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TELENOVELA MILAN - BERLUSCONI DETTA AI CINESI LE CONDIZIONI PER RESTARE IN SELLA: “DOVREI AVERE LA POSSIBILITA’ DI INTERVENIRE SU ACQUISTI E CESSIONI E ANCHE SULLO SCHEMA DI GIOCO. ACCETTO LA PRESIDENZA ONORARIA SOLO SE CI SARA’ SPAZIO ANCHE PER GALLIANI” - MA I CINESI NON VOGLIONO LASCIARGLI TROPPI MARGINI DI OPERATIVITA’

Laura Bandinelli per la Stampa

BERLUSCONI LE GLORIE DEL MILAN E TEO TEOCOLIBERLUSCONI LE GLORIE DEL MILAN E TEO TEOCOLI

 

S e sia un affare di Stato o di cuore ormai non interessa più a nessuno. La maggioranza dei tifosi del Milan spinge per il cambio di proprietà, ma le puntate di questa telenovela sono talmente tante da diventare indecifrabili. Il Milan in salsa cinese a quanto pare si farà, ma nel frattempo anche Silvio Berlusconi ha mescolato un po' gli ingredienti.

 

Sono passate poche ore dal derby quando spiazza la folla dettando insolite condizioni: «Insistono perché resti presidente. Penso che una situazione del genere potrebbe anche concretizzarsi, ma dovrei avere la possibilità di intervenire. Per esempio il sì o il no su acquisti e cessioni e anche sullo schema di gioco».

 

MILAN BERLUSCONIMILAN BERLUSCONI

Poi, a domanda sul ruolo di Adriano Galliani, l' ex Cavaliere aggiunge: «Una delle condizioni che potrei porre è che accetterò la presidenza onoraria se ci sarà spazio anche per lui». Insomma, un azzeramento di tutto ciò che è stato fatto negli ultimi mesi: cambio della governance e degli equilibri. Uno scenario impraticabile perché Berlusconi cederà l' intero pacchetto azionario perdendo ogni diritto.

 

La macchina va avanti Sino Europe Sport (il fondo che acquisterà le quote) dopo le dichiarazioni di Berlusconi si è posto più di una domanda, ma ha poi capito la situazione. La passione che l' ex premier ha nei confronti del Milan è talmente forte da giustificare ogni sua «invasione di campo», anche quella fatta nei confronti di Montella che a suo dire «dovrebbe schierare un Milan con due punte». Certo, aggiungere confusione alla confusione che ha regnato in questi mesi sul closing è forse un esercizio masochistico, però già nella serata di ieri le acque sembravano più calme.

berlusconi gullitberlusconi gullit

 

In poche parole la macchina organizzativa è andata avanti come se certe dichiarazioni del presidente non ci fossero mai state. Fininvest ha lavorato sulla conferenza stampa per il closing che si terrà il giorno dell' assemblea del 13 dicembre (Berlusconi non dovrebbe essere presente), mentre i più alti dirigenti hanno partecipato al consueto pranzo di Arcore.

 

E quella è stata l' occasione per capire se nella testa di Berlusconi è cambiato qualcosa visto che era stato lui a chiedere ai cinesi di poter rimanere in società con la carica di presidente onorario e di lasciare vuota la casella del presidente esecutivo. Richiesta accolta con piacere e senza nessuna remora.

 

BERLUSCONI A MILANELLOBERLUSCONI A MILANELLO

Pronto anche il piano B Tra gli scenari possibili al momento c' è dunque anche quello (comunque difficile) di un addio definitivo dell' ex Cavaliere mentre non viene presa in considerazione l' ipotesi di un Galliani ancora in sella, anche perché il ruolo di ad è stato assegnato a Fassone. Tra i due i rapporti continuano ad essere cordiali, al punto che non è escluso che Galliani possa assistere alla finale di Supercoppa anche a closing effettuato.

 

L' attuale ad ha infatti prenotato due voli, uno diretto a Doha dove si terrà la partita, l' altro per Rio dove trascorrerà come di consueto la vacanze natalizie. La squadra non può restare senza dirigenti, logico voler essere preparati a tutte le eventualità. Berlusconi ieri ha comunque ammesso che l' affare dovrebbe concludersi.

 

Se non arriveranno le autorizzazioni dal governo di Pechino per l' esportazione di capitali a ridosso dei tempi stabiliti si passerà al piano B (una fideiussione con una banca europea) evitando così la benché minima proroga. I colpi di scena non sono più graditi.

BERLUSCONI MILANBERLUSCONI MILANMILAN BERLUSCONIMILAN BERLUSCONI

 

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