lele adani

"LELLONE ‘EL LOCO’ ADANI, PERCHÉ NEGARE LA REALTA’ PER INVENTARSI PUTTANATE?" – RITRATTO AL VELENO DEL COMMENTATORE RAI BY IL GIORNALE: "IN CAMPO ERA COSÌ COSÌ. NELLE TELECRONACHE FORSE PEGGIO. URLATORE E INASCOLTABILE. IN DUBIO PRO LEO, MESSI COME DIVINITÀ, UN'OSSESSIONE PER IL CALCIO SUDAMERICANO EREDITATA DA MATÍAS ALMEYDA, ULULATI ANTISPORTIVI E FRASI FATTE. “NELLA VITA I CENTIMETRI SONO TUTTO” (IN CHE SENSO?)

Luigi Mascheroni per “il Giornale”

 

adani

Come diceva Lucy Van Pelt, che è un Peanuts e non un giocatore olandese, «Ho un lato ironico, un lato insopportabile, un lato amabile. Ognuno ha il mio lato che si merita». Noi, di Lele Adani, soprattutto quando comincia con la sfilza di soprannomi, di solito inventati, ci meritiamo il secondo.

 

Difensore di grande tecnica e invidiabile visione di gioco e ancora più opinionista sobrio ed elegante - dicesi antifrasi, e non è un fondamentale del calcio Daniele "Lele" Adani da San Martino in Rio, Sân Martèin Grand, tra Correggio e Carpi, Reggio nell'Emilia, terra di Lambrusco, cantautori e piedi di marmo, non si sa se fu meno peggio ieri da calciatore o lo è oggi da commentatore.

 

In dubio pro Leo. Messi come divinità, locos por el futbol, un'ossessione per il calcio sudamericano ereditata da Matías Almeyda, pressing alto, marcature preventive, diagonali, ululati antisportivi e frasi fatte. «Nella vita i centimetri sono tutto» (in che senso?). «Questa è la gioia che dà il calcio: la sofferenza, le lacrime di felicità». «Dove c'è un pallone che rotola c'è un cuore che batte». E quello di battere, di solito, è un brutto mestiere. MESSIIII! MEEEESSIIIIIII! LEEEO MESSIIIII! Il sinistro migliore del mondo!!! Da DI MARIAA a MESSIII. Da la Bajada a la Perdriel! Sempre Rosario, la città del calcio! Uno per l'altro, si sblocca la partita! FUUUT BOOOLL.

allegri adani

 

Domanda. Ma può un telecronista Rai andare allo stadio con la maglia di una delle due squadre che giocherà la partita? Certo, poi, può anche continuare a scambiare l'uomo «metronomo» con l'uomo «barometro», però... E #AdaniOut finì tra le tendenze su Twitter. Adani ed Eva, Adani e ballerini, Andale andale, Mister "Garra Charrua", El màs Grande... Il calcio come un film: La Lele land. Adani, detto Lellone, è nato nel 1974.

 

All'epoca di «Italia 90», il mondiale delle notti magiche, aveva 16 anni, e tifava già Argentina. Una vita da terzino, di chi segna sempre poco, che il pallone deve darlo a chi finalizza il gioco, tra il 1980 e il 2011 ha tirato pedate in otto squadre, dalla Sammartinese alla Sammartinese - e finire di giocare là dove si è iniziato, un po' è mistica, un po' destino, un po' una disgrazia - passando per Modena, Lazio, Brescia, Fiorentina, Inter (cosa che non fa che accentuare la modestia del calciatore), Ascoli e Empoli; una Coppa Italia, 26 gol, cinque amichevoli in Nazionale, e dopo il ritiro un'avviata carriera da allenatore interrotta per quella di opinionista tv, da Sky a mamà Rai. Qatar 2022 è la sua personalissima coppa del Mondo. Se dipendesse dai telespettatori, sarebbe uscito al primo turno.

ADANI 3

 

Primo a cambiare il paradigma della seconda voce imperativa, da semplice commento tecnico ad arzigogolato paratesto paracalcistico, Lele Adani - El pibe della paternal - indubbiamente ha studiato molto. Partito svantaggiato rispetto ad altri ex calciatori-opinionisti professionalmente più rispettati sul campo, lui per rivincita si è messo davanti al computer e ha metabolizzato dati, statistiche, storie, almanacchi, manuali, citazioni, sforando anche nel simil-letterario con incursioni nella latino-americana, senza neppure aver smaltito la sbronza del realismo magico: Osvaldo Soriano, Eduardo Galeano, Splendori e miserie del gioco del calcio, Il rigore più lungo del mondo, l'affabulazione e l'estasi del gol che dura venti secondi Goooooogolasssoooooo barbarooo!!!!!!!!!!!!! - e poi, rompendo gli argini della telecronaca e abusando della pazienza del telespettatore, ti riversa tutto addosso, strabordando e stordendoti.

