BUONI A PERDERE – IL TESORO CERCA DI STANARE I PICCOLI RISPARMIATORI E LA MONTAGNA DI LIQUIDITÀ CHE TENGONO IMMOBILE CON IL BTP “FUTURA”: IL NUOVO TITOLO HA DURATA 8-10 ANNI E HA UN PREMIO LEGATO ALLA CRESCITA DEL PIL (AUGURI) – IL VALORE MINIMO GARANTITO PARI ALL’1% DEL CAPITALE INVESTITO, MA POTRÀ AUMENTARE FINO AL 3% - DALL’INIZIO DELL’ANNO L’ITALIA HA EMESSO 280 MILIARDI DI TITOLI, DI CUI UNA SETTANTINA LI HA COMPRATI LA BCE…

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Antonio Signorini per “il Giornale”

 

ROBERTO GUALTIERI ROBERTO GUALTIERI

Il sentiero era già stato tracciato da tempo, prima della crisi da coronavirus. Negli ultimi due rapporti «linee guida sul debito pubblico» il ministero dell'Economia aveva esplicitato l'intenzione di aumentare la quota di titoli di stato detenuti dalle famiglie. In parte una scelta (minore esposizione ai mercati internazionali), in parte un obbligo, visto che gli investitori istituzionali, le banche, stanno riducendo la quota di titoli di debito pubblico detenuti. Ieri, dopo la fortunata emissione dei Btp Italia, è stato annunciato a sorpresa Btp futura, la prima obbligazione pubblica interamente dedicata al «retail», quindi ai «risparmiatori individuali e affini», i piccoli investitori privati.

 

Un Btp di scopo, nel senso che, a differenza del Btp Italia, la raccolta del buono «Futura» è esplicitamente destinata finanziare i provvedimenti varati dal governo per favorire ripresa del Paese nel post pandemia. Il meccanismo è simile alla fortunata precedente emissione, con qualche novità. Il Btp Futura avrà rendimenti crescenti nel tempo e un premio fedeltà finale, che sarà collegato alla crescita del Pil nazionale e non all'inflazione. In sostanza una sorta di scommessa sulla crescita del Paese dopo la profonda recessione attesa nel 2020.

 

giuseppe conte roberto gualtieri mes giuseppe conte roberto gualtieri mes

Il premio, ha precisato il ministero dell'Economia, sarà «corrisposto soltanto a chi acquisterà il titolo nei giorni di emissione e lo deterrà fino a scadenza». Avrà «un valore minimo garantito pari all'1% del capitale investito, ma potrà aumentare fino ad un massimo del 3% dell'ammontare sottoscritto, sulla base della media del tasso di crescita annuo del Pil nominale dell'Italia registrato dall'Istat nel periodo di vita del titolo». Se veramente ci sarà un rimbalzo del Pil del 4%, come ha stimato ieri l'Istat, insomma, il premio si fermerà a tre punti percentuali. Anche le cedole saranno calcolate in modo da favorire chi deterrà il titolo fino a scadenza.

 

DAVIDE IACOVONI 1 DAVIDE IACOVONI 1 BTP ITALIA BTP ITALIA

Via XX Settembre promette una «struttura cedolare semplice e innovativa pensata per premiare i risparmiatori che lo deterranno fino alla scadenza. Le cedole saranno infatti calcolate in base a dei tassi prefissati e crescenti nel tempo». Ci saranno tassi minimi garantiti, che saranno comunicati il 3 luglio. Il lotto minimo è di mille euro e non c'è nessun tetto, la domanda verrà completamente soddisfatta «salvo facoltà da parte del Ministero di chiudere anticipatamente l'emissione». Il Titolo potrà essere acquistato attraverso gli stessi canali del Btp Italia: banche e Poste.

DAVIDE IACOVONI DAVIDE IACOVONI

 

BTP BTP

La scheda informativa sarà resa nota il 19 giugno. Possibile che a questa seguano altre emissioni, dedicate alla clientela retail o istituzionale. In particolare se il governo non ricorrerà alla nuova linea di prestito del Mes per 36 miliardi. Le due precedenti emissioni di Btp dell'era post covid hanno già raccolto 22 miliardi: 19 presso investitori istituzionali e 14 retail attraverso il Btp Italia. «Da inizio anno» l'Italia ha emesso titoli di stato per un «totale di 280 miliardi di euro rispetto ai 200 miliardi dello stesso periodo del 2019», ha spiegato Davide Iacovoni, capo del debito pubblico al dipartimento del Tesoro, presentando il Btp Futura.

 

Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def BTP BTP

L'ultimo bond «fa parte di una strategia» per «costruire un rapporto più stretto e continuativo con i risparmiatori retail», ha aggiunto Alessandro Rivera, direttore generale del Tesoro. «La quota del debito pubblico detenuta direttamente dal retail è piuttosto bassa, inferiore al 4%, e si confronta con cifre che all'inizio degli anni Duemila erano superiori al 10%», ha annunciato.

 

 

 

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