paradisi paradiso fiscale mark rutte ue

GETTITO NEL CESSO - OGNI ANNO L’UNIONE EUROPEA PERDE FINO A 70 MILIARDI DI EURO DI GETTITO A CAUSA DI FRODI, EVASIONE E ELUSIONI DELLE IMPOSTE. SENZA CONSIDERARE GLI STATI MEMBRI CHE SI FANNO CONCORRENZA A VICENDA, CON PAESI COME OLANDA, IRLANDA E LUSSEMBURGO CHE FANNO DUMPING FISCALE ALLEGRAMENTE - PER ORA LA COMMISSIONE PUNTA A TASSARE LE MULTINAZIONALI, CON LA MINIMUM TAX GLOBALE, MA PRIMA O POI BISOGNERÀ INTERVENIRE ANCHE SUI PARADISI FISCALI INTERNI…

Francesca Basso per www.corriere.it

 

paolo gentiloni valdis dombrovskis

Ogni anno nell’Ue vengono persi miliardi di euro a causa di frodi, evasione ed elusione fiscali. Il gettito fiscale perso a causa di frodi sull’Iva ammonta a 50 miliardi di euro all’anno. L’evasione fiscale internazionale da parte di persone fisiche si traduce in una perdita di gettito di 46 miliardi all’anno per gli Stati membri.

 

E la Commissione Ue stima che ogni anno nell’Unione si perdano 35-70 miliardi a causa dell’elusione dell’imposta sulle società (i “colpevoli” non sono soli i giganti del web, che comunque fanno ampi profitti e pagano pochissime tasse).

 

URSULA VON DER LEYEN E MARK RUTTE

A questo si aggiunge la concorrenza fiscale che si fanno gli Stati membri dell’Ue, per cui royalties e pagamenti di interessi possono essere pagati a destinatari in giurisdizioni a bassa o nessuna tassazione. C’è poi la perdita di entrate dovuta alla frode e all’evasione delle accise.

 

In questo contesto si inserisce la comunicazione sulla «tassazione delle imprese per il 21esimo secolo» che presenteranno martedì il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis e il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni.

Olanda paradiso fiscale

 

«Affrontare l’evasione e l’elusione fiscale contribuisce anche a creare condizioni di parità per le imprese, migliorando la competitività dell’Ue», si legge nella bozza del testo. Ma soprattutto la leva fiscale viene vista come uno strumento per aiutare una ripresa post Covid “sana”.

 

«L’Ue ha bisogno di un quadro fiscale solido, efficiente ed equo che soddisfi le esigenze di finanziamento pubblico — si legge nella bozza —, sostenendo anche la ripresa e la transizione verde e digitale creando un ambiente favorevole a una crescita e agli investimenti equi e sostenibili».

google faebook apple amazon

 

Come intende procedere l’Unione? La comunicazione indica le linee guida perché per le proposte concrete Bruxelles aspetta la fine del negoziato in corso in sede Ocse sull’introduzione di una minimum tax globale per le aziende tra cui i giganti del web.

 

La Commissione, spiega la bozza, agirà rapidamente per attuare «l’imminente accordo globale sulla riallocazione dei diritti di tassazione e la tassazione minima effettiva». Nel momento in cui l’accordo in sede Ocse sarà diventato una convenzione multilaterale, l’applicazione sarà obbligatoria per i Paesi partecipanti.

 

GENTILONI DOMBROVSKIS

E per garantirne «l’attuazione coerente» in tutti gli Stati membri, compresi quelli che non sono membri dell’Ocse, la Commissione proporrà due direttive per l’attuazione nell’Ue dei due punti in discussione all’Ocse. «L’attuazione di un accordo globale sulla tassazione minima effettiva — spiega la bozza — avrà anche implicazioni per le direttive e le iniziative dell’Ue esistenti e in sospeso».

 

«La decisione degli Stati Uniti di introdurre una minimun tax e di portare la proposta in sede Ocse ha sbloccato i negoziati fermi durante l’amministrazione Trump. L’Ue si è attivata in linea con gli indirizzi dell’Ocse ma è ragionevole aspettarsi un negoziato difficile che potrebbe contrapporre gli interessi esclusivi del Paese della casa madre delle multinazionali e l’interesse dell’Ue a far pagare le tasse sul territorio europeo. Sarà interessante vedere come sarà risolta questa problematica», spiega Carlo Garbarino, professore all’Università Bocconi di Diritto tributario europeo, internazionale e comparato.

Olanda paradiso fiscale

 

C’è anche un altro problema. «La bozza è un documento molto ampio ma interlocutorio. Gli interventi proposti dalla Commissione Ue se adottati sotto l’attuale regime richiedono l’unanimità da parte degli Stati membri — ricorda Garbarino — e questo ha sempre frenato ogni iniziativa in tal senso. È in corso una discussione a livello costituzionale di passare a una maggioranza qualificata ma al momento non è prevista».

 

GLI ITALIANI CERCANO I PARADISI FISCALI SU GOOGLE

L’approccio «olistico» alla materia fiscale «si basa sui due principi chiave — spiega la bozza — di un insieme comune di regole per la determinazione della base imponibile e la ripartizione degli utili tra gli Stati membri sulla base di una formula (che sarà individuata, ndr) e costruita sulla base dei progressi delle discussioni globali sulla riforma internazionale dell’imposta sulle società».

 

La Ue fa dunque propria l’impostazione delle discussione in sede Ocse che ruotano attorno a due pilastri: il primo sulla riattribuzione parziale dei diritti di tassazione (che va a toccare anche i colossi digitali ma non solo quelli) e il secondo sulla tassazione minima effettiva degli utili delle multinazionali. «I due pilastri mirano ad affrontare questioni diverse — spiega la bozza — ma legate alla crescente globalizzazione e digitalizzazione dell’economia».

joe biden janet yellen

 

L’annuncio a marzo dell’amministrazione Biden sull’intenzione di riforma dell’imposta sulle società nazionali (aumento dell’aliquota dal 21 al 28%; eliminazione dell’esenzione tributaria sul 10% dei profitti realizzati dalle multinazionali Usa in altri Stati e incremento del prelievo minimo dal 10,5% al 21%) rappresenta per la Commissione un passo importante verso un accordo sul pilastro 2, che metterà fine alla corsa al ribasso delle aliquote dell’imposta sulle società.

valdis dombrovskis paolo gentiloni

 

L’Ue ha anche intenzione di intervenire per aumentare il livello di trasparenza sulla tassazione effettiva delle multinazionali, per contrastare l’uso eccessivo delle cosiddette società di comodo, per il trattamento fiscale delle perdite.

 

La Commissione proporrà un nuovo quadro per la tassazione del reddito per le imprese in Europa (Business in Europe: Framework for Income Taxation o BEFIT), nella seconda metà del mandato. BEFIT sarà un unico regolamento sull’imposta sulle società in Ue, fondato — spiega la bozza — sulle caratteristiche chiave di una base imponibile comune e sulla ripartizione degli utili tra gli Stati membri secondo una data formula). Garantirà che le imprese nel mercato unico operino senza barriere fiscali indebite.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."