rumore daniel kahneman cass r. sunstein olivier sibony

SONO TANTI I FATTORI CHE CONCORRONO A FARCI PRENDERE DECISIONI SBAGLIATE – E' COLPA DEL “RUMORE” CHE COPRE, GIORNO DOPO GIORNO, LE NOSTRE DECISIONI, INGUAIANDOCI SEMPRE PIÙ – DI COSA SI TRATTA? LO SPIEGANO IL NOBEL PER L'ECONOMIA DANIEL KAHNEMAN, IL GIURISTA CASS R. SUNSTEIN, IL GURU DELLA CONSULENZA STRATEGICO-DECISIONALE OLIVIER SIBONY NEL LIBRO CON CUI INDICANO LA STRADA PER L'“IGIENE DELLA DECISIONE”

Stefania Vitulli per “il Giornale”

rumore daniel kahneman cass r. sunstein olivier sibony

 

Divergenze, anzi, pareri opposti: nelle previsioni meteo, o in quelle pandemiche; nel rimpatrio di un rifugiato (negli Stati Uniti uno degli studi sulle decisioni dei giudici in tema di concessione di asilo si chiama «Refugee Roulette»), ma anche nella concessione di un mutuo; nell'assunzione di uno stagista o di un manager, ma anche nell'interpretazione di una ecografia.

 

Di chi è la colpa, o meglio di che cosa? Il titolo, Rumore (in uscita il 7 settembre per UTET, pagg. 496, euro 24, traduzione di Eleonora Gallitelli) non rende giustizia a questo saggio a sei mani firmato dallo psicologo israeliano Nobel 2002 per l'Economia Daniel Kahneman (quello di Pensieri lenti e veloci, Mondadori), dal giurista di Harvard Cass R. Sunstein (quello di La spinta gentile, Feltrinelli), e dal guru della consulenza strategico-decisionale Olivier Sibony. Non fosse per il sottotitolo, Un difetto del ragionamento umano, si potrebbe pensare a un trattato sull'inquinamento acustico o sui disturbi dell'udito.

 

indecisione

Eppure la colpa di tutte queste «deficienze» è proprio del «rumore». Quello percepito non dalle orecchie, bensì dal cervello: le situazioni rumorose rendono la nostra vita una sgradita e inaspettata lotteria. Bisogna andare sotto la punta dell'iceberg - e creare complessi sistemi di «audit del rumore», ma questa è la parte più tecnica del volume - per trovare le cause delle interferenze e fare scoperte scioccanti, come quella che toccò qualche anno fa a Kahneman: partecipò ad uno studio condotto da una società di assicurazione per stabilire il quoziente di errore dei propri periti. Pensiamo che tra periti assicurativi diversi messi al lavoro sullo stesso caso ci possa essere un ragionevole discostamento, poniamo del 10 per cento?

daniel kahneman

 

Lo studio dimostra che lo scostamento arriva a oltre il 50 per cento: il che significa opzioni di risarcimento che sono una la metà dell'altra. Il rumore non è questione di gusto: se cinque critici letterari ci danno pareri diversi su un romanzo non ne siamo sorpresi, mentre i capi dell'assicurazione di cui sopra scoprirono all'apparenza per la prima volta il sapore amaro di quella che gli autori chiamano l'«illusione dell'accordo». Ovvero una nebbiolina che copre, giorno dopo giorno, le nostre decisioni, inguaiandoci sempre più.

 

prendere decisioni 1

Secondo i tre autori, sono soprattutto i gruppi a favorirla e questa nebbiolina crea terreno fertile per le occasioni di rumore: il buono o cattivo umore in primis; la «ricettività alle stronzate» (come ben spiega il volume, «stronzate» è diventato un termine tecnico da quando un filosofo di Princeton, Harry Frankfurt, ci ha intitolato un saggio); l'ordine in cui il caso, i candidati, il reperto vengono presentati; il livello di fatica richiesto; il fatto, ebbene sì, che piova o ci sia il sole.

prendere decisioni 9

 

C'è poco da scherzare, come ben sanno gli scommettitori: tutti questi fattori e altri sono rumore che influenza il ragionamento umano e lo influenza in modo diverso ogni volta. Perché in ogni momento siamo diversi, non solo dagli altri, sottolinea a ogni passo il volume, ma anche da noi stessi.

 

Ci sono voluti i tre cervelli del fondatore della finanza comportamentale Kahneman, del fustigatore dell'irrazionalità Sunstein (lo sa bene l'ex presidente Obama, che lo volle tra i suoi consulenti di governo) e di un ex socio senior di McKinsey, dove ha speso 25 anni della sua vita, come Sibony, per produrre, e ci hanno messo anni di studi, un manuale tutto sommato agile su come colmare almeno in parte il grande vuoto che ci separa dalla possibilità di ottenere decisioni, giudizi, previsioni, diagnosi non solo oggettive, ma assimilabili, e con una percentuale di errore tollerabile.

olivier sibony

 

Dato che nessuno, lo ripetiamo, è immune dal prendere abbagli e commettere aberrazioni che possono cambiare intere esistenze e produrre al tempo stesso ingiustizie cosmiche, né giudici, né arbitri sportivi, né amministratori delegati o capi di Stato, né una delle categorie che ci sta ovviamente più a cuore, ovvero scienziati e medici, le quasi cinquecento pagine di questo tomo, già tra i libri del 2021 per il Financial Times, sono tra le più stimolanti della rentrée: nella seconda parte del volume infatti - alla faccia dell'economista Nassim Taleb che post crisi 2008 scrisse Il cigno nero, bestseller mondiale contro la mania di controllo imposta dal ragionamento predittivo - i tre passano al vaglio l'apparente mancanza di rumore presente in regole, formule, algoritmi per capire se non contribuisca, in qualche modo, a incrementare gli errori, invece che a ridurli, chiedendosi finalmente: se il rumore è ubiquo, com' è che non ce ne siamo accorti prima?

 

prendere decisioni 7

Ci tortura il mal di schiena, non ci teniamo più né in piedi né seduti, una diagnosi diventa urgente e sentiamo tre specialisti sulla base degli stessi esami. Il primo dice che dobbiamo operarci immediatamente. Il secondo crede fermamente nella possibilità di un recupero grazie a un costante esercizio fisioterapico per poi, tra qualche mese, rivalutare la situazione. Il terzo consiglia farmaci per un mese e, se non miglioriamo, l'operazione. Com' è possibile che tre voci «scientifiche» divergano in tal modo, nonostante le premesse oggettive? Il vero problema con il rumore è che è umano.

 

prendere decisioni 11

Si mimetizza nella sua stessa spontaneità. Incoerenza, incostanza, supponenza, superficialità, tendenza a generalizzare e altre malformazioni dell'ingranaggio decisionale riconducibili al rumore non sono prevedibili, perché, a differenza del pregiudizio o della malafede, non sono sistematiche, ma generate in modo casuale. Dunque non solo non vi prestiamo attenzione, ma anche quando ce le fanno notare, ce ne dimentichiamo. Su questa grande verità si concentra la seconda metà del volume, nel tentativo di addestrarci, poi, a riconoscere il rumore e seguire una «igiene della decisione». Perché il guaio del rumore non è il fatto che esista, quanto che vogliamo vederlo. Trascurato o sottovalutato, avvelena le nostre vite proprio nel momento in cui vorremmo affidarci a «chi ne sa più di noi».

RUMORE 3RUMORE 1prendere decisioni 4prendere decisioni 3prendere decisioni 10prendere decisioni 2prendere decisioni 13prendere decisioni 12prendere decisioni 8prendere decisioni 6cass r. sunstein

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO