alberto zangrillo virologi coronavirus

“IL MONDO DELLA SCIENZA NON È MONOPOLIO DEI VIROLOGI” – ZANGRILLO TORNA ALLA CARICA: “GLI ITALIANI MERITANO LA VERITÀ. E CIOÈ CHE QUESTO VIRUS PROBABILMENTE È MENO CATTIVO E CI FA MENO MALE. SE MI PERMETTO DI DIRE CERTE COSE È PERCHÉ LE OSSERVO” – “NON HO DETTO CHE IL VIRUS NON C’È PIÙ, MA CHE CLINICAMENTE È IRRILEVANTE. COME ABBIAMO ASCOLTATO I BOLLETTINI FINO A OGGI, ADESSO ASCOLTIAMO ANCHE LE EVIDENZE CLINICHE…”

 

 

Massimiliano Lenzi per “il Tempo”

 

zangrillo

«Caro Lenzi, io non ho voglia di andare in giro con la scorta. Ci siamo capiti? Quindi facciamo un patto tra gentiluomini». «Sono d'accordo con lei professore. Patto tra gentiluomini accettato». Comincia così, da questo botta e risposta, la chiacchierata con «Il Tempo» di Alberto Zangrillo, professore del San Raffaele di Milano.

 

I VIROLOGI

Professore, con una frase, «il virus, dal punto di vista clinico, non esiste più» ospite in televisione da Lucia Annunziata, su Rai 3 lei ha scatenato un pandemonio. Perché tutto questo putiferio?

«Perché si scatenato tutto questo putiferio non lo so. Io però le posso dire che, nel massimo rispetto del lavoro di tutti, ho detto la verità. Ed una verità che viene fuori per bocca mia ma dobbiamo considerare che io sono il portavoce di una Università, Vita -Salute San Raffaele, che è al primo posto, nel ranking nazionale per qualità della scienza e della ricerca prodotta.

 

ALBERTO ZANGRILLO

Per cui se io che faccio, vero, l'anestesista rianimatore (e quindi mi occupo di clinica) ma sono professore ordinario della disciplina da parecchi anni, se io mi permetto di dire certe cose è perché le osservo. Io non ho detto che gli italiani questa sera si devono abbracciare, assembrare, baciare, ubriacare - quindi faccio mie le raccomandazioni al buon senso - ma devono essere raccomandazioni di buon senso. Perché gli italiani meritano la verità».

 

coronavirus lombardia

E quale è la verità?

ospedale REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA coronavirus

«La verità che questo virus probabilmente, se letto dal mio punto di vista, è meno cattivo. E quindi ci fa meno male. E quindi dobbiamo pensare positivamente. Si apre uno spiraglio di grande positività, che deve essere colto».

 

Lei con le sue parole innesca due temi fondamentali. Primo, intacca monopolio comunicativo sul coronavirus dei virologi. Secondo, interrompe la narrazione della paura e basta che la politica (ma anche la maggior parte dei media) sta portando avanti ormai da tre mesi. Cominciamo dal primo, i virologi. Che dice?

FRANCESCO BOCCIA SI PRESENTA CON LA MASCHERINA ALL'ORECCHIO E BORRELLI SE LA RIDEreparto di terapia intensiva brescia 12

«La prima cosa che le dico che il mondo della scienza non è monopolio dei virologi, degli epidemiologi e degli statistici. Il mondo della scienza è un mondo molto ampio e noi ne facciamo parte, soprattutto quando chi parla è la prima Università italiana per ranking per produzione scientifica. Ok? Quando parla Alberto Zan grillo parla in nome e per conto dell'Università italiana Vita -Salute San Raffaele, della facoltà di Medicina che produce il più rilevante prodotto in termini scientifici. Noi siamo il primo IRCCS (acronimo di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) italiano. Punto. Questa è la storia.

 

MEDICI SI PROTEGGONO CON I SACCHI DELLA SPAZZATURA IN LOMBARDIA

Piaccia o non piaccia. Dopodiché noi ci inchiniamo di fronte a tutti i comitati tecnico -scientifici però noi rileviamo che la nostra voce deve essere ascoltata. Poi, la seconda cosa che mi chiedeva cos' era?».

 

reparto di terapia intensiva brescia 21

Il grande racconto della paura ai tempi del coronavi rus che da tre mesi a questa parte domina i media e la politica nazionale. Si è esagerato?

«Io non ho detto il virus non c'è più. Questo è importante. Ho detto: il virus clinicamente è irrilevante. E questo clinicamente va mantenuto altrimenti si dà una informazione errata, che non è quella che ho voluto dare io. In questo momento il virus è clinicamente irrilevante.

 

E quindi, per cortesia, così come abbiamo ascoltato i numeri ed i bollettini dal 21 febbraio 2020 ad oggi, adesso ascoltiamo anche le evidenze. Perché le evidenze che provengono dalla clinica - non solo dell'Ospedale San Raffaele, di tutto il gruppo San Donato, ma di tutti gli ospedali della Lombar dia, e quindi parlo del Papa Giovanni di Bergamo, parlo di Lodi, parlo di Crema, parlo di Cremona e di tutti gli ospedali dell'area milanese - sono quelle che ho detto io. Punto».

ZANGRILLO PARLA DI BERLUSCONI

 

Cosa pensa del dibattito sugli spostamenti tra regioni, con alcune regioni del sud, penso alla Campania ma non solo, che guardano lombardi che potrebbero andare in vacanza al sud con una certa diffidenza, proponendo controlli sanitari prima di farli entrare?

ALBERTO ZANGRILLO - IN PRIMA LINEA CONTRO IL CORONAVIRUS

«È un dibattito molto provinciale ed il compito della scienza illuminata, quindi della scienza aggiornata, quello di dare alla politica delle indicazioni in modo da poter fare le scelte giuste. E quindi io credo che nel contesto italiano la cosa più bella è quella di dire agli italiani: l'Italia ha risposto nel modo migliore, ha un servizio sanitario straordinario, che può essere migliorato, l'Italia ha dato un tributo, in termini di vittime, importante ma è anche il primo Paese occidentale ad essere stato colpito. E quindi dobbiamo essere orgogliosi perché gli italiani hanno dimostrato di essere responsabili».

 

coronavirus lombardia

Lei farebbe spostare gli italiani liberamente tra le regioni? Senza patentini sanitari o altro? «Nel rispetto delle regole indicate, di prudenza e buon senso, gli italiani sono un popolo che non conosce i confini geografici. Gli italiani non conoscono i confini geografici. Per questo stiamo lavorando».

reparto di terapia intensiva brescia 20

Prima di chiudere, un'ultima cosa: dopo il putiferio scatenato dalle sue parole, lei è ancora ottimista sul futuro dell'Italia e degli Italiani? O ha cambiato idea?

«Sono un inguaribile ottimista. Gli italiani devono imparare a porre la loro fiducia verso chi dimostra di avere fatto e verso chi dimostra di sapere».

reparto di terapia intensiva brescia 1reparto di terapia intensiva brescia 6reparto di terapia intensiva brescia 18

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...