FARFALLE IN BRODO! IL DITO MEDIO DELLE GINNASTE SPAZZA VIA L’EPICA E LA RETORICA DELLE “FARFALLE” - LA STAMPA: "UN'OSTENTAZIONE DA BULLE, UN GESTACCIO CHE HA LO STESSO EFFETTO DI UNA PAROLACCIA DETTA DA UN BAMBINO" - DA ALI CON FOREMAN A ALLE CATTIVERIE DI SHAQ O’NEAL NEI CONFRONTI DI KOBE BRYANT FINO ALL’IRRISIONE DELLO “STUPIDO” SIMEONI DA PARTE DI LANCE ARMSTRONG, “QUANDO LO SPORT PERDE LA GRAZIA SA ESSERE DAVVERO BRUTALE”

-

Condividi questo articolo


Giulia Zonca per la Stampa

 

 

IL DITO MEDIO DELLE 'FARFALLE' DELLA GINNASTICA RITMICA IL DITO MEDIO DELLE 'FARFALLE' DELLA GINNASTICA RITMICA

Ora che un dito medio ha definitivamente scassato le ali da farfalla, il nomignolo che già non reggeva si è definitivamente dissolto. Almeno di questo sono tutti soddisfatti: chi accusa, chi deve essere giudicato e chi è rimasto in mezzo. Quando lo sport perde la grazia sa essere davvero brutale.

 

Sono anni che le ragazze della ritmica si definiscono guerriere e quel paragone con un volo fragile le aveva infastidite prima di essere associato alle denunce per abuso psicologico, solo che era il soprannome della squadra più vincente di Italia e si era fatto marchio. Se lo tenevano addosso per quanto stretto fosse, era comunque l’etichetta del successo.

 

il post di Alessia Maurelli il post di Alessia Maurelli

Ora l’hanno strappata via, rimossa con un gesto antipatico e arrogante e odioso e probabilmente liberatorio: sbagliato eppure percepito come necessario. Comunque vada a finire la vicenda giudiziaria, il timbro farfalle non esiste più, cancellato per dare uno strappo netto e prima ancora per concedersi uno sfogo dopo tanto rigore, una mossa a effetto contro chi mette in discussione un intero mondo. La foto è deprimente e le atlete, allenate al sorriso perfetto portato sopra un sacrificio estremo, infatti erano depresse. Non deve essere facile sentire il proprio mondo che scricchiola ed essere costrette a mettere in discussione la fatica scelta come quotidianità.

 

Un dito medio, collettivo, ostentazione da bulle, gestaccio che ha lo stesso effetto di una parolaccia detta da un bambino: non te la aspetti, così come non ci si immagina un gruppo di elegantissime ginnaste impegnate in un flash mob della maleducazione, eppure è successo, succede: lo sport stravolge di continuo il copione della sorellanza o fratellanza in nome di urgenze più o meno legittime. C’è di tutto: la rivalità che si nutre di sgarbi e provocazioni, l’isolamento per malafede, l’agguato, il tradimento. Gli sportivi funzionano naturalmente per eccellere e quando serve una molla la fanno saltare, la misura del corto circuito stabilisce il punto di rottura. Si può eccedere senza sconnettere il sistema o mandare una carriera in tilt.

 

GINNASTICA RITMICA GINNASTICA RITMICA

A volte è solo una parola, come «chicken», sibilata da Donovan Bailey al traguardo degli anomali 150 metri corsi e vinti contro Michael Johnson per stabilire chi fosse il più veloce del mondo dopo i Giochi di Atlanta 1996. Il campione dei 200 e dei 400 metri si ferma in pista e l’avversario non crede all’infortunio. Piccolo screzio diventato voragine. Ali stuzzicava per vocazione e più di una volta ha portato il livello dello scontro oltre il limite del ring. A Foreman prima del Rumble in the Jungle: «Rappresenta tutto il peggio: la cristianità, l’America e la sua bandiera, le costine di maiale», sculacciava gli Usa che lo avevano arruolato e non volevano capire il rifiuto. Uscire dagli schemi significa attirare attenzioni, scatenare risposte dure. Si rischia il ghetto.

EMANUELA MACCARANI GINNASTICA RITMICA 5 EMANUELA MACCARANI GINNASTICA RITMICA 5

 

Quando Simeoni si è autodenunciato per sostenere le accuse contro il dottor Ferrari, pure al rientro della squalifica, non è riuscito a pedalare. Lui, gregario di uomini importanti, si è ritrovato solo e irriso da Lance Armstrong che ancora era il leader di un movimento. Lo stesso che ha quasi affossato con il doping sfrontato, allora però non pensava che il castello di frottole sarebbe cascato e poteva permettersi di scatenare i ciclisti alla rincorsa appena Simeoni osava aumentare i giri e cantargli «stupido stupido» nel mentre. Ci sono voluti anni per rimettere le tessere del puzzle al posto giusto e i contorni ormai erano tutti mangiucchiati.

 

ali vs foreman 11 ali vs foreman 11

Difficile capire se le ginnaste che hanno denunciato i maltrattamenti si sentissero escluse o torturate, la questione è delicata, il confine sottile, i comportamenti possono essere sbagliati a prescindere dalle intenzioni. Ci vorrà tempo e cura per sbrogliare i fili dei torti e delle frustrazioni, ma ridicolizzare chi si sente vittima è profondamente triste. Sarebbe meglio ancorarsi al rispetto. Qui non si parla di doping o di frustate o di una colpa certa, piuttosto di abitudini che potrebbero essere diventate pessime perché cresciute dietro risultati sublimi. Oppure di atteggiamenti superati dagli anni: per essere una ginnasta non puoi superare un certo peso, per mantenerlo non è più accettabile il trattamento Full Metal Jacket. Ci sono inchieste e giudici che stabiliranno come è andata. Da questa distanza è impossibile capire, anche se è facile interpretare quel dito medio.

armstrong simeoni armstrong simeoni

 

Come Shaq O’Neal che rappa cattiverie in faccia a Kobe Bryant, come i giocatori di football americano destabilizzati da Kaepernick in ginocchio. Molle che schizzano via senza ritegno. Per necessità o per protesta, per paura o per panico. Stavolta per stanchezza. Non vale come scusa, come motivo sì. Colpevoli con attenuanti. Pur di fermarsi qui, a un dito dall’abisso.

ali vs foreman 10 ali vs foreman 10 armstrong simeoni armstrong simeoni

 

shaquille o neal shaquille o neal

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…