philippe donnet luciano cirina generali

LA LOTTA CONTINUA IN GENERALI – IL CDA SI SPACCA SULLA NOMINA DI CIRINÀ COME SOSTITUTO DI CALTAGIRONE: IN CONSIGLIO È STATO PORTATO UN PARERE LEGALE CHE ESCLUDE IL NOME DELL’EX MANAGER DEL LEONE, LICENZIATO DA DONNET DOPO ESSERSI CANDIDATO AD PER CALTAGIRONE, CONSIDERATO NON IDONEO. LA MINORANZA SI È OPPOSTA MA IL PRESIDENTE, SIRONI, NON HA MESSO AI VOTI LA NOMINA, PROPONENDOSI DI SONDARE LA DISPONIBILITÀ DI CRIBIORE, SCROSATI E MARSAGLIA – LA LETTERA DI DONNET AI DIPENDENTI

GENERALI

1 - GENERALI: DONNET, SEMPRE PIÙ AGILI E PRONTI A SFIDE

(ANSA) - Generali deve prepararsi per essere "sempre più agile e pronta ad affrontare le sfide che la attendono". Lo scrive l'ad Philippe Donnet in una lettera ai dipendenti per spiegare la riorganizzazione del gruppo varata ieri dal cda. La nuova struttura organizzativa è stata creata "per supportare la realizzazione delle priorità del piano strategico "Lifetime Partner 24: Driving Growth" e per permettere a Generali di essere pienamente in grado di affrontare le sfide straordinarie che provengono dall'attuale contesto esterno".

 

PHILIPPE DONNET

Il 2022 è "un anno di incertezze senza precedenti, dovute al permanere della pandemia e al tragico conflitto in Ucraina, che hanno comportato aumenti dei prezzi, crescita dell'inflazione, dei tassi di interesse e volatilità dei mercati" richiama Donnet ma "Generali ha fondamenta forti e una solidità comprovata dalla sua storia di quasi due secoli".

 

Anche "i prossimi anni saranno sfidanti ma anche pieni di opportunità di dare vita al nostro Purpose e avere un impatto positivo su tutti i nostri stakeholder, compresi i nostri clienti, i nostri agenti, le nostre comunità, i nostri azionisti e tutti voi colleghi. Sono davvero orgoglioso del nuovo leadership team che abbiamo creato esclusivamente con tutti manager interni al nostro gruppo.

 

PHILIPPE DONNET ALBERTO NAGEL

Questa è la prova della ricchezza di talenti interni al gruppo e della capacità di Generali di valorizzare capacità e competenze" è il commento di sostegno di Donnet alla sua squadra. "Sono sicuro che con questo nuovo assetto organizzativo Generali sarà pronta a raggiungere i traguardi prefissati e sono fiducioso che insieme continueremo ad avere successo per molti anni a venire".

 

luciano cirina

2 - DONNET RIDISEGNA LE GENERALI MA IL CDA SI SPACCA SU CIRINÀ

Marcello Astorri e Marcello Zacché per "il Giornale"

 

Dal cda delle Generali arriva un'altra battuta a vuoto per la cooptazione del consigliere sostituto del dimissionario Francesco Gaetano Caltagirone. Secondo quanto risulta al Giornale in consiglio è stato portato un parere legale, richiesto dal Comitato Nomine, che esclude la nomina di Luciano Cirinà (manager licenziato per essere passato con Caltagirone e ora in causa con la società) perché non idonea.

 

ANDREA SCROSATI

Tesi contrastata dalla minoranza in quanto in una causa di lavoro non si ravvisa il presupposto del dolo o della colpa grave, che giustificherebbero la inidoneità. E comunque che fosse il cda a votare, assumendosi la responsabilità.

 

Ma il presidente Sironi non ha voluto mettere ai voti la nomina di Cirinà, sollevando il cda dall'eventuale imbarazzo. Si è invece proposto, scorrendo i nomi della lista Caltagirone, di sondare nei prossimi giorni la disponibilità dei non eletti di genere maschile che, nell'ordine in cui si sono presentati, seguono Cirinà: Alberto Cribiore, Andrea Scrosati e Stefano Marsaglia.

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PHILIPPE DONNET

 

Se uno sarà disponibile il cda lo voterà a maggioranza, con una delibera che potrebbe però essere impugnata dalla minoranza, che fa leva su quanto scritto nello statuto, secondo il quale tocca prima a Cirinà.

 

Il board è riuscito comunque a varare la nuova organizzazione. Sono state votate all'unanimità la struttura e le nomine proposte dal ceo Philippe Donnet. Come spiega il comunicato ufficiale del Leone, saranno funzionali alla realizzazione delle priorità del piano strategico Lifetime Partner 24 Driving Growth.

francesco gaetano caltagirone

 

La nuova struttura, operativa da settembre, è stata concepita attraverso la promozione di manager interni. La più signficativa è quella di Marco Sesana, prima country manager Italy and global business lines, che incassa la nomina a general manager di group head office.

Riporterà a Donnet, con un ruolo rafforzato di indirizzo e coordinamento delle business unit operative del gruppo.

 

marco sesana Generali

E si tratta di una figura diversa da quella di un direttore generale, auspicata da Francesco Gaetano Caltagirone, che avrebbe riportato al consiglio di amministrazione e non al ceo.Sesana eredita il ruolo che fu di Frédéric de Courtois. Al suo posto, come country manager Italy, andrà Giancarlo Fancel, prima group chief risk officer.

 

La cui poltrona sarà occupata dal ceo di Cattolica Assicurazioni, la compagnia che il Leone sta per assorbire.

 

STEFANO MARSAGLIA

Viene inoltre smembrata la divisione di Generali che comprendeva Austria e Paesi dell'Est Europa, guidata da Cirinà prima della sua candidatura a ceo per la lista Caltagirone.

Contestualmente, è stata creata una nuova business unit che andrà ad abbracciare Germania, Austria e Svizzera.

 

 A capo di essa come ceo avanza Giovanni Liverani, attualmente Country Manager Germany (sostituito a capo soltanto della Germania da Stefan Lehmann, che tuttavia riporterà a Liverani) e, ad interim dopo il licenziamento di Cirinà, Austria & CEE Officer.

 

GIOVANNI LIVERANI

Jaime Anchústegui è confermato ceo International e nel perimetro della sua Business Unit International entrano i Paesi dell'Europa dell'Est. Crescono poi le responsabilità di Jean-Laurent Granier in quanto tutte le Global Business Lines vengono aggregate all'interno della nuova Business Unit France, Europ Assistance and Global Business Lines. Simone Bemporad, group chief communications and public affairs officer, da ieri è anche portavoce del gruppo.

 

E tutti i manager promossi fanno il loro ingresso del Group Management Committee (Gmc), il comitato internazionale responsabile per la definizione delle priorità strategiche del gruppo.

generali. SERGIO MATTARELLA ANDREA SCROSATI il piano della lista caltagirone per generali claudio costamagna

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...