 

messi adani

Ma a me cosa me ne frega di quanti cross ha fatto in carriera l'ala sinistra del Congo belga? Cose che giusto su Sky, e forse neanche, potevano aver senso per i pipparoli del calcio.

 

Figuriamoci per l'uomo-canone Rai. Come dice un collega, che lo schifa: «Adani è molto "scuola Buffa", il cui mantra è: perché rovinare una bella storia con la realtà? Personalmente invece mi chiedo: perché negare una realtà vera per inventarsi puttanate?». El Lelle loco.

Momenti di grandissima commozione: quando Lele Adani attiva il generatore casuale di soprannomi argentini. «El loco del Barrio Viejo». «El pibe asado de San Martin». «El tren de la concha libre». «El matador de la recontra puta». «El tinto alegre de Mendoza». «El alfajor flaco de Pinamar»...

Fine pena Rai.

 

Quando il dibattito calcistico non era ancora inquinato da quintalate di retorica fanatica: Sant' Enrico Ameri, San Nando Martellini, San Bruno Pizzul, San Sandro Ciotti, pregate per lui. San Beppe Viola avresti dovuto essere qui a sentirlo.

LELE ADANI IN MUTANDE

Ci meritiamo la Bobo TV.

Sorta di Colombre televisivo che ha i baffi e l'asma di Roberto da Crema, il tifo acritico di Tiziano Crudeli, la comicità involontaria della Gialappa' s e l'abruptum genus dicendi di Aldo Biscardi, Lele Adani - al quale si può rimproverare tutto ma non l'understatement («Messi è il più grande genio del XXI secolo», «Messi trasforma l'acqua in vino!») - alla fine però, al netto dell'essersi autonominato esperto di calcio, campo in cui in realtà vanta zero tituli, è un tipone, dài.

 

Hipsterone, urlatore, profilo indio, capello lungo, sintassi corta, sguardo da sparviero pigmeo del Sudamerica, eccellente gradimento da parte del pubblico femminile, milf e midfielder, una fidanzata che è un po' come la sua carriera e le sue dirette (così così), collezionista d'arte contemporanea, nuova casa a Milano molto di design, style, hype e le scimmie di Simone Fugazzotto.

 

La garra Charruaaaaa. L'ultima parola agli uruguagi! Sempre a loro! L'ultima parola nel calcio! Hanno un cuore differente! Lo capisci o no? L'artiglio che graffia! A proposito: come si dice la garra Charruaaaaaa in coreano? Mò sta bon, va là...

Punti a sfavore di Lele Adani.

Mischia le lingue senza motivo.

 

LELE ADANI IN MUTANDE

È molto vanesio: già la seconda volta che ci pranzi insieme ti viene voglia di farti un giro, è come alla tele: un monologo troppo caricato. Fa foto a cazzo. Ha simpatie e idiosincrasie troppo accentuate. Viene da Correggio ed è convito di essere un gaucho delle Pampas.

Punti a favore di Lele Adani: nessuno.

 

Tatticismo esagerato, gergo super tecnico, in perenne autoerotismo con la propria voce, Pampero e coppa Libertadores anche di notte, Lele Adani ha fatto del calcio una religione, delle telecronache folklore e del commento una mistica rivelata: «Ha parlato Messi, io ho solo trasferito». Venera gli uruguagi più di se stesso, parla in rosarino, pensa in rosarino, cade in un'estasi selvaggia evocando Diego Armando Maradona: un coribante su RaiPlay. Ma il calcio, si sa, resiste a tutto. Anche a Lele Adani.

lele adani

 

Come direbbe Vujadin Bokov: «Io pensa che telecronache di partite è peggiorate da quando qualcuno à deciso che serviva seconda persona per fare chiacchiere da bar e poi chiamato commento tecnico». Poi certo. Una telecronaca si può fare in tanti modi. Il problema è che Adani la fa solo per se stesso.

LELE ADANI IN MUTANDE ADANI CIABATTELELE ADANIcarolina stramare lele adaniADANI CIABATTEtardelli adanilele adaniADANI MANCINIEDIN DZEKO E LELE ADANIlele adani provolone con la cassiera 7ADANI VIERI CASSANO TOTTI VENTOLASaliou Lassissi lele adaniLELE ADANIadaniLELE ADANIadani savino linus radio deejayriccardo trevisani e lele adaniadani vita da bomberadaniadaniadaniadaniadanilele adani in partenza per il qatar 1

Y ahora vámonos a Montevideo, Lelito!

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...