albamonte davigo

TOGHE ROSSE PER TE, HO MOLLATO STASERA - FUGA DA MAGISTRATURA DEMOCRATICA, 25 BIG LASCIANO LA CORRENTE STORICA. TRA DI LORO ANCHE DUE EX PRESIDENTI DELL'ANM (ALBAMONTE E PONIZ) E UN'ACCUSA BRUCIANTE: ''È STATO SEPPELLITO IL DISSENSO'' - LA FRATTURA TRA LA VECCHIA MD, PIÙ GARANTISTA ANCHE NEI PROCEDIMENTI DISCIPLINARI E IN SINTONIA CON LEU PIÙ CHE CON IL PD, E I FUORIUSCITI.CHE RAPPRESENTANO LA FRANGIA GRILLINA E GIUSTIZIALISTA VICINA ANCHE ALLA CORRENTE DI DAVIGO

 

Anna Maria Greco per “il Giornale

DAVIGO ALBAMONTE

 

Sembravano tutte d' accordo, le toghe: dopo il caso Palamara è d' obbligo superare le correnti. Solo che adesso Magistratura Democratica, quella di sinistra, frena il processo di fusione con il Movimento per la Giustizia nel cartello Area, che doveva riunire tutti i progressisti.

 

E scoppia clamorosamente il caso, con le dimissioni di 25 iscritti di peso, compresi due ex presidenti dell' Associazione nazionale magistrati (Eugenio Albamonte e Luca Poniz) e un' accusa bruciante: «In Md seppellito il dissenso».

 

Che sta succedendo nella corrente rossa, che per decenni ha predicato l' impegno politico in magistratura e il collateralismo con i partiti di sinistra? Già nei mesi scorsi hanno lasciato i due consiglieri del Csm Giuseppe Cascini e Giovanni Zaccaro, mentre a luglio Silvia Albano si era dimessa dal Comitato direttivo centrale dell' Anm.

 

luca poniz 1

La frattura tra la vecchia Md (più garantista anche nei procedimenti disciplinari e in sintonia con Leu più che con il Pd) e i fuoriusciti (che rappresentano la frangia grillina e giustizialista vicina anche alla corrente di Davigo, Autonomia e Indipendenza), porta di fatto alla nascita di un nuovo gruppo dentro Area e prelude all' uscita della corrente rossa, che rimarrebbe autonoma.

 

luca palamara giuseppe cascini

Un nuovo gruppo di toghe più gialle che rosse, dure e pure, accusate dai vertici di Md di ergersi a moralizzatrici solo degli altri. I dirigenti, come la segretaria Maria Rosaria Gugliemi e nomi storici come Nello Rossi sono entrati in rotta di collisione con i due consiglieri del Csm Cascini e Zaccaro quando hanno contrastato la decadenza di Davigo pensionato da Palazzo de' Marescialli o hanno appoggiato la nomina del fuori ruolo Raffaele Cantone a capo della procura di Perugia. Lo scontro, anche sulla mancanza di dialogo con la corrente moderata di Magistratura indipendente e sull' allineamento spesso al Csm con i laici 5S e i togati di A&I, si è acuito e ha portato alle defezioni di questi giorni. Non si può puntare il dito senza fare autocritica e presentarsi come campioni di purezza morale, sosteneva la dirigenza.

 

I dimissionari hanno risposto che Md è diventata «un luogo escludente, autoreferenziale, assente dal dibattito politico reale, proteso ad una narrazione costantemente autoassolutoria degli eventi, opaco e ambiguo rispetto al progetto politico di Area». Nel lungo documento di addio la «scelta dolorosa» di lasciare la corrente viene legata alla «formidabile accelerazione» impressa dall' attuale vertice all' interruzione del percorso verso Area, il gruppo comune che già unisce da tempo Md e MpG all' Anm e al Csm. Per i dissenzienti solo con questo soggetto politico «realisticamente è possibile provare a costruire un progetto di radicale rinnovamento della magistratura».

 

EUGENIO ALBAMONTE

Dunque il progetto non è più rinviabile, «oggi che la questione del correntismo e delle sue degenerazioni è esplosa con tutta la sua violenza». La scelta, precisano i 25, non è di «moderatismo»( un insulto da quelle parti) o di «attenuazione della propria identità politica a fine di consenso», ma è per loro «pienamente in linea con le ragioni fondanti» di Md e cioè «l' ambizione e l' aspirazione di cambiare la magistratura». Sì, ma come?

raffaele cantone foto di bacco

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...