No, la provocazione era il suo libro, Il sistema, che ha svelato gli accordi sottobanco fra le correnti per spartirsi cariche e poltrone».

 

Ma la candidatura?

«Se ritiene di candidarsi, fa bene. Metà delle sue rivelazioni avrebbero dovuto provocare dimissioni a raffica nella magistratura che ha toccato il punto più basso di credibilità. La casta dei giudici resta arroccata dove è, però c'è un grande vento di libertà, pensi ai referendum».

MATTEO SALVINI CON IL LIBRO DI ENRICO LETTA

 

Hanno annunciato la firma anche personaggi di primo piano del Pd, come Goffredo Bettini e Giorgio Gori. Stupito?

«Li ringrazio perché mostrano intelligenza su una battaglia promossa dal centrodestra. In ogni caso la raccolta delle firme va alla grande: siamo vicini al mezzo milione, credo che alla fine passeremo il milione».

 

Intanto con Letta il duello va avanti. Ora vi accapigliate sullo ius soli.

«Hanno messo in mezzo pure le Olimpiadi e Jacobs ha chiesto di lasciarlo in pace».

 

Ma proprio le Olimpiadi dell'Italia multietnica hanno messo in evidenza i giovani che si sentono ma non sono ancora italiani.

letta salvini

«Ma no, la legge funziona benissimo e fra l'altro siamo con i tedeschi quelli che concedono di più la cittadinanza. Quando arrivi a 18 anni, fai la patente e se vuoi diventi italiano. Non c'è problema, non c'è discriminazione, c'è solo propaganda. Questa storia dello ius soli è un'ossessione di Letta e della Lamorgese. Capisco Letta, anche se fra parentesi faccio notare che quando era al governo il Pd non è riuscito a proporre e far approvare questa legge, ma la Lamorgese lasci perdere queste questioni».

GOFFREDO BETTINI

 

Ce l'ha sempre con la titolare dell'Interno?

«Ho appena aggiornato con la Guardia costiera i numeri degli sbarchi qui in Calabria: 250 più 80 in barca a vela in Puglia. Il totale di quest' anno è già a 30.000. Un disastro. E a me tocca rispondere a prefetti e questori che si lamentano perché il ministro scarica su di loro i problemi dell'accoglienza».

ENRICO LETTA E MATTEO SALVINI

 

Che altro dovrebbe fare lo Stato?

«Io, quando c'era una nave spagnola che faceva rotta verso la Sicilia, alzavo il telefono, chiamavo il mio omologo di quel Paese e gli dicevo di darsi una mossa. Idem per francesi e tedeschi. Se una nave batte bandiera tedesca è un pezzo di Germania. Punto. Lamorgese invece è un fantasma. Fa confusione sul green pass, spingendo i baristi a fare i carabinieri, poi si è dimenticata delle assunzioni in polizia e nei vigili del fuoco. E meno male che abbiamo rimediato con i nostri emendamenti. Non c'è campo in cui non operi in modo confuso».

lamorgese salvini

 

Ok, ma rimaniamo ai barconi: non dovremmo coinvolgere l'Europa come tutti ripetono da anni, peraltro senza risultati?

«Va bene, ma intanto alzi il telefono e si dia da fare. Siamo invasi da egiziani e bengalesi. Il ministro ha preso contatto con le autorità di quei paesi? Fra l'altro, quelli che arrivano dal Bangladesh fanno un giro molto lungo. E poi faccio notare che arrivano centinaia di persone dai paesi del Centroafrica, dove i vaccini quasi non esistono ma circolano le varianti al virus. Siamo al fallimento sui flussi migratori, ma il ministro perde tempo su un argomento come lo ius soli che non vale cinque minuti di discussione. E non è tutto».

 

CLAUDIO DURIGON

Che altro c'è?

«La situazione è molto critica anche a Ventimiglia e a Trieste».

 

Il ministro dovrebbe alzare la voce pure con Parigi e Lubiana?

«Si, certo, Lamorgese dovrebbe farsi valere con Francia e Slovenia. Non può rimanere inerte».

 

Lei guarda altrove, ma trascura gli errori dei suoi. Pd e 5 Stelle chiedono le dimissioni del sottosegretario Durigon.

«E perché dovrebbe dimettersi?».

 

luciana lamorgese matteo salvini 2

Vuole dedicare un parco di Latina, intitolato a Falcone e a Borsellino, ad Arnaldo Mussolini, fratello del Duce. Non è il massimo della grammatica istituzionale e repubblicana. Non le pare?

«La Lega non ha nessuna nostalgia del fascismo. Noi pensiamo al futuro, non al passato. Anzi, guardiamo pure al presente, mentre il sindaco di Latina sembra trascurare i problemi concreti, come la raccolta dei rifiuti e non solo. Piuttosto aspetto, come dicevo, i nomi di chi ha succhiato risorse a Mps. Anche per verificare se ci siano o meno parlamentari in carica».

CLAUDIO DURIGON

 

Ma lei li conosce questi nomi?

«Io aspetto l'elenco. E sono sicuro che quando verrà reso pubblico, Letta si vergognerà di andare in giro per Siena».

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...