ursula von der leyen

TE LO DO IO IL FRONTE EUROPEISTA! LA VON DER LEYEN COSTRETTA A SCARICARE IL CAGNACCIO SELMAYR PER FARSI VOTARE DAI SOCIALISTI. E NEL DISCORSO ALL'EUROPARLAMENTO PROMETTE ''USARE TUTTA LA FLESSIBILITÀ CONCESSA DAL PATTO DI FLESSIBILITÀ'' PER NON ESSERE TACCIATA DI RIGORISMO ECONOMICO. ''LA COMMISSIONE AVRÀ PERFETTA PARITÀ DI GENERE. SE NON SARANNO PROPOSTE ABBASTANZA DONNE, GLI STATI DOVRANNO SOTTOPORRE ALTRI NOMI''

1. COMMISSIONE UE, LA CANDIDATA URSULA VON DER LEYEN SCARICA SELMAYR

Gi.Ch. per www.ilsole24ore.com

 

 

juncker URSULA VON DER LEYEN

Il segretario generale della Commissione europea e braccio destro di Jean-Claude Juncker, il tedesco Martin Selmayr, non sarà riconfermato nella sua carica attuale se la candidata designata dai ventotto Stati membri, Ursula von der Leyen diventerà presidente della Commissione europea. Lo ha detto la stessa von der Leyen in un incontro con la presidente del gruppo S&D Iratxe Garcia Perez che poi ha riferito al gruppo, riunito alla vigilia del voto, per decidere quale posizione assumere nei confronti della von der Leyen. La scelta di von der Leyen sembra, anche, una mossa per conquistare un margine più ampio di consensi nel gruppo dei Socialisti, apparsi finora ostili all’elezione di una candidata che arriva dal centrodestra tedesca e ha scavalcato l’ipotesi del laburista olandese Frans Timmermans.

 

martin selmayr

Nei giorni scorsi a Bruxelles è cresciuta la preoccupazione per le manovre attribuite a Selmayr e indirizzate a fare in modo che il Parlamento bocci la candidata tedesca alla successione a Jean-Claude Juncker. Una manovra che il burocrate starebbe giocando nel proprio esclusivo interesse: togliendo di mezzo la candidata tedesca alla presidenza, avrebbe buone possibilità di restare al capo dell’intera struttura della Commissione, che conta più di 30mila persone.

 

A febbraio del 2018, con un blitz che sollevò un enorme scandalo censurato a più riprese dal Parlamento, Selmayr, che era capo di gabinetto di Juncker, fu nominato in pochi minuti segretario generale.

 

 

 

2. IL DISCORSO DI VON DER LEYEN PER FARSI VOTARE DAL PARLAMENTO

Da www.repubblica.it

 

ursula von der leyen 4

"Usare tutta la flessibilita permessa dalle regole del patto di stabilita". Lo dice la presidente candidata della Commissione europea Ursula von der Leyen nel discorso all'Europarlamento che alle 18 si esprimerà con un voto sulla sua elezione.

 

Riferendosi agli investimenti per un'economia senza emissioni di co2, von der Leyen aggiunge che "dobbiamo avere un'economia forte perchè se vogliamo spendere prima occorre guadagnare".

 

Ampio il suo discorso, che spazia su più punti: "Intendo realizzare una perfetta parità di genere nella prossima Commissione. Se i governi non presenteranno un numero sufficiente di candidati donne non esiterò a chiedere altri nomi". E sulla Brexit dice di essere disposta a una "possibile proroga del deadline previsto". Ma afferma che per lei "una cosa solamente è importante: l'Europa va rafforzata e chi la vuole fare fiorire mi avrà dalla sua parte, ma chi vuole indebolire questa Europa troverà in me una dura nemica".

MARTIN SELMAYR E JEAN CLAUDE JUNCKER

 

Intervenendo a Strasburgo von der Leyen dice anche che presenterà "un accordo verde per l'Europa nei primi cento giorni del mio mandato". "Una delle sfide pressanti" per l'Ue "è mantenere il pianeta sano. È la più grande responsabilità e opportunità del nostro tempo", ha sottolineato von der Leyen. "Voglio che l'Europa diventi il primo continente climaticamente neutrale entro il 2050", aggiunge la ministra tedesca, applaudita dall'emiciclo. "Per realizzare questo obiettivo - spiega - dobbiamo compiere passi coraggiosi insieme. Il nostro obiettivo di ridurre le emissioni" di Co2 "del 40% entro il 2030 non è sufficiente", è necessario "andare oltre" puntando a una riduzione delle emissioni "del 50% se non 55%".

 

La candidata designata alla presidenza della Commissione europea propone anche di triplicare il budget dedicato al programma per gli scambi universitari Erasmus nel prossimo bilancio pluriennale europeo.

 

Netta la sua presa di posizione sui migranti:  "Il Mediterraneo è diventato una delle frontiere più letali al mondo, in mare c'è l'obbligo di salvare le vite", dice. "L'Ue ha bisogno di frontiere umane - aggiunge -, dobbiamo salvare le vite, ma anche dobbiamo ridurre la migrazione irregolare, lottare contro gli scafisti".

simone veil

 

Von der Leven interviene anche sull'economia: "In una economia sociale di mercato come quella europea - dice - chi lavora a tempo pieno deve avere un salario minimo che garantisca una vita dignitosa e per questo lavoreremo per un quadro generale di riferimento: la soluzione ottimale e' avere contrattazioni collettive con la partecipazione dei sindacati per adeguare il salario minimo al settore e al comparto. Ci sono modelli differenti ma abbiamo bisogno di un quadro generale".

 

CHIRAC SIMONE VEIL

Prima del discorso, von der Leyen ha detto la sua su Twitter: "Quaranta anni fa Simone Veil è stata la prima donna eletta presidente del Parlamento europeo. Se l'Europa fosse una donna, l'Europa sarebbe Simone Veil. Chiediamoci oggi come possiamo perpetuare la sua visione, quella di un'Europa unita e pacifica".

simone Veil

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…