IL BUCO DEL CRUCCO - ORA CHE LA SEC DI OBAMA HA MESSO SOTTO INCHIESTA DEUTSCHE BANK, ACCUSATA DI AVER OCCULTATO 12 MLD $ PER NON RICORRERE AL SALVATAGGIO DELLO STATO, OBAMA HA IRRIMEDIABILMENTE SCOSSO GLI EQUILIBRI EUROPEI - LA MERKEL HA TANTO INSISTITO CON L’AUSTERITÀ CHE ALLA FINE LE SI È RITORTA CONTRO…

Claudio Antonelli per "Libero"

La guerra della Sec, la Consob americana, si allarga e tocca i tanto morigerati tedeschi. Dopo aver messo sotto inchiesta filiali Usa di quattro importanti società cinesi quotate oltre Atlantico e aver ottenuto dalle due più grandi banche svizzere circa 420 milioni di dollari per irregolarità nella gestione dei mutui in territorio americano, ha formalmente accolto la denuncia di tre ex dipendenti di Deutsche Bank secondo cui l'istituto teutonico avrebbe occultato un buco da 12 miliardi di dollari causato da operazioni su strumenti derivati.

Il tutto per non dover chiedere, stando alle accuse, aiuti diretti al governo della Merkel. I tre ex dipendenti sostengono che se l'investimento, legato a «leveraged super senior trade», fosse stato valutato correttamente a bilancio, il livello di capitalizzazione di Deutsche Bank nel 2008 sarebbe sceso pericolosamente e avrebbe costretto l'istituto a chiedere un salvataggio pubblico.

VANTAGGIO ILLECITO
Non registrando le perdite mark-to-market durante la forte crisi delle Borse fra il 2007 e il 2009 hanno tirato a campare, mettendosi però in una posizione di vantaggio illecito rispetto agli altri istituti concorrenti. A riportare la notizia è stato il Financial Times, specificando che le accuse sarebbero state fatte nel 2010 e nel 2011 con documenti provenienti da differenti uffici della banca. Uno degli accusatori, Eric Ben-Artzi sostiene di essere stato licenziato tre giorni dopo le accuse.

L'altro, Matthew Simpson, avrebbe lasciato Deutsche Bank dopo aver presentato la sua denuncia, ma non ha voluto commentare la voce circa 900 mila dollari offerti dalla banca per risolvere la situazione. DB dal canto suo ha replicato in un comunicato che le accuse sono vecchie di due anni e mezzo e che sono state segnalate pubblicamente nel giugno del 2011. E che per questo motivo sono state oggetto di un'indagine attenta e approfondita e che alla fine si sono rivelate del tutto infondate.

Insomma quello che si annuncia essere il giallo finanziario di fine anno va preso con le molle. Tanto più che indirettamente andrebbe a toccare una pietra miliare dell'economia Usa. Uno degli errori di calcolo e stima riguarderebbe proprio il valore dell'assicurazione fatta da Berkshire Hathaway, la holding di Warren Buffett. Ma ciò che più rende delicata la situazione è il contenuto delle accuse. Se la Sec dovesse proseguire nel cammino inquisitorio per certi versi l'atteggiamento dei tedeschi non sarebbe tanto difforme da quello che le istituzioni e le banche greche hanno avuto negli anni passati, in termini di gestione sportiva del bilancio.

REGOLE RIGIDE
La notizia che certo coinvolgerà direttamente Barack Obama e Angela Merkel non può non essere letta anche con la cartina al tornasole delle posizioni politiche di rigidità nei confronti della Grecia e dell'intero Eurogruppo. In molti già si chiedono: la Germania che si comporta sempre da inappuntabile maestrina, pronta a rimettere in riga i Paesi che non osservano le regole (sue soprattutto)?

E Obama non può che non essere consapevole che la bomba lanciata ieri tramite il Financial Times non andrà a toccare gli equilibri all'interno della Ue. E tra Germania e Stati Uniti. L'accusa, se fosse vera, rischia di aprire un discredito globale verso le banche e sembra proprio diretta alla Germania e alla Bce, come se dietro i bilanci degli istituti Ue si possano nascondere insolvenze miliardarie.

MOSSA AZZARDATA
Non è da escludere che le maxi perdite, come quelle della banca svizzera Ubs, rischino di essere viste con nuovi occhi dal mercato. Kweku Adoboli, trentaduenne di origine ghanese, senior trader all'Exchange Traded Funds dell'investment banking di Ubs a Londra ha ammesso di aver fatto trading oltre i limiti di rischio autorizzato e di aver fatto registrazioni fittizie sui libri contabili per nascondere le sue vere posizioni. Causando una perdita di 2,3 miliardi.

La vicenda si è chiusa con una condanna a suo carico di sette anni. Più di un commentatore in passato aveva temuto potesse essere un capro espiatorio. La mossa della Sec è una bomba contro la Germania e l'Europa intera. Forse fatta deflagrare apposta con la speranza di rendere più malleabili certe posizioni merkeliane e al tempo stesso distogliere l'attenzione mondiale da certi problemi ancora irrisolti della gestione Obama della crisi.

 

quartier generale di Deutsche Bank a Francoforte merkel-obamaSEC SECURITIES AND EXCHANGE COMMISSIONSecurities and Exchange Commission usaDEUTSCHE BANK

Ultimi Dagoreport

trump zelensky meloni putin

DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

salvini rixi meloni bignami gavio

I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